Guerra Russia-Ucraina, Putin: “L’Occidente fa un gioco sporco e sanguinoso, ci vuole sterminare come i nazisti. Chi semina vento raccoglie tempesta. Non useremo il nucleare per attaccare Kiev”

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    MESTOLO DI BRONZO

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    Guerra Russia-Ucraina, Putin: “L’Occidente fa un gioco sporco e sanguinoso, ci vuole sterminare come i nazisti. Chi semina vento raccoglie tempesta. Non useremo il nucleare per attaccare Kiev”
    Il presidente russo parla al principale foro di dialogo nel Paese: «L'espansione della Nato era inaccettabile. Non ci riteniamo nemici, ma l’Occidente ci spinge verso una escalation. Dovrà dialogare con noi sul futuro comune. Prima è, meglio è». Wang a Lavrov: sostegno a Russia per status grande potenza


    DIRETTA A CURA DI MARINA PALUMBO



    È il 246° giorno di guerra in Ucraina. Il discorso che il presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato al Valdai Club, il principale foro di dialogo nel Paese, è stato dedicato alla «fine dell'egemonia dell'Occidente». L'Occidente è «ad un passo dallo sterminio di chi non piace. I nazisti hanno bruciato i libri, e in Occidente ora hanno censurato Dostoyevsky e Tchaikovsky» sono state le sue parole. «Le proposte della Russia per costruire la sicurezza collettiva sono state negate, buttate via. Non possiamo fare finta di niente, chi semina vento raccoglie tempesta», ha aggiunto. «Nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia o di cancellarla dalle mappe geopolitiche». La Russia difende il suo «diritto di esistere» a dispetto dell'Occidente.

    Gli aggiornamenti ora per ora
    18.20 – Putin: sanzioni per far crollare economia ma ci siamo adattati
    «Lo scopo delle sanzioni era di frantumare l'economia russa ma siamo stati flessibili e ci siamo adattati. Il picco delle difficoltà è superato» ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Valdai Forum, come riportano le agenzie russe.

    18.10 – Putin: pronti a risolvere problemi in dialogo con Usa
    La Russia è pronta a «risolvere qualsiasi questione» attraverso un dialogo con gli Stati Uniti. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin rispondendo a una domanda durante la conferenza del Club Valdai a Mosca. «Nel dicembre dell'anno scorso - ha affermato Putin - abbiamo proposto agli Usa di continuare il dialogo sulla stabilità strategica. Non ci hanno risposto. Se vogliono siamo pronti, prego. E se non vogliono, che non vogliano».


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    18.03 – Putin: attaccare la centrale di Zapirizhzhia è da pazzi
    «Siete impazziti?». Così il presidente russo Vladimir Putin ha risposto a una delle domande dei giornalisti sulla possibilità di un attacco russo contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande dell'Europa nel sud est dell'Ucraina. «Ci chiedete cosa facciamo lì? Controlliamo la centrale», ha detto Putin nel suo discorso annuale al Valdai Discussion Club a Mosca. «Avete chiesto la presenza degli ispettori Aiea alla centrale e ci sono. Siamo d'accordo. Si sono anche rifiutati di vivere in hotel, stanno proprio sul territorio. Vedono con i loro occhi quello che sta accadendo, da dove vengono gli attacchi», ha proseguito Putin affermando che «nessuno dice che le truppe ucraine stanno bombardando la centrale e incolpano la Russia per questo».

    17.57 – Casa Bianca: Biden non intende incontrare Putin al G20
    Joe Biden non ha «alcuna intenzione di incontrarsi» con Vladimir Putin al G20 di Bali: lo ha reso noto la Casa Bianca.

    17.53 – Putin: non useremo nucleare per attaccare Kiev
    «La Russia non ha bisogno di un attacco nucleare contro l'Ucraina, non avrebbe un senso né a livello politico né a livello militare». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Valdai Forum, come riportano le agenzie russe.

    17.51 – Putin: sappiamo dove l'Ucraina sta facendo la bomba sporca
    La Russia sa dove gli ucraini stanno fabbricando la 'bomba sporca'. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Club Valdai, citato dalla Tass. Kiev sta usando ogni metodo per coprire le tracce della preparazione all'uso della bomba sporca, ha aggiunto Putin, spiegando che gli ucraini potrebbero caricare di materiale nucleare un missile Tochka-U. Il presidente russo ha inoltre riferito di aver lui stesso ordinato al suo ministro della Difesa, Serghei Shoigu, di telefonare alle sue controparti straniere nei giorni scorsi per informarle dell'intenzione degli ucraini, e ha sollecitato l'Aiea a visitare l'Ucraina per ispezionare i suoi siti nucleari «al più presto».

    17.45 – Usa: arsenale nucleare anche per attacchi convenzionali
    Gli Usa intendono usare il loro arsenale nucleare come deterrenza da «tutte le forme di attacco strategico», compresi quelle con armi convenzionali. Lo afferma il Pentagono in un documento strategico diffuso oggi, sullo sfondo dell'escalation con la Russia per la guerra in Ucraina. «Questo include l'impiego di armi nucleari di qualsiasi dimensione e include attacchi ad alto rischio di natura strategica che usino mezzi non nucleari», ha spiegato un alto dirigente del Pentagono ai reporter.

