Re Carnevale e Regina Quaresima

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    MESTOLO DI LEGNO

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    Re Carnevale e Regina Quaresima

    C’era una volta, anni ed anni fa, un regno colorato e gioioso, governato da un Re molto buono e generoso, che si chiamava Re Carnevale. Questo Re viveva in una grandissima casa, con giardini tutt’attorno, nei quali crescevano fiori e frutta tutto l’anno. Re Carnevale era un bravissimo cuoco e la sua specialità erano le frittelle di mela, quelle al cioccolato e quelle ripiene di buonissima crema pasticcera. Ogni giorno Re Carnevale si chiudeva nella sua cucina e preparava chili e chili di frittelle, dolci, torte e crostate che amava offrire a tutti i suoi sudditi. Ma i sudditi, invece di essere riconoscenti e felici di avere un Re tanto gentile, che dispensava loro buonissime leccornie ogni giorno, erano dispettosi. Entravano in casa sua con trombette, coperchi di pentole e coriandoli, facevano baccano, mettevano tutto in disordine e lo prendevano in giro. Re Carnevale, stufo di tutti questi scherzi, un giorno fu costretto a sbarrare la porta di casa ed impedire ai sudditi di entrare. Smise anche di offrire dolci e frittelle. Re Carnevale, però, amava troppo cucinare e mangiare dolcetti, quindi iniziò a cucinarli solo per sè ed, a furia di trangugiare, diventò grosso e grasso, troppo, fino a punto che si rese conto che stava rischiando di scoppiare. Così, spaventato e preoccupato, decise di chiedere aiuto a sua sorella, una signora magra ed esile, pallida e molto severa, la Signorina Quaresima. Quaresima acconsentì ad aiutare il fratello, per impedire che la sua pancia esplodesse, ma ad un patto: che Re Carnevale le lasciasse il trono ed il totale comando del regno. Il Re accettò e fu così che Quaresima divenne la Regina Quaresima ed iniziò a governare mettendo regole ferree per tutto il popolo. La Regina vietò gli scherzi troppo rumorosi ed i coriandoli e stabilì che non si potessero più mangiare troppi dolci e che il venerdì fosse servito solo pesce in bianco, magro e buono per la salute. Il regno diventò meno allegro, però iniziò a funzionare in modo più ordinato. Re Carnevale, però, era diventato molto triste. Così, Regina Quaresima, per tirargli su il morale, gli concesse di regnare a modo suo per tre giorni l’anno e, in quei tre giorni, è ancora oggi concesso tutto: stelle filanti, scherzi e tantissime frittelle.

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