La rivincita dell'autunno: allerta massima in Liguria da stasera e venerdì acquazzoni in Piemonte La protezione civile alza la soglia di allerta su quattro regioni: previsti fino a 200 millimetri di p

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    La rivincita dell'autunno: allerta massima in Liguria da stasera e venerdì acquazzoni in Piemonte
    La protezione civile alza la soglia di allerta su quattro regioni: previsti fino a 200 millimetri di pioggia

    FEDERICO MELLANO



    Sul nord Italia è arrivo la prima vera perturbazione autunnale. Dopo settimane di attesa, le piogge torneranno a essere protagoniste dello scenario meteorologico. E in alcune zone potrebbero essere molto abbondanti. Un profondo nocciolo depressionario, proveniente dal Golfo di Biscaglia, attraverserà la Francia nella giornata di venerdì, richiamando intense correnti di libeccio.

    Il rischio di temporali auto rigenaranti in Liguria
    Ma già da domani un’intensa perturbazione colpirà la Spagna. In questa fase il levante Ligure e forse l’alta Toscana potrebbero essere interessate da temporali auto rigeneranti, resi possibili dalla convergenza dei venti di libeccio e di scirocco. Arpa Liguria ha infatti emanato l'allerta di massimo livello per temporali dalle 21 di questa sera e, al momento, fino alle 7 di domani mattina.

    Le precipitazioni si estenderanno poi all’Emilia occidentale, dove è stato emesso un avviso di allerta meteo gialla e arancione per criticità idraulica e idrogeologica. Anche in Toscana la protezione civile regionale ha diramato l’allerta arancione dalla mezzanotte di oggi alle 14 di domani.
    Per tutta la giornata di domani, dalle ore 6 alla mezzanotte, sarà poi allerta in Friuli Venezia Giulia.
    Venerdì forti piogge in Piemonte
    Dopodomani si assisterà al transito della perturbazione vera e propria che, questa volta, interesserà in modo particolare il Piemonte, ma un po’ tutto il nord Italia verrà toccato con accumuli importanti sulla Liguria di ponente, l’alta Lombardia e il Trentino.

    Si assisterà al raro fenomeno del «libeccio da sfondamento». Solitamente le correnti da sudovest lasciano in ombra pluviometrica l’estremo nordovest, privilegiando Lombardia, Emilia occidentale e il nordest. Questa volta invece le precipitazioni potrebbero sfondare i settori alpini occidentali, garantendo l’acqua in Piemonte, anche se i settori di pianura lontani dalle montagne potrebbero essere meno colpiti. Importanti picchi precipitativi – fino a 200 millimetri in poche ore – sono previsti tra i settori del Mercantour, della Vesubia, della Roia, e delle alte valli Gesso e Vermenagna nel Cuneese. In questi settori non si escludono piene improvvise e dissesti. Piogge abbondanti, seppur di minore entità, sono previste sul Verbano-Cusio-Ossola.
    L’allarme dal Cuneese: «Rischiamo la desertificazione»
    L’arrivo delle piogge però non basta a sollevare una situazione ormai compromessa. L’Associazione Consorzi irrigui Risorgive Mellea Centallese segnala la persistente carenza idrica, che investe l'asta del torrente Grana-Mellea a causa dell'andamento climatico, il drammatico problema dell'abbassamento della falda freatica e la crisi dei pozzi nati nei decenni scorsi per compensare la carenza delle acque superficiali per l'irrigazione. «Un vasto comprensorio del Cuneese rischia di trasformarsi da pianura irrigua, fertile e produttiva in una landa arida», commenta il presidente dell'ente, Adriano Paoletti.
    In Provincia di Cuneo, già nei mesi scorsi erano comparse anche le autobotti per l'uso idrico potabile; ciò conferma la tendenza a casi di desertificazione localizzata anche nel nord Italia e già fotografati dai satelliti.



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