    17.40 – Putin: pericolo uso armi nucleari resta finché esistono
    «C'è sempre il pericolo di usare armi nucleari finché esistono». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Valdai Forum, come riportano le agenzie russe. «La Federazione Russa non ha mai parlato direttamente della possibilità di usare armi nucleari, ha solo accennato ai possibili attacchi da parte dei nostri oppositori», ha detto ancora Putin.

    17.37 – Putin: solo la Russia può garantire sovranità dell'Ucraina
    «Solo la Russia, che ha creato l'Ucraina, potrebbe garantirne la sovranità». Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin nell'intervento al club Valdai a Mosca, secondo quanto riferisce la Tass.

    17.21 – Putin: espansione della Nato inaccettabile per la Russia
    «L'espansione della Nato era inaccettabile per la Russia, l'Occidente lo sapeva ma lo ha ignorato»: così il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass. Putin ha accusato l'Alleanza Atlantica di aver «iniziato a prendere il controllo di territori ucraini tempo fa». Ed è proprio per fermare questa espansione, ha detto Putin nel suo discorso annuale al Valdai Discussion Club, che la Russia lo scorso 24 febbraio «non aveva altra scelta se non quella di iniziare un'operazione speciale». Poi cita «il colpo di Stato in Ucraina del 2014» che «ha portato ai tragici eventi di oggi».

    17.02 – Gas: von der Leyen, Russia ha tagliato due terzi fornitura Ue
    «Negli ultimi otto mesi, dall'inizio di questa orribile guerra, la Russia ha tagliato deliberatamente due terzi della sua fornitura di gas all'Ue, che è circa 100 miliardi di metri cubi di gas». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa a Tirana. «E questo ha avuto l'effetto che non solo il gas è costoso sul mercato globale ma anche l'elettricità alimentata dal gas. E questo l'abbiamo visto anche in Albania», ha aggiunto. «Con la diversificazione siamo riusciti a metterci al sicuro per l'inverno, salvo situazioni straordinarie», ha spiegato.

    17.02 – Putin: l’Occidente dovrà avviare colloqui su futuro condiviso
    L'Occidente dovrà avviare «colloqui equi sul futuro condiviso negli affari globali». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin al Club Valdai, citato dalla Tass, sottolineando che «prima è, meglio è». La Russia, ha aggiunto il presidente russo, «ha cercato di costruire legami con l'Occidente e la Nato, il suo messaggio era chiaro: siamo amici».

    I soldati russi contro Putin: "E' un inferno, ci stanno prendendo per il c**o". Il video del reporter ucraino


    17.01 – Wang a Lavrov: sostegno a Russia per status grande potenza
    La Cina si impegna a «sostenere formalmente» la Russia contro difficoltà e disordini e a stabilirsi ulteriormente come «grande potenza» sul palcoscenico internazionale. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Wang Yi, in un colloquio con il suo omologo russo, Serghei Lavrov. La Cina, ha dichiarato Wang citato in una nota del ministero degli Esteri cinese, «sosterrà formalmente la Russia, sotto la guida del presidente Putin, a unire e guidare il popolo russo a superare le difficoltà, eliminare i disordini, realizzare gli obiettivi strategici di sviluppo e stabilire ulteriormente lo status della Russia come grande potenza sul palcoscenico internazionale».

    17.00 – Putin: nessuno sarà mai in grado di cancellare la Russia
    «Nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia o di cancellarla dalle mappe geopolitiche». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al club Valdari, come riporta la Tass. La Russia difende il suo «diritto di esistere» a dispetto dell'Occidente.

    16.56 – Putin: la Russia non si considera un nemico dell'Occidente
    «La Russia non si considera un nemico dell'Occidente». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Valdai Forum, come riporta Ria Novosti. «Il dialogo della Russia con l'Occidente tradizionale fornirà un contributo al mondo multipolare», ha aggiunto Putin. «La Russia non sfida le elite occidentali ma difende il suo diritto di esistere», ha detto ancora Putin che ha poi citato il discorso di Harvard del 1978 di Alexander Solzhenitsyn sulla «superiorità che acceca» l'Occidente, sottolineando che «nulla è cambiato in mezzo secolo».

    16.47 – Putin: l’Occidente non deve imporre parate gay ad altri Paesi
    L'Occidente «non dovrebbe cercare di imporre dozzine di generi e parate gay» agli altri Paesi. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento al club Valdai, citato da Ria Novosti. L'Occidente può «fare quello che vuole ma non ha diritto di richiederlo agli altri».

    16.43 – Putin ricorda Soleimani, ucciso dagli Usa a Baghdad
    L'Occidente «ricorre a sanzioni, rivoluzioni colorate, colpi di Stato» e azioni illegali per ostacolare l'aspirazione alla democrazia di «miliardi di persone» al mondo che cercano di rendersi indipendenti. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, ricordando tra l'altro l'uccisione a Baghdad nel gennaio 2020 di Qassem Soleimani, capo della Forza Qods dei Pasdaran iraniani. «Si può pensare qualsiasi cosa di lui, ma è stato ucciso in un Paese terzo», ha sottolineato Putin parlando alla conferenza del Club di Valdai a Mosca.

    16.42 – Putin: l'Occidente rivendica tutte le risorse dell'umanità
    «L'Occidente rivendica tutte le risorse dell'umanità»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, che sta parlando al Valdai Forum. «La sopravvivenza della civiltà occidentale richiede l'intero pianeta come mezzo di sussistenza».

