Milan, perquisizioni in sede: inchiesta sulla proprietà reale del club. Indagati l'ad Furlani e Gazidis

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    Milan, perquisizioni in sede: inchiesta sulla proprietà reale del club. Indagati l'ad Furlani e Gazidis

    di Enrico Currò e Sandro De Riccardis



    Indagati quattro dirigenti del club: ipotesi di reato legato all’operazione RedBird. Il club: “Estranei al procedimento in corso”

    12 MARZO 2024
    AGGIORNATO ALLE 19:44

    Perquisizioni a Casa Milan da parte del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Indagati l'amministratore delegato del club rossonero, Giorgio Furlani, il suo precedessore Ivan Gazidis che “esponevano fatti materiali non rispondenti al vero e occultavano con mezzi fraudolenti, in tutto o in parte, fatti che avrebbero dovuto comunicare… ovvero omettevano le comunicazioni”. Con loro indagati anche due manager lussemburghesi. Oltre alla sede di via Aldo Rossi, sono state perquisite le abitazioni dei quattro indagati. La contestazione riguarda l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di pubblica sorveglianza.

    Avrebbero nascosto il reale proprietario del club
    Il pm Giovanni Polizzi, che sta indagando, sospetta che abbiano ostacolato l'esercizio delle funzioni dell'autorità di vigilanza per le comunicazioni alla Figc sui reali titolari della società durante l’Operazione RedBird. L’ipotesi che il Milan non appartenga davvero al fondo americano di Gerry Cardinale, quello che compare oggi come proprietario e che nell’agosto 2022 avrebbe acquisito il club per oltre un miliardo di euro da un altro fondo statunitense, ma al fondo Elliott. Secondo l’indagine il club rossonero in realtà è sempre stato ed è rimasto a Elliott del finanziere Paul Singer. Insomma, la vendita sembrerebbe essere stata simulata e la reale proprietà nascosta: l’ipotesi è che Elliott conservi il controllo del Milan.


    Milan, acquirente e venditore nella stessa sede in Delaware
    L’analisi della documentazione acquisita ha convinto gli inquirenti che esistano “fondati dubbi sull’effettiva proprietà del Milan”, dopo la cessione a RedBird del 31 agosto 2022. E forse più di ogni altro è un elemento ad allungare ombre che hanno portato a questa indagine. Ad esempio, il fatto che al comando della società acquirente non risultasse RedBird o l’amministratore Gerry Cardinale. Ma la società Rb Fc Holding Genepar Llc, che ha sede nello stesso indirizzo statunitense di due società socie di maggioranza di Redblack in quanto espressione del fondo Elliott. L’indirizzo è nel Delaware, un paradiso fiscale americano.

    Il preliminare non comunicato alla Figc
    Ma non è l’unica circostanza che ha insospettito gli uomini della Fiamme Gialle: nella delibera di approvazione della trimestrale del maggio 2022 inviata alla Figc non si parlava del fatto che soltanto il giorno prima l’azionista di maggioranza avesse sottoscritto un preliminare di vendita con il veicolo del fondo RedBird. Inoltre, dal verbale di assemblea erano state cancellate le parti in cui un azionista di minoranza (il rappresentante della società Blusky), leggeva una comunicazione in cui chiedeva al presidente del Milan se ci fossero trattative in corso per la vendita del club.

    Due differenti strutture societarie
    Venivano inoltre registrate differenze ritenute “significative” tra la struttura societaria dell’acquirente fornita al cda del Milan dopo il closing e quella comunicata invece alla Figc, o meglio alla commissione per l’acquisizione di partecipazioni societarie della Federcalcio. Come non bastasse, c’è anche altro. Secondo la procura, sembrerebbe che la maggior parte dei fondi utilizzati per acquistare il Milan siano provenienti da un veicolo non riconducibile a RedBird.

    Il Milan: “Club estraneo al procedimento in corso”
    Dopo le perquisizioni, il Milan si è espresso sulla vicenda: "In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all'acquisizione della stessa, perfezionata nell'agosto 2022. L'indagine - fa sapere il club rossonero - che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all'autorità inquirente".



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