Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Alto rischio di conflitto mondiale”. Stoltenberg: “Minacce nucleare non ci intimidiscono”. Mosca: “Italia ci è ostile”. La replica della Farnesina: “Polemica pretestuosa

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    Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Alto rischio di conflitto mondiale”. Stoltenberg: “Minacce nucleare non ci intimidiscono”. Mosca: “Italia ci è ostile”. La replica della Farnesina: “Polemica pretestuosa”
    La Casa Bianca: qualsiasi decisione sui negoziati spetta al governo ucraino. L’invito al premier britannico Sunak. Tajani: «Non c’è pace senza sovranità di Kiev». Biden invia sistemi anti-drone. La Russia ha restituito il corpo volontario Usa ucciso


    A CURA DELLA REDAZIONE



    È il 245° giorno di guerra in Ucraina e ieri Putin ha chiesto di preparare «il più presto possibile» un documento sulle esigenze della cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina al Consiglio di coordinamento dell'operazione, istituito una settimana fa presso il governo. Nello stesso tempo, Mosca ha accolto positivamente la proposta di includere Papa Francesco e le autorità statunitensi nei colloqui per la soluzione della situazione in Ucraina. Il via libera è arrivato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Il portavoce si è però anche chiesto come mai Macron, autore dell’iniziativa, non abbia esortato nessuno a chiamare Zelensky.

    Un piano Marshall che impegnerà un'intera generazione per la ricostruzione dell'Ucraina. È l’argomento al centro della discussione in corso a Berlino dopo 8 mesi di guerra. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha citato la stima «scioccante» della Banca Mondiale, 350 miliardi di danni, mentre Volodymyr Zelensky ha chiesto agli alleati di aiutarlo a finanziare il deficit di 38 miliardi di dollari previsto per il bilancio pubblico dell'anno prossimo a causa della guerra in corso. «Sono i salari degli insegnanti e dei medici, sono le pensioni, le prestazioni sociali», ha detto in un videocollegamento con la conferenza.
    Intanto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce a porte chiuse per discutere dell'accusa mossa dalla Russia all'Ucraina di voler costruire una «bomba sporca». Sulle accuse senza prove mosse da Mosca si sta muovendo anche l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che invierà suoi ispettori a visitare due siti nucleari in Ucraina dopo aver ricevuto una richiesta in tal senso dalle autorità di Kiev. Energoatom, l'operatore nucleare ucraino, ha dichiarato che nell'ultima settimana le forze russe hanno svolto lavori segreti nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Una attività che potrebbe essere connessa alle affermazioni della Russia secondo cui le forze di Kiev stanno preparando una «provocazione» che coinvolge un dispositivo radioattivo.

    Gli aggiornamenti ora per ora

    20.57 – Blinken: “Avvertito Putin delle conseguenze dell'arma nucleare”
    Gli Stati Uniti hanno riferito personalmente al presidente russo Vladimir Putin le conseguenze dell'uso di armi nucleari da parte della Russia. Lo ha affermato il segretario di Stato americano Anthony Blinken in un'intervista a Bloomberg riportata da Ukrainska Pravda. «Lo abbiamo comunicato in modo molto chiaro e diretto ai russi, in particolare al presidente Putin. Siamo preoccupati», ha detto. Il segretario di Stato americano non ha specificato quando e in che forma è stato detto a Putin le possibili conseguenze che avrebbero aspettato la Russia se avesse usato armi nucleari. Commentando l'affermazione della parte russa secondo cui l'Ucraina avrebbe preparato una 'bomba sporca', Blinken l'ha definita «un'altra finzione», ricordando che la Federazione Russa ha ripetutamente attribuito ad altri le azioni che si prepara a compiere essa stessa.