    16.40 – Wang a Lavrov: inutili tentativi bloccare nostri progressi
    Ogni tentativo di bloccare il progresso delle relazioni tra Cina e Russia «non avrà mai successo». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in un colloquio telefonico con il suo omologo russo, Serghei Lavrov, il primo tra i capi delle due diplomazie, dopo il ventesimo Congresso del Partito Comunista Cinese, che ha riconfermato il presidente cinese, Xi Jinping, al vertice del Pcc per un terzo mandato consecutivo. «È diritto legittimo di Cina e Russia realizzare il loro sviluppo e rilancio, che si conforma pienamente alla tendenza di sviluppo dei tempi», ha sottolineato il ministro degli Esteri cinese, citato in una nota della diplomazia di Pechino. «Qualsiasi tentativo di bloccare il progresso di Cina e Russia», ha aggiunto Wang, «non avrà mai successo».

    16.38 – Putin: l'Occidente ci vuole sterminare, come i nazisti
    L'Occidente è «ad un passo dallo sterminio di chi non piace. Anche nella Guerra fredda, quando i due sistemi erano contrapposti, a nessuno delle due parti veniva in mente di cancellare la cultura, l'arte dell'avversario, la sfera umanitaria andava trattata con rispetto per conservare per il futuro la base dei rapporti sani». Così il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al club Valdai. «I nazisti hanno bruciato i libri, e in Occidente ora hanno censurato Dostoyevsky e Tchaikovsky», ha aggiunto, riferendosi alle misure contro la cultura russa prese in alcuni Paesi dopo l'invasione dell'Ucraina.

    16.30 – Putin: l'Occidente fa un gioco sporco e sanguinoso
    «Il cosiddetto Occidente ha fatto un gioco sporco, un gioco sanguinoso, senza considerare gli interessi degli altri Paesi». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. «Le proposte della Russia per costruire la sicurezza collettiva sono state negate, buttate via. Non possiamo fare finta di niente, chi semina vento raccoglie tempesta», ha aggiunto.

    16.26 – Putin: l’Occidente alimenta guerra e instabilità
    «L'Occidente collettivo alimenta la guerra in Ucraina, destabilizza i mercati alimentari ed energetici globali e organizza provocazioni su Taiwan». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al Forum Valdai.

    16.10 – Autorità russe controlleranno telefoni residenti Zaporizhzhia
    Le forze di occupazione russe di Zaporizhzhia effettueranno controlli random sui telefoni del residenti alla ricerca di tracce di propaganda filo ucraina, ha reso noto il responsabile dell'amministrazione, Vladimir Rogov, in un annuncio su Telegram. La legge in vigore nella regione occupata, e annessa alla Federazione russa, consente la censura, ha aggiunto. La prima volta che una persona sarà sorpresa a seguire i canali della propaganda di Kiev sarà ammonita, in seguito sarà invece sanzionata, anche penalmente.

    15.59 – Kharkiv, 17 corpi in una fossa comune
    Almeno 17 corpi senza vita di civili e militari sono stati trovati in una fossa comune nella zona di Borova, nella regione ucraina di Kharkiv. Lo ha reso noto la polizia nazionale ucraina. Abitanti dell'area hanno raccontato, secondo Ukrinform, che le forze russe «hanno scavato una fossa di circa tre metri di profondità», dove sono stati messi i corpi e poi il terreno è stato spianato con i tank.

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    15.40 – Peskov: discorso Putin al Valdai sarà letto e riletto
    Il discorso che il presidente russo Vladimir Putin sta per pronunciare al Valdai Club sarà «piuttosto corposo» e «probabilmente il suo contenuto dovrà essere analizzato per molti giorni a venire, da studiare, leggere e rileggere»: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, preannunciando l'intervento che Putin sta per fare alla riunione plenaria a Mosca del Valdai Club, il principale foro di dialogo nel Paese, un discorso che sarà dedicato alla fine dell'egemonia dell'Occidente. Al termine Putin risponderà anche alle domande dei partecipanti.

    15.25 – Allarme dell’Europa: dal conflitto si rischia un enorme traffico illegale di armi
    «Il traffico illegale di armi dal conflitto «non è ancora accaduto, ma dobbiamo prepararci per questo. Ed è per questo che stiamo sviluppando un piano d'azione contro il traffico di armi da fuoco insieme agli ucraini proprio ora». Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, presentando la nuova proposta di regolamento sull'importazione, l'esportazione e il transito delle armi da fuoco. «Sappiamo per esperienza dalla loro precedente guerra in Jugoslavia, possiamo ancora vedere armi provenienti da quest'area - ha ricordato -. Ovviamente c'è un rischio enorme. Mi fido dell'esercito ucraino: stanno davvero usando le armi nel modo giusto. Ma sappiamo anche che la guerra è un disastro per le persone, ma è un'opportunità per i criminali e dobbiamo essere preparati a questo».

