Com’è morto Silvio Berlusconi: il ricovero, la malattia e l’addio dopo l’abbraccio dei figli

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    Com’è morto Silvio Berlusconi: il ricovero, la malattia e l’addio dopo l’abbraccio dei figli

    Storia di Redazione



    Silvio Berlusconi è morto all’età di 86 anni. L’ex presidente del Consiglio era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale San Raffaele di Milano per una serie di controlli dopo l’esito negativo delle ultime analisi.

    Il Cavaliere si è spento nella mattinata di lunedì 12 giugno, poco dopo le 10. All’ospedale San Raffaele di Milano sono arrivati a stretto giro Paolo Berlusconi e poco dopo a bordo di auto i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi.

    I valori di Silvio Berlusconi, ricoverato da venerdì 9 giugno per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo, non sono migliorati.

    Era stato dimesso il 19 maggio scorso dopo 45 giorni al San Raffaele dove si trovava ricoverato dal 5 aprile, inizialmente in terapia intensiva, per curare una preoccupante infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. Dal 16 aprile scorso era stato poi trasferito nel reparto di degenza ordinaria.

    Lo scorso 5 aprile era stato ricoverato al San Raffaele in terapia intensiva per problemi respiratori. Berlusconi “ – si leggeva nel bollettino diffuso dai sanitari – è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta”, si legge in una nota del San Raffaele firmata dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. La strategia terapeutica in atto, si leggeva ancora nella nota, “prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”.

    Berlusconi era stato in precedenza ricoverato già a fine marzo per alcuni accertamenti medici. I motivi del nuovo ricovero non erano apparsi da subito chiari così come non erano risultate chiare le sue condizioni di salute. Il Foglio, il quotidiano che era stato il primo media a dare la notizia, aveva scritto che le condizioni dell’ex premier non erano drammatiche. Secondo quanto ricostruito sarebbe stata la compagna Marta Fascina ad accompagnare il leader di Forza Italia in ospedale a seguito di un malore.

    L’agenzia Ansa aveva scritto a stretto giro che Berlusconi era stato ricoverato a causa di problemi cardiovascolari e che era arrivato in ospedale “con affanno respiratorio”. Adnkronos aveva invece parlato di “un’infezione con affaticamento respiratorio” che i medici stavano trattando con un terapia antibiotica. Il Corriere della Sera ha scritto che l’ex premier era ricoverato in condizioni delicate ma stazionarie, in terapia intensiva cardiochirurgica, per una polmonite. Si profilava qualche giorno di ricovero, lo staff aveva fatto sapere che non ci sarebbe stato alcun bollettino medico. Berlusconi era stato sottoposto a una tac.

    “Silvio Berlusconi parla ed è stato ricoverato perché non era stato risolto il problema precedente”, aveva dichiarato nelle prime ore del pomeriggio il ministro degli Esteri Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, a margine della ministeriale Esteri alla Nato, precisando di non aver potuto sentire il leader del partito direttamente poiché impegnato in altri incontri e privo del telefono. “È stato ricoverato in terapia intensiva perché non era stato risolto un problema che riguardava un’infezione. Però parla. È tutto quello che so”.

    La scorsa settimana Berlusconi era già stato ricoverato per qualche giorno per controlli medici che erano stati definiti di routine. Era stato dimesso lo scorso 30 marzo. Le sue condizioni non erano state definite preoccupanti. “Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno voluto dedicarmi un pensiero di vicinanza e affetto – aveva scritto dopo le dimissioni – sono già tornato al lavoro sui temi principali di questi giorni, pronto e determinato a impegnarmi, come sempre ho fatto, per il Paese che amo“.

    Le sue ultime manovre politiche avevano riguardato i capigruppo del Parlamento, Camera e Senato, e i responsabili del partito Forza Italia in alcune Regioni. L’anno scorso, a gennaio 2022, era stato ricoverato a causa di un’infezione alle vie urinarie. Si era nei giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica. L’ex Presidente del Consiglio era stato ricoverato due volte durante il periodo della pandemia: la prima per dieci giorni a settembre del 2020, dopo essere risultato positivo al covid-19, e la seconda a maggio del 2021 per problemi collegati all’infezione polmonare causata dal covid. Berlusconi aveva subito delle operazioni delicate già negli anni passati, tra cui nel 2016 una a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica, e nel 2019 un’operazione d’urgenza per un’occlusione intestinale. Nel maggio del 1997 venne operato per un tumore maligno alla prostata. Nel 2014 si ricoverò per due interventi per un’uveite, un’infiammazione agli occhi.

    La notizia del ricovero aveva fatto il giro del mondo ed era stata riportata dai principali media internazionali.


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