    20.36 – Lubiana: “Foto slovena per accusare Kiev della bomba sporca”
    La Russia ha utilizzato una foto fatta in Slovenia, nel 2010, per avvaalorare su Twitter le sue accuse sulla "bomba sporca" a cui il governo di Kiev starebbe attualmente lavorando: lo ha fatto sapere il governo sloveno. La foto è stata utilizzata «in malafede e alle spalle delle autorità slovene», ha accusato Dragan Barbutovski, uno degli uomini nell'ufficio del premier Robert Golob. All'origine della querelle, le accuse che da giorni il governo di Mosca rivolge a Kiev, overo di preparare una 'bomba sporca'. Lunedì il ministero degli Esteri russo ha corredato un messaggio pubblicato in inglese su Twitter con una foto che ritrae una centrale nucleare, un sito di stoccaggio di scorie radioattive, reattori e persino sacchetti di plastica contenenti uranio e plutonio esausti (sui sacchetti infati compare la parola "radioaktivno", che in sloveno significa "radioattivo"). Ebbene secondo il governo sloveno, una delle foto utilizzate nel tweet russo «risale al 2010», è stata utilizzata in varie conferenze scienfitiche ed è stata pubblicata senza che Lubiana abbia dato l'assenso. Secondo il governo sloveno, «i rifiuti radioattivi sono immagazzinati e monitorati in modo sicuro» e «non verranno utilizzati per creare bombe sporche»

    20.31 – Bottiglia molotov contro sala riceviemento del partito di Medvedev
    Una bottiglia molotov è stata lanciata nella sala di ricevimento del partito "Russia Unita" del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev. "La bottiglia incendiaria è stata lanciata attorno alle 3 da uno sconosciuto contro la finestra dell'edificio, a Mosca, dove si trova la sala di ricevimento di 'Russia Unita', precisa la Astra Press, aggiungendo che le fiamme sono state immediatamente domate

    19.58 – Ucraina, decimato plotone di coscritti russi
    L'8 ottobre un video di 30 coscritti russi denunciava il loro invio al fronte in Ucraina senza equipaggiamento e addestramento adatti. Entro il 17, quando il video ha cominciato a circolare sui social, solo 13 di quegli uomini erano rimasti nel plotone, gli altri erano morti o dispersi. A raccontare la loro storia è il sito indipendente russo Mediazona, rilanciato da Meduza. I 30 uomini erano stati arruolati fra il 23 e il 25 settembre, nei primi giorni della mobilitazione parziale annunciata il 21. Nel video i soldati mostravano le uniformi raffazzonate, che avevano dovuto comprarsi da soli, e denunciavano i loro invio al fronte con armi «arrugginite o malfunzionanti», dopo un solo giorno di addestramento per sparare e nessuna conoscenza dei veicoli che avrebbero dovuto guidare. Il gruppo è stato dislocato presso Svatove nella regione ucraina di Luhansk, riferisce Mediazone, raccontando come i soldati siano stati mandati allo sbaraglio, mal armati e senza radio per poter comunicare con i comandi.

    19.55 – Primo processo a riservista russo che rifiuta di combattere
    La giustizia militare russa ha avviato il primo procedimento penale contro un riservista che si e' rifiutato di combattere in Ucraina. Lo ha riferito l'avvocato per i diritti umani Pavel Chikov sul suo canale Telegram. «Non vado in Ucraina ne' penso di sparare contro nessun ucraino» avrebbe risposto l'imputato al suo comandante. Si tratta di un cittadino della regione siberiana della Yakutia e i fatti avrebbero avuto luogo in una caserma di Ulan-Udè, capitale della repubblica autonoma dei Buriati. A seguito del rifiuto, e delle minacce di incriminazione, l'uomo – un sergente richiamato il 23 settembre scorso – sarebbe fuggito. Il riservista era stato richiamato sotto le armi dopo la mobilitazione parziale decretata dal presidente russo, Vladimir Putin, e se sarà condannato rischia diversi anni di carcere.

    19.50 – Usa: “Grazie a Kiev per aver recuperato la salma del caduto americano”
    Gli Stati Uniti esprimono le loro condoglianze alla famiglia del cittadino statunitense Joshua Jones ucciso nei combattimenti in Ucraina, i cui resti sono stati ora identificati e rilasciati sotto la custodia di Kiev. Presto saranno restituiti alla famiglia. Lo si legge in una nota del portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price. Gli Stati Uniti ringraziano l'Ucraina per aver incluso il recupero dei resti di questo individuo nei negoziati con la Russia, si legge ancora. Infine il dipartimento ribadisce ancora una volta che i cittadini statunitensi non dovrebbero recarsi in Ucraina per partecipare ai combattimenti in quanto corrono rischi significativi e gli Stati Uniti non possono garantire la loro sicurezza.