    15.20 – L’esperto Onu: “Le armi russe uccidono persone anche in Birmania”
    Le armi russe utilizzate in Ucraina stanno uccidendo anche persone in Birmania, e i Paesi dovrebbero formare una coalizione - proprio come hanno fatto con Mosca sull'Ucraina - per prendere di mira e fare pressione sulla giunta militare con sanzioni e un embargo sulle armi. Lo ha detto il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Birmania, Tom Andrews. «La comunità internazionale dovrebbe coordinare i propri sforzi per prenderli di mira e collaborare per attuare queste misure», ha precisato. «Sappiamo come farlo, guardate l'Ucraina». Inoltre, Andrews ha precisato che «alcuni dei tipi di armi che vengono utilizzati per uccidere le persone in Ucraina vengono utilizzati per uccidere il popolo birmano, e provengono dalla stessa fonte, la Russia».

    15.12 – Mosca: Macron chiede la mediazione del Papa ma fornisce armi a Kiev
    Il presidente francese Emmanuel Macron deve decidere «se è per la pace o per le armi». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta Ria Novosti. Zakharova ha fatto riferimento alla richiesta da parte di Macron di una mediazione del Vaticano e di Papa Francesco per la pace in Ucraina. «Il presidente francese Emmanuel Macron tende una mano verso il Vaticano con una richiesta di mediazione per un accordo di pace, e con l'altra emette fatture e firma un ordine per fornire armi alla zona di conflitto al regime di Kiev», ha detto Zakharova.

    14.50 – Nuova fossa comune scoperta a Kharkiv
    Almeno 17 corpi di persone, civili e militari, sono stati trovati in una fossa comune scoperta nel distretto di Boriv nella regione di Kharkiv. Lo afferma in un messaggio sul canale Telegram della Polizia nazionale ucraina, come riporta Unian. «Secondo i dati preliminari, almeno 17 persone sono state sepolte nella tomba: civili e soldati delle forze armate. Gli investigatori hanno già riesumato tre corpi di militari», ha detto la polizia ucraina, aggiungendo che sono stati gli abitanti del villaggio di Kopanky a denunciare la presenza della fossa comune, spiegando che i russi hanno usato prima gli escavatori e, una volta scaricati i corpi, hanno livellato il terreno con i carri armati.

    14.40 – Meloni sente Stoltenberg: “Nato indispensabile”
    Colloquio telefonico tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg. La premier Meloni ha ribadito che l'Alleanza Atlantica è indispensabile per difendere la sicurezza e i valori comuni che caratterizzano l'identità occidentale. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. Meloni ha riaffermato il pieno sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa e l'importanza, nell'ottica di un approccio globale, di rafforzare l'impegno della Nato nel contrasto alle minacce di diversa natura provenienti da tutte le direzioni strategiche, incluse le sfide del Sud. La presidente Meloni ha espresso, infine, l'auspicio di poterlo incontrare presto e di persona.

    14.20 – Kiev replica a Romeo, Lega: “Sono dichiarazioni personali, non è la linea del governo Meloni”
    Netta reazione di Kiev alle dichiarazioni del senatore leghista Massimiliano Romeo, secondo in quale, come riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian, «la comunità internazionale dovrebbe decidere il destino della guerra scatenata dalla Russia, al posto degli ucraini». «La dichiarazione del senatore italiano riflette la sua opinione personale - ha dichiarato Il portavoce del ministero degli Affari esteri ucraino Oleg Nikolenko -. Il primo ministro Giorgia Meloni ha articolato chiaramente la posizione dell'Italia: la necessità di continuare a sostenere l'Ucraina sullo sfondo dell'aggressione russa e il diritto indiscutibile degli ucraini di determinare il proprio futuro».


    14.16 – La Slovenia contesta Mosca sulle foto-fake "bomba sporca”
    Il governo sloveno ha risposto via social a un tweet del ministero degli Esteri russo, messaggio che includeva una foto scattata in Slovenia insieme all'avvertimento che l'Ucraina si starebbe preparando a usare una "bomba sporca". Il 24 ottobre, il ministero degli Esteri russo ha pubblicato diverse foto su Twitter, citando il ministro della Difesa di Mosca. «Secondo le informazioni a disposizione, a due organizzazioni ucraine è stato ordinato di creare la cosiddetta bomba sporca», si leggeva nel tweet. Tuttavia, tra le foto utilizzate dal ministero degli Esteri russo nel suo post su Twitter c'era una foto dell'Agenzia slovena per la gestione dei rifiuti radioattivi (ARAO) del 2010, ha replicato il governo di Lubiana sempre via Twitter. La foto della ARAO «è stata utilizzata per presentazioni professionali per il grande pubblico» e come «materiale esplicativo» e «mostra rilevatori di fumo», ha osservato Lubiana. I rilevatori «contengono una sorgente radioattiva, ma nessuna di quelle radioattive elencate nella tabella» sviluppata da Mosca. «La foto è stata pubblicata all'insaputa dell'ARAO», ha aggiunto il governo sloveno, osservando che «i rifiuti radioattivi in Slovenia sono immagazzinati in modo sicuro e sotto supervisione. Non sono usati per fabbricare bombe sporche».

