Fumare fa male, ma alle donne nuoce 5 volte di più

Se lui fuma una sigaretta, è una sigaretta. Se invece è lei a fumare una sigaretta è come se ne fumasse cinque. Fumare fa male ma alle donne fa male di più.

Questa è la sintesi di una ricerca presentata a Parigi al Congresso della Società Europea di Cardiologia, uno studio coordinato da Elena Tremoli del Dipartimento di Scienze farmacologiche dell'Università di Milano.


Secondo lo studio una sigaretta fumata dalla donna accelera il processo di arteriosclerosi in misura cinque volte superiore all'uomo.

La ricerca è stata condotta su oltre 3000 persone, metà uomini e metà donne, che risiedono in Francia, in Olanda, in Svezia, in Italia e in Finlandia.

Ai partecipanti è stato misurato lo spessore della parete della carotide, un'arteria che porta il sangue cervello e il cui ispessimento rappresenta un parametro indicativo del processo arteriosclerotico del sistema vascolare.

Lo studio ha dimostrato che anche se l'ispessimento della parete carotidea, in soggetti fumatori, è proporzionale comunque al numero di sigarette fumate in ambedue i sessi, nelle donne l'effetto arteriosclerotico e maggiore di cinque volte rispetto al uomini.

Elena Tremoli ha sottolineato la particolare importanza della scoperta anche in relazione al fatto che le campagne informative sui danni da fumo, nelle donne non hanno prodotto significativi risultati.

Infatti in Italia, come rivelato nel Rapporto annuale sul fumo redatto dall'Osservatorio Fumo alcol e droghe dell'Istituto Superiore di Sanità, le donne fumatrici sono quasi quanto gli uomini. A fumare infatti sono 5,2 milioni di donne, mentre gli uomini sono 5,9 milioni. A smettere di fumare ci sono riuscite in 2,6 milioni (9,8%) mentre gli uomini hanno dimostrato una maggiore costanza nell'abbandonare il fumo, sono infatti 3,9 milioni gli ex fumatori pari al 15,7%.