    19.48 – La Russia invia detenuti per crimini gravi in guerra
    La Duma di Stato della Federazione Russa ha adottato emendamenti alla legislazione che consentono la mobilitazione dei cittadini condannati per reati gravi. Lo ha reso noto l'agenzia russa Interfax, precisando che i deputati russi hanno consentito la mobilitazione per la guerra dei condannati per omicidio, rapina e traffico di droga

    19.25 – Onu: “Ottimismo sull’estensione dell’accordo per il grano”
    Martin Griffiths, il diplomatico britannico che è il responsabile degli aiuti delle Nazioni Unite, si e' detto «relativamente ottimista» sulle possibilità di estendere l'accordo per facilitare le esportazioni di grano ucraine attraverso il Mar Nero, accordo che scade a metà novembre. Griffiths, che guida i negoziati su questo tema dalle Nazioni Unite, ha visitato Mosca per discutere con il governo russo, che e' insoddisfatto del funzionamento del meccanismo e ha minacciato di interromperlo. Tra l'altro, il Cremlino sostiene che le esportazioni di cereali ucraine - che per mesi sono state paralizzate dal blocco navale russo - non stanno avvantaggiando abbastanza i Paesi poveri (che e' stata una delle argomentazioni dell'Onu per promuovere questo accordo negoziato con il sostegno della Turchia). Griffiths ha sottolineato che «non ce n'è mai abbastanza per gli scopi umanitari», ma ha sottolineato che la quantità di grano che ha lasciato l'Ucraina per questo scopo è «molto maggiore di quanto alcuni dicono»

    19.11 – Zelensky: “Trend positivo con Israele”
    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha registrato un «trend positivo» nelle relazioni con Israele dopo che i due Paesi hanno condiviso informazioni d'intelligence su circa 400 droni utilizzati dalla Russia per attaccare le città ucraine. «Questa e' l'inizio di una cooperazione, un trend positivo nelle relazioni con Israele», ha affermato il leader di Kiev. «Dopo una lunga pausa, vedo che andiamo avanti», ha aggiunto Zelensky.

    19.08 – Herzog da Biden con prove su uso dei droni iraniani
    Joe Biden ha ricevuto alla Casa Bianca il presidente israeliano Isaac Herzog, che alla vigilia della visita aveva promesso di portagli le prove sull'uso dei droni iraniani in Ucraina. Nell'agenda del loro incontro, oltre al dossier russo-ucraino, il nucleare iraniano, il recente accordo storico sulla frontiera marittima col Libano mediato dagli Usa, gli accordi di Abramo e l'aumento delle tensioni nei territori occupati in Cisgiordania

    18.51 – Kelin: “Russi utilizzano droni come risposta al ponte di Kerch”
    L'ambasciatore russo nel Regno Unito, Andrey Kelin, ha riconosciuto che la recente ondata di attacchi di droni contro numerose città in Ucraina è in risposta all'esplosione del ponte di Kerch, che collega la Russia alla Crimea, di cui Mosca accusa Kiev. «Il ponte di Crimea è essenziale per la nostra infrastruttura. Gli ucraini sono consapevoli che questa è una 'linea rossa' che non dovrebbero attaccare. L'hanno gravemente danneggiato e non dovrebbe sorprendere che ci sia una risposta seria per questo», ha detto Kelin alla Cnn. Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha accusato le forze armate russe di aver distrutto più di un terzo delle infrastrutture energetiche del paese in attacchi con droni kamikaze presumibilmente forniti dall'Iran

    18.45 – Zelensky: “Russi hanno usato 400 droni iraniani”
    I russi hanno usato «circa 400 droni iraniani» per attaccare le città ucraine. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