    14.00 – Kiev, rischi blackout prolungati
    Gli attacchi dell'esercito russo all'infrastruttura energetica della regione di Kiev con un drone kamikaze hanno creato gravi problemi alle linee elettriche e le restrizioni programmate potrebbero non bastare ad evitare blackout prolungati. Lo ha reso noto Kyrylo Tymoshenko, vice-capo dell'ufficio presidenziale ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. «Stanotte i terroristi russi hanno attaccato di nuovo la nostra infrastruttura energetica. Le apparecchiature nelle regioni centrali sono state danneggiate. Al fine di prevenire un blackout completo della regione centrale, gli ingegneri energetici sono costretti a introdurre severe restrizioni. L'importo della necessaria limitazione dell'elettricità nelle regioni di Kiev, Kiev, Chernihiv, Cherkasy e Zhytomyr sarà regolato in base alla situazione attuale del sistema energetico». «A seguito dell'attacco dei russi all'infrastruttura energetica dell'Ucraina, la carenza di elettricità a Kiev potrebbe essere del 30%, quindi le interruzioni saranno più lunghe e interesseranno un numero molto maggiore di consumatori», ha poi reso noto il servizio stampa del fornitore di energia elettrica del gruppo Dtek Yasno.

    13.20 – Zaporizhzhia: "Le autorità di occupazione russa ordinano il controllo dei cellulari dei residenti”
    Le autorità di occupazione russa della regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, hanno annunciato di aver avviato dei controlli sui telefoni degli abitanti della zona della quale Mosca rinvendica l'annessione e nella quale Putin ha decretato la legge marziale. «Le forze dell'ordine della regione di Zaporizhzhia hanno iniziato a effettuare controlli preventivi a campione sui cellulari dei cittadini», ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, uno dei responsabili dell'occupazione, precisando che la polizia verificherà così se gli abitanti hanno legami con «la propaganda del regime terrorista di Kiev».

    13.10 – Il Pentagono effettua un nuovo test di missile ipersonico
    Gli Stati Uniti testeranno oggi un razzo per lo sviluppo di armi ipersoniche. Ieri è stato effettuato con successo un lancio di prova per raccogliere informazioni sui componenti per missili ipersonici, compresi i materiali resistenti alle alte temperature e i componenti elettronici. Il Pentagono ha fatto dello sviluppo di armi ipersoniche una delle sue principali priorità, dopo i lanci di missili ipersonici condotti con successo dalla Cina lo scorso anno e l'impiego di questo tipo di missili da parte della Russia nella guerra in Ucraina. I missili ipersonici possono viaggiare a velocità superiori a Mach 5, circa 6.500 chilometri all'ora, rendendo molto difficile la loro individuazione e l'eventuale abbattimento. Questo tipo di armi può anche effettuare manovre e variare di altitudine, sfuggendo alle difese aeree.

    12.45 – Mosca: “L'Ucraina usa la minaccia di un possibile rischio nucleare come ricatto”
    L'Ucraina utilizza come «ricatto» la minaccia di un possibile rischio nucleare per ottenere «assistenza militare e finanziaria» dall'occidente. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta Tass. Zakharova ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di voler «veramente uno scontro nucleare» e ha rivolto un invito all'Occidente «affinché scoraggi Kiev dal possibile uso di una "bomba sporca”».

    12.40 – Radicali, “Abbiamo «bombardato» la Russia con oltre 1 milione di mail”
    «Oggi abbiamo condotto un'azione inedita, massiccia, profondamente radicale e nonviolenta inviando 1 milione e 500 mila mail ai cittadini russi per chiedere loro di disertare la guerra del dittatore Putin». Così Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini, Igor Boni e Oles Horodetskyy, segretario, tesoriera, presidente e membro di direzione di Radicali Italiani oggi in conferenza stampa per presentare e attuare l'iniziativa “Bombardiamo la Russia”.

    12.25 – Kiev si prepara a a possibili nuovi attacchi russi da Bielorussia e potenzia le forze nella regione settentrionale
    L'Ucraina ha potenziato le sue forze nella regione settentrionale vicino alla Bielorussia per contrastare eventuali nuovi attacchi da parte della Russia attraverso il confine: lo ha reso noto lo Stato Maggiore di Kiev, come riporta il Guardian. «Al momento non si osserva la creazione di una forza d'attacco in Bielorussia. Ma ci sono e ci saranno minacce. Stiamo reagendo, abbiamo già aumentato le nostre truppe in direzione nord», ha detto il vice capo della direzione delle operazioni dello Stato Maggiore, Oleksii Hromov. La Bielorussia è il principale alleato della Russia nel conflitto e ha permesso alle forze russe di usare il suo territorio come trampolino di lancio per attaccare l'Ucraina.

    12.10 – Putin: “Noi pronti a trattare, ma Kiev rifiuta di negoziare dietro ordine Usa”
    L'Ucraina rifiuta i negoziati con la Russia su ordine degli Stati Uniti. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio con il presidente della Guinea-Bissau, secondo quanto riferisce il portavoce del Cremlino citato dalla Tass. Mosca sarebbe pronta ad impegnarsi in trattative sulla base dei suoi interessi ma l'Ucraina è riluttante a fare altrettanto. Il Cremlino ritiene «del tutto evidente che Kiev rifiuta di negoziare con la Russia su ordine di Washington». Lo ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, citato da Ria Novosti.

