Pelè, l'addio al campione. In Brasile tre giorni di lutto. Il re del calcio morto a 82 anni. Lunedì la veglia funebre e martedì i funerali

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    Pelè, l'addio al campione. In Brasile tre giorni di lutto
    Il re del calcio morto a 82 anni. Lunedì la veglia funebre e martedì i funerali


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    Pelè

    Tutto il mondo si inchina a Pelè, morto ieri a 82 anni nell'ospedale di Rio de Janeiro dove era ricoverato da un mese: il cancro al colon che lo affliggeva da anni lo ha sconfitto.

    E' l'unico calciatore ad aver vinto 3 mondiali.

    La Fifa gli riconosce il record di reti: 1.281 in 1.363 partite. Bolsonaro decreta 3 giorni di lutto in tutto il Brasile. Lunedì la veglia funebre e martedì i funerali. 'Mai esistito un n.10 come lui', dice Lula. E il Cristo Redentore diventa verdeoro per la leggenda del calcio

    ORDAN: 'TU E ALÌ SIETE STATI ESSENZA DELLA GRANDEZZA'
    Anche Michael Jordan, per molti il miglior giocatore di basket di tutti i tempi, rende omaggio a Pelé e lo fa quasi volendo passare in secondo piano rispetto a coloro che considera più grandi lui. Infatti MJ pubblica la foto di un evento del 1999 in cui 'Sport Illustrated' riuscì a riunire molti miti dello sport statunitense fra i quali anche Pelè, che veniva considerato 'di casa' per il suo passato nei NY Cosmos. E in quella immagine Jordan si era messo in ultima fila, tra Bill Russell e Tiger Woods, mentre davanti al fenomeno dei Chicago Bulls c'erano Muhammad Ali, Pelé e Kareem Abdul Jabbar. E proprio ad Alì e O Rei che erano vicini in quella foto si riferisce Jordan, scrivendo "che momento fu quel giorno (1999) con i più grandi di ogni tempo... tu sei proprio vicino ad #Ali, voi siete l'essenza della grandezza. Riposa in pace #Pelé, e gli altri che abbiamo perso. Condoglianze alla famiglia e agli amici che attraversano questi duri momenti".

    IL 'PELÈ BIANCO' TOSTAO 'LUI IL GENIO, IO L'ALLIEVO
    "Quando volevo vantarmi dicevo che avevo giocato con Pelé". Così Eduardo Gonçalves de Andrade, detto Tostao, o anche 'il Pelé bianco' ha ricordato oggi la figura di 'O'Rei' in un sentito editoriale pubblicato dal quotidiano 'Folha de S.Paolo', tutto incentrato sul rapporto tra 'maestro' e 'allievo'. Per Tostao, compagno di Edson Arantes do Nascimento nella 'Selecao' campione del mondo del 1970, vedendo Pelé "si ha l'impressione che il genio e l'essere umano siano la stessa cosa".

    UNESCO, HA LAVORATO PER PROMUOVERE SPORT STRUMENTO PACE
    L'Unesco ha dichiarato di essere profondamente rattristata per la morte della leggenda del calcio brasiliano, Pelè, che ha "lavorato instancabilmente per promuovere lo sport come strumento di pace". L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione e la cultura, ha dunque rivolto le sue condoglianze al popolo brasiliano e alla più ampia "famiglia del calcio". Ritiratosi dal gioco nel 1977, Pelè ha dedicato molto tempo a sostenere le Nazioni Unite e il suo lavoro, sia come ambasciatore di buona volontà per il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) che come campione Unesco per lo sport, a partire dal 1994. È stato anche nominato Ambasciatore di buona volontà per il cruciale Summit della Terra delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro nel 1992. Uno dei primi grandi summit globali sullo sviluppo e l'ambiente dedicato a un futuro più sostenibile per tutti. All'epoca, il segretario generale del Summit, Maurice Strong, lo descrisse non solo come il più grande calciatore del mondo, ma "un uomo universale", radicato in Brasile. "Il suo impegno per le persone, per il pianeta, lo rende davvero un vero cittadino della nostra Terra", aggiunse Strong.

    EREDI SI DIVIDERANNO PATRIMONIO DI PIÙ DI 100 MILIONI
    Cosa lascia Pelé ai suoi eredi, la terza moglie Marcia Aoki, 56enne imprenditrice, e i sette figli (cinque donne e due uomini, Edinho e Joshua) avuti da donne diverse? In Brasile e non solo qualcuno sta già facendo i conti, e il sito specializzato ''Celebrity Net Worth' ha stimato in più di cento milioni di dollari il patrimonio netto dell'unico calciatore ad aver vinto tre Mondiali. In particolare Pelé amava investire in immobile, attività in cui era anche abile come dimostra il fatto che nel 2008 riuscì a vincere per tre milioni una mega-villa che aveva a Hamptons, all'estremità orientale di Long Island, e che a suo tempo aveva acquistato per centomila dollari. Pur guadagnando cifre notevoli quando giocava, erano altri tempi e i calciatori di spicco non percepivano le cifre multimilionarie di oggi. E infatti Pelé, pur non lamentadosi mai di ciò che aveva percepito grazie al 'futebol', diceva spesso di aver guadagnato di più con la pubblicità e partecipando a eventi che con lo sport agonistico. Aveva comunque sempre rifiutato di prestarsi a propagandare "tabacco, alcolici e cose legate a temi di natura politica o religiosa". Curiosamente O Rei dal 2014, quando aveva 74 anni,percepiva in Brasile un sussidio pari a circa 550 euro al mese. "In più - aveva raccontato in un'intervista - per via della mia età potrei viaggiare gratis sui mezzi pubblici e pagare metà prezzo al cinema". Unica condizione per beneficiare di queste agevolazioni, il dimostrare agli enti preposti di essere ancora in vita, regola che in Brasile vale per qualsiasi 'pensionato'.




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