Meloni a Bruxelles: "Europa come il Titanic, così si affonda tutti". Gelo con la Francia? "Meglio non esserci nella foto dell’Eliseo". Salvini: "Spocchia Macron incomprensibile"

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    Meloni a Bruxelles: "Europa come il Titanic, così si affonda tutti". Gelo con la Francia? "Meglio non esserci nella foto dell’Eliseo". Salvini: "Spocchia Macron incomprensibile"

    Storia di a cura della redazione Politica


    Meloni a Bruxelles: "Europa come il Titanic, così si affonda tutti". Gelo con la Francia? "Meglio non esserci nella foto dell’Eliseo". Salvini: "Spocchia Macron incomprensibile"
    © Fornito da La Repubblica


    "Se fossi stata invitata all'Eliseo per l'incontro con Zelensky avrei consigliato di non fare quella riunione perchè a noi sull'Ucraina interessa soprattutto dare un messaggio di compattezza", dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa a Bruxelles. Gelo con la Francia? Non è questo il punto, osserva. "A me non interessa stare in una foto che non condivido. A Parigi c'erano due presidenti europei, ne mancavano 25", commenta la premier. "Quello che era giusto era la foto dei 27 con Zelensky, anticipare la compattezza con una riunione a Parigi era politicamente sbagliato", precisa davanti alla stampa. Così Meloni interviene dopo le polemiche sull'incontro all'Eliseo tra Macron e Scholz con Zelensky. "Un invito inopportuno", lo aveva definito ieri.

    "Chi pensa ad una Ue di serie A e serie B, chi pensa che l'Europa debba essere un club in cui c'è chi conta di più e di meno, sbaglia. Secondo me quando si dice che l'Ue ha una prima classe e una terza classe, vale la pena ricordarsi del Titanic. Se una nave affonda non conta quanto hai pagato il biglietto", commenta la presidente del Consiglio. Mentre da Roma si fa sentire Matteo Salvini: "Ho sentito Giorgia ieri, se riusciamo a portare a casa una sveglia in Europa sul tema dell'immigrazione è bene. Devo dire che un certo atteggiamento di spocchia da parte di Macron è incomprensibile. Nel momento in cui c'è la guerra, c'è il caro delle materie prime, i cinesi mandano i palloni spia in giro per il mondo, Macron pensa di fare da solo? - continua il vice premier e ministro - Non penso che andrà lontano, non penso che sia una manifestazione di europeismo, di solidarietà e di acume politico".

    Ucraina, con la presenza del presidente Zelensky. Economia e migranti: sono i tre temi affrontati nel Consiglio europeo e poi ripresi nella conferenza stampa da Bruxelles. "Sono molto contenta dei risultati ottenuti dall'Italia in questo Consiglio europeo, sono soddisfatta di importantissimi passi avanti fatti su alcune materie particolarmente delicate", dice la premier.

    Rapporto con la Francia
    Definisce provinciali alcune ricostruzioni italiane, riferendosi ai rapporti con la Francia. "Il tema non è 'gelo', 'problemi', il tema è che l'Italia è una nazione abbastanza centrale in Ue da dover dire quando su qualcosa non è d'accordo rispetto al passato in cui per noi era sufficiente stare in una foto e questo bastava a descrivere la nostra centralità", replica. Quindi: quanto successo "non compromette i miei rapporti, ma quando c'è qualcosa che non va devo dirlo". Perché "non è facile per nessuno di noi gestire la questione Ucraina con l'opinione pubblica, quello che noi facciamo lo facciamo perché è giusto ma forse non è la cosa migliore sul piano del consenso. Quello che era giusto era la foto dei 27 con Zelensky, anticipare la compattezza con una riunione a Parigi era politicamente sbagliato. Il tema non era stare nella fotografia e io non ho condiviso" la scelta.

    Ucraina
    "La posizione dell'Italia è estremamente chiara e coerente sull'Ucraina con un impegno a 360 gradi che riguarda il fronte finanziario, militare e civile e a Zelensky con cui ho parlato ho ribadito questo", riferisce Giorgia Meloni a Bruxelles. Ieri dall'Europa si è data "un'immagine di compattezza e credo che sia un segnale molto importante, chiaramente dentro al Consiglio Ue e nelle conclusioni c'è la conferma del pieno sostegno alla causa della sovranità e della libertà. Abbiamo ribadito che l'Ue rimarrà al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario".

    Conferma poi l'invio dell'Italia con la Francia del sistema Samp-T a Kiev. "Assolutamente sì, siamo da tempo

    impegnati in joint venture" con Parigi "su una materia molto importante per l'Ucraina. Credo che si stia procedendo speditamente e nei prossimi giorni saremo in grado di annunciarlo definitivamente", dice.

    Economia
    "La discussione sulla competitività è una discussione strategica che anche l'Italia ha caldeggiato. Rientra in questo la questione delle catene di approvvigionamento. Ritengo che la vicenda Ucraina sull'energia ma ancor prima la crisi pandemica ci abbiano insegnato come l'Ue per recuperare la propria sovranità debba recuperare la questione delle catene di approvvigionamento strategico", prosegue.

    "La proposta italiana" per il vertice europeo "era quella della possibilità di una flessibilità sui fondi esistenti", spiega. Meloni in conferenza stampa a Bruxelles. "L'altra cosa che abbiamo chiesto è che nella futura discussione sul Patto di stabilità si tenesse conto del fatto se i cofinanziamenti nazionali messi in campo impattano sul rapporto deficit/Pil. Siamo riusciti a inserire questo elemento: nella riforma del Patto si tenga conto delle decisioni prese" sugli aiuti di Stato. "La posizione italiana sulla materia economica è pienamente entrata nelle conclusioni del vertice. Abbiamo chiesto che la Commissione faccia una proposta sul fondo sovrano europeo, che vada nella direzione delle esigenze strategiche europee - continua la presidente del Consiglio - Si tratta di dare una soluzione europea a un problema europeo" ricordando che c'è "una discussione aperta sull'allentamento degli aiuti di Stato, in particolare la richiesta da nazioni che hanno spazio fiscale".

    Migranti
    "Ieri si è stabilito un principio, si cambia approccio, che è molto diverso da quello degli ultimi anni. L'approccio messo nero su bianco parte da una frase che mai si era riusciti a mettere: 'l'immigrazione è un problema Ue e ha bisogno di una risposta Ue". "Prima di ragionare sui movimenti secondari dobbiamo lavorare insieme sui movimenti primari, per combattere il traffico di esseri umani e frenare gli ingressi illegali. Noi vogliamo che l'Ue si attivi nel suo lavoro sull'Africa, che ora sta facendo l'Italia - conclude -: immaginiamo una cooperazione rafforzata con i paesi di partenza e transito dell'immigrazione per combattere anche i traffici illegali e consentendo alle persone di entrare in modo legale con flussi ben regolati".



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