    12.00 – “I russi potrebbero far esplodere Zaporizhzhia per disabilitarla e provocare un disastro incolpando l'Ucraina”
    La Russia potrebbe colpire la centrale nucleare di Zaporizhzhia durante la ritirata da Kharkiv. Lo ipotizza lo stato maggiore ucraino, secondo cui è probabile che lasciando la regione l'esercito russo possa ricorrere a una serie di attacchi terroristici come il bombardamento di aree residenziali e dell'area della centrale nucleare di Gromov . «È possibile che il nemico abbia tratto alcune conclusioni dal suo infruttuoso raggruppamento di truppe il mese scorso nella direzione di Kharkiv - ha affermato il vice capo del Dipartimento operativo principale dello Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina, il generale di brigata Oleksiy Gromov - Tenendo conto della mancanza di umanità nel cosiddetto secondo esercito del mondo, del rispetto delle convenzioni internazionali, come oltre alle bugie patologiche di tutti i politici e propagandisti del Cremlino, il nemico può prendere decisioni difficili». Gromov ha aggiunto che, tenendo conto delle ultime dichiarazioni della Federazione Russa in merito alla “bomba sporca”, «non è escluso che gli occupanti possano organizzare esplosioni presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia con l'obiettivo di metterla definitivamente fuori servizio e provocare un disastro locale accusando l'Ucraina».

    11.40 – Film Festival Stoccolma, "Silenzio” per i bimbi morti in Ucraina: un film di 397 minuti, come il numero di bambini uccisi
    Il Film Festival di Stoccolma ha prodotto un film per ricordare i bambini morti nella guerra in Ucraina. La pellicola è lunga 397 minuti e dedica un minuto ad ogni bambino morto durante il conflitto. Intitolato “Tysha”, “Silenzio” in ucraino, verrà proiettato il 7 novembre e farà parte di una manifestazione per raccogliere fondi da destinare all'Unicef in supporto dei bambini ucraini. Nel corso del conflitto sono morti, secondo le stime ufficiali, 397 bambini ed oltre 723 son rimasti feriti, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa svedese Tt. Il tema Ucraina domina tutto il Festival, che si terrà dal 9 al 20 novembre, dal quale sono stati esclusi i film russi.

    11.25 – Allerta aerea in tutta l'Ucraina: “State nei rifugi”
    Stamattina sono risuonate sirene di allerta aerea in tutta l'Ucraina, a Kiev e in alcune regioni le sirene sono suonate due volte. Lo annunciano le autorità invitando ad andare nei rifugi.

    11.15 – Nuovi attacchi con i droni nell’area di Kiev
    Le forze russe stamattina hanno condotto almeno sei attacchi di droni kamikaze nella regione di Kiev. Lo riferiscono le autorità locali, secondo le quali i raid sono la prova che Mosca continua a utilizzare droni presumibilmente acquistati dall'Iran. Il capo della polizia regionale, Andri Nebitov, ha riportato sul suo account Telegram che i servizi di emergenza sono in azione per spegnere un incendio e valutare le conseguenze degli attacchi. Da parte sua, il governatore di Kiev, Oleksi Kuleba, ha assicurato che le informazioni preliminari escludono vittime e ha confermato l'abbattimento di diversi droni da parte dei sistemi di difesa ucraini. Le autorità di Kiev hanno accusato le forze russe di aver utilizzato droni kamikaze negli attacchi alle infrastrutture energetiche e ai centri urbani, cosa che Mosca si è rifiutata di chiarire e da cui Teheran ha preso le distanze, assicurando di non fornire armi a nessuna delle parti in conflitto.

    11.00 – Mosca: “I satelliti sono obiettivi legittimi se usati per Ucraina”
    L'anno scorso Mosca ha lanciato un missile antisatellite per distruggere uno dei suoi satelliti, dimostrando così la sua capacità offensiva nello spazio. Parlando ieri a una riunione del Primo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Vorontsov ha detto che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno cercando di usare lo spazio per imporre il dominio occidentale, sottolineando che l'uso dei satelliti occidentali per aiutare le attività belliche ucraine è «provocatorio» e rappresenta «una tendenza estremamente pericolosa». Vorontsov non ha menzionato una società satellitare specifica, anche se il miliardario americano Elon Musk ha confermato nei giorni scorsi che la sua società SpaceX continuerà a finanziare il suo servizio internet Starlink in Ucraina, citando la necessità di «buone azioni».

    10.55 - Prodi: “La pace deve essere il primo obiettivo”
    «Siamo in un momento difficile e la globalizzazione sta soffrendo. Dobbiamo fare di tutto per tornare nelle condizioni di costruire rapporti di cooperazione duraturi». Lo ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio italiano e della Commissione europea, Romano Prodi, in collegamento col XV Forum Economico Eurasiatico in corso a Baku. «Ci stiamo facendo male a vicenda e non è possibile continuare in questo modo - ha aggiunto -. Il terribile scontro in Ucraina ha posto un ulteriore ostacolo, ma credo che la pace sia il primo obiettivo che noi dobbiamo percorrere».

    10.40 - “La vita dei cittadini ucraini è merce di scambio per il gioco politico degli Stati Uniti”
    Lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. Riferendosi alle prossime elezioni del Congresso Usa l'8 novembre, Medvedev commenta: «Come possono oggi i Democratici/Repubblicani pagare per la loro vittoria o la loro sconfitta a Capitol Hill? Per l'attuale squadra di Biden, così come per i suoi avversari repubblicani, la valuta è, infatti, una: la vita dei cittadini del mitico paese dell'Ucraina, di cui non hanno bisogno. Sono una merce di scambio nel grande gioco americano. Sono facilmente collocabili sull'altare del futuro trionfo nelle battaglie politiche attraverso l'oceano».

    10.30 – Le compagnie militari private russe continuano ad arruolare detenuti dalle carceri della città di Ulyanovsk, nella Russia occidentale

    Lo riferisce lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, come riporta il Kyiv Independent. Secondo i vertici militari, la maggior parte di coloro che accettano di partecipare sono condannati per omicidio, stupro e traffico di stupefacenti.

    10.00 – I russi continuano a fortificare le linee difensive a Kherson
    Nella regione di Kherson lo stato maggiore ucraino registra nel bollettino mattutino che «continuano le ostilità attive» con «il nemico che ha sparato ancora una volta contro gli insediamenti della regione di Berislav ferendo civili e danneggiando case, negozi, farmacie, fabbriche». Secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine, i russi continuano ad equipaggiare le linee difensive sulla riva sinistra del fiume Dnepr, conducendo operazioni difensive e cercando di mantenere le linee occupate. «Il nemico - spiegano gli ucraini - ha tentato due volte di sfondare le nostre difese. Non ha avuto successo e si è ritirato con perdite».

    09.40 – “Drone di Kiev contro una centrale termoelettrica in Crimea”
    Nella notte le truppe ucraine hanno attaccato con un drone la centrale elettrica di Balaklava a Sebastopoli in Crimea. Lo ha detto il governatore filorusso della città, Mikhail Razvozhaev, come riporta Ria Novosti. Razvozhaev ha spiegato che l'incendio che si è sviluppato dopo l'attacco è stato subito domato e che ci sono stati solo danni minimi che non hanno interrotto il lavoro della centrale.

    09.20 – Energia razionata a Kiev, black out programmati
    La società di distribuzione dell'energia elettrica è costretta a razionare l'energia interrompendo a tratti il servizio nella regione di Kiev. Come si legge sulla stampa ucraina, le interruzioni, definite «di stabilizzazione», sono state disposte da NEK Ukrenergo e iniziate questa mattina alle 5,38 (ora locale). I consumatori sono stati divisi in tre gruppi e per conoscere gli orari del black out che li riguarda devono consultare il sito di Dtek. «Ogni gruppo verrà disconnesso durante un certo periodo di tempo: per capire a che ora del giorno potresti avere un'interruzione di corrente - specifica il tuo indirizzo e riceverai un programma di possibili arresti durante il giorno e la settimana».

    08.20 – Putin: “Grandi sforzi della Russia per la pace e la prosperità in Eurasia”
    Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio inviato al Forum Economico Eurasiatico in corso a Baku, nel quale ha affermato che «nei quindici anni della sua storia il Forum si è conquistato un grandissimo rispetto. Questo dialogo è molto importante in questo momento in cui il mondo sta subendo grandi trasformazioni. La Russia vuole fare immani sforzi per realizzare uno spazio di pace e prosperità nell'area dell'Eurasia».

    07.50 – Zelensky: “Abbattuti circa 250 elicotteri russi”
    ««Il numero totale degli elicotteri russi abbattuti si sta già avvicinando ai 250. Gli occupanti hanno già perso una quantità di equipaggiamento - aerei e altro - di cui la maggior parte degli eserciti del mondo semplicemente non dispone». A dichiararlo, nel suo intervento notturno, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «La Russia non sarà in grado di recuperare queste perdite. Ringrazio tutti i nostri combattenti per una così graduale ma irreversibile smilitarizzazione del nemico».

    07.45 – Diciotto attacchi aerei russi nelle ultime 24 ore
    Le forze russe hanno lanciato 18 attacchi aerei contro l'Ucraina nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto questa mattina lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. L'esercito di Mosca ha inoltre lanciato nello stesso periodo quattro attacchi con missili da crociera e 56 con sistemi missilistici a lancio multiplo (Mlrs). Allo stesso tempo, l'esercito ucraino ha respinto l'offensiva russa vicino a Bilohorivka nella regione di Lugansk e vicino a Bakhmut, Ivanhrad, Soledar, Maiorsk, Krasnohorivka e Marinka nel Donetsk.

    07.35 – Zelensky: “Assumere il controllo di Bakhmut? Follia dei comandanti russi”
    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato i comandanti russi di «follia» per i tentativi messi in atto di assumere il controllo della città orientale di Bakhmut. «È qui che la follia del comando russo si manifesta in modo più evidente», ha dichiarato Zelensky nel suo discorso notturno da Kiev. «Giorno dopo giorno, da mesi, portano la gente a morire, concentrando sul posto la massima intensità di colpi di artiglieria». La città si trova nella regione di Donetsk ed aveva una popolazione di 70.000 abitanti prima della guerra. Per mesi è stata al centro degli attacchi russi. Secondo quanto riferito da Oleksiy Arestovych, consigliere di Zelensky, un giorno - nel corso della sola mattinata - le forze russe hanno lanciato otto attacchi separati su Bakhmut e sono state respinte ogni volta. Nonostante gli intensi attacchi - ha voluto sottolineare Zelensky - le forze ucraine, che ha salutato come «eroi» - stanno tenendo le loro posizioni: stanno «rafforzando le nostre posizioni ovunque al fronte, riducendo le capacità degli occupanti, distruggendo la loro logistica e spianando la strada all'annuncio di buone notizie per l'Ucraina».

    07.30 – “Forze di Kiev colpiscono un deposito di carburante a est”
    Un deposito di carburante nella città di Shakhtarsk occupata dai russi, nella regione ucraina di Donetsk (est), è in fiamme questa mattina dopo essere stato colpito dal fuoco di artiglieria ucraino: lo ha reso noto il governatore dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Vitaly Khotsenko, come riporta la Tass. "Dodici serbatoi di carburante sono stati colpiti da una granata a Shakhtersk. Stiamo lavorando per evitare le conseguenze di questa situazione di emergenza sui consumatori e per prevenire la carenza di carburante", ha scritto Khotsenko su Telegram. Per il momento non si segnalano feriti o vittime.

    Per approfondire
    Il caso – Scontro Cremlino-Italia sulle armi. E il governo rassicura Biden sul decreto
    Retroscena – Midterm vista Kiev: se gli Stati Uniti ripensano gli aiuti all’Ucraina
    Reportage – Gli orrori di Kherson: prigionieri tenuti in buchi scavati nel pavimento e torturati nelle aule

    04.10 – La Cnn: il capo della Cia è andato da Zelensky a inizio mese
    Il direttore della Central intelligence agency (Cia) americana Bill Burns si è recato in Ucraina all'inizio di questo mese per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e altri funzionari, secondo fonti vicine alla missione citate dalla Cnn. «Lì ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti a fornire supporto all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa, inclusa la continua condivisione di informazioni», spiega un funzionario Usa senza fornire ulteriori dettagli. Il viaggio di Burns - ricorda la Cnn - arriva mentre gli Stati Uniti sono sempre più preoccupati che la Russia, in difficoltà sul campo, possa fa ricorso a un'arma nucleare. Burns e altri funzionari Usa hanno dichiarato pubblicamente di non vedere alcuna prova che Mosca si stia attivamente preparando a fare un passo del genere, ma fonti vicine all'intelligence avvertono che tale rischio è forse al livello più alto da quando la Russia ha invaso l'Ucraina lo scorso febbraio.

    03.40 – Attacchi russi a Oblast Kiev e Zaporizhzhia
    Attacchi russi nella notte all'Oblast di Kiev e a Zaporizhzhia. Lo riferisce il Kyiv Independent citando fonti locali. Secondo il governatore dell'Oblast di Kiev, Oleksiy Kuleba, le forze russe avrebbero preso di mira una delle comunità locali: Kuleba non ha rivelato il luogo dell'attacco ma ha detto che non risultano vittime. Il sindaco ad interim di Zaporizhzhia, Anatoly Kurtev, ha parlato invece di attacchi alla città e all'area circostante, che avrebbero provocato un incendio. Al momento non sono disponibili informazioni su vittime e danni.

    01.40 – Accelerato il piano di aggiornamento delle bombe nucleari in Europa
    Gli Usa hanno accelerato il piano di aggiornamento delle loro bombe nucleari nelle basi Nato in Europa. A rivelarlo è il sito Politico: secondo un documento e alcune fonti qualificate, l'arrivo della bomba a gravità B61-12 potenziata, originariamente prevista per la prossima primavera, è previsto per dicembre, come avrebbero riferito funzionari Usa agli alleati Nato durante una riunione a porte chiuse a Bruxelles. La mossa, che prevede la progressiva sostituzione di tutte le armi più vecchie, arriva tra le crescenti tensioni sulle minacce della Russia di utilizzare un'arma nucleare in Ucraina e le conseguenti crescenti preoccupazioni dell'Occidente.

    01.01 – Biden: continuare sostenere Kiev, mantenere Nato unita
    «Continueremo a sostenere l'Ucraina, insieme con i nostri alleati e partner nel mondo, mentre si difende dalla brutale aggressione della Russia». Lo ha detto il presidente Joe Biden, incontrando i responsabili della Diesa americana. «Dobbiamo mantenere la Nato forte e unita», ha messo in evidenza Biden.

    00.24 – Casa Bianca: Putin vuole chiaramente proseguire la guerra
    «Putin vuole chiaramente proseguire questa guerra». Lo ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, nel corso di un briefing con la stampa rispondendo a una domanda su eventuali negoziati fra Russia e Ucraina. «Nessuna delle due parti è pronta a sedersi al tavolo», ha aggiunto precisando che ogni decisione in merito comunque «spetta al presidente Zelensky».

    00.22 – Casa Bianca: no indicazioni uso bomba sporca da parte di Mosca
    «Non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando l'uso di una 'bomba sporca' o di un'arma nucleare tattica. Continuiamo a monitorare la situazione al massimo delle nostre possibilità. Per quanto riguarda gli ucraini è ovvio che non abbiano intenzione di farlo». Lo ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, nel corso di un briefing con la stampa.

    23.45 – Usa rivedono piani su price cap al petrolio russo
    L'amministrazione Usa Stati Uniti sta rivedendo le condizioni per il massimale sui prezzi del petrolio russo, pianificando di ammorbidire le condizioni per l'applicazione delle restrizioni. Lo riporta Bloomberg citando fonti informate. «Le autorità statunitensi sono state costrette a ridimensionare il piano per imporre un tetto ai prezzi del petrolio russo a causa dello scetticismo degli investitori e del crescente rischio nei mercati finanziari causato dalla volatilità del prezzo del petrolio, nonché dagli sforzi delle banche centrali per combattere l'inflazione», viene spiegato.



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