    18.42 – Stoltenberg: “Minacce nucleari russe non ci intimidiscono”
    Le minacce nucleari russe non intimidiscono la Nato, che continuerà a sostenere l'Ucraina. È quanto ha assicurato oggi il Segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, dopo aver incontrato a Bruxelles il primo ministro rumeno Nicoale Ciuca. «La Nato non si farà intimidire né smetterà di sostenere l'Ucraina nel suo diritto all'autodifesa, per tutto il tempo necessario», ha dichiarato Stoltenberg. «La maggior parte delle guerre finisce al tavolo del negoziato», ha proseguito, sottolineando che quanto potrà ottenere Kiev in eventuali trattative dipende dai risultati sul campo. «Più forte sarà l'Ucraina sul campo di battaglia, più è probabile che si arrivi ad una soluzione politica che assicuri il prevalere dell'Ucraina come nazione sovrana e indipendente de'Europa», ha rimarcato.

    18.30 – Kiev: “Non prepariamo bomba sporca, aspettiamo l’Aiea”
    «Non stiamo lavorando alla preparazione di una bomba sporca». Lo ribadisce alla Cnn Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti dell'Ucraina. «Questa domanda sta diventando una sorta di scherzo – aggiunge – , supportiamo la visita dell'Aiea e aspettiamo gli esperti per mostrare loro tutti i nostri impianti nucleari»

    18.17 – Fonti Ria: “Bomba sporca Kiev è razzo da abbattere su Chernobyl”
    Kiev avrebbe già completato i preparativi tecnici per una 'bomba sporca'. Lo afferma una fonte informata all'agenzia Ria Novosti. Si tratterebbe di un razzo da lanciare e poi abbattere nella zona esclusiva della centrale nucleare di Chernobyl per incolpare poi Mosca dell'accaduto. Ad aver preparato il razzo – sempre secondo la fonte – sarebbero gli specialisti dell'impresa ucraina Yuzhmash. Il modello sarebbe quello di un missile Iskander realizzato sulla base di un proiettile del sistema missilistico Tochka-U in modo da poterlo poi mostrare ai media occidentali e «convincere l'opinione pubblica della colpevolezza della Russia», ha concluso la fonte.

    18.00 – Russia, lascia il paese anche Ksenya Sobchak
    Ksenya Sobchak, ex oppositrice, ex candidata alla presidenza, giornalista e socialite, figlia del sindaco di Leningrado Anatoly Sobchak per cui, nei primi anni Novanta, aveva lavorato Vladimir Putin, ha lasciato la Russia. Ha raggiunto la Lituania dalla Bielorussia, rende noto il sito indipendente Sota. Sobchak aveva acquistato biglietti aerei che non ha usato per confondere le autorità che nel frattempo hanno aperto nei suoi confronti un caso giudiziario con l'accusa di estorsione ai danni di Rostec e che la aspettavano all'aeroporto di Vnukovo di Mosca. La sua abitazione fuori Mosca, nel complesso residenziale di Gorki-8, è stata perquisita e Kirill Sukhanov, direttore della sua società «Ostorozhno, Media» arrestato. Fermato anche, sempre nel quadro dello stesso caso, l'ex direttore di Tatler Russia, Arian Romanovsky. I due avrebbero chiesto denaro in cambio di garanzie che i canali di notizie Telegram di Sobchak non li avrebbero presi di mira. Una accusa che Sobchak ha respinto con forza

    17.56 – Ucraina: riesumati un migliaio di cadaveri nei territori liberati
    Sono stati riesumati i cadaveri di circa un migliaio di persone, nei territori ucraini recentemente liberati. Lo riferisce il Kyiv Independent, precisando che sono stati recuperati le salme anche di bambini, citando il ministero ucraino per la reintegrazione. Nel computo sono conteggiate le 447 salme ritrovate di recente a Izium

    17.18 – Farnesina: “Russia sapeva dell’esclusione. Parole pretestuose”
    «La decisione di non coinvolgere esperti russi alla sessione attualmente in corso a Roma» di Esperti della PSI è stata presa «d'intesa con i principali paesi partecipanti all'iniziativa. In uno spirito di trasparenza, era stata preannunciata alla Federazione Russa: «l'esclusione è motivata non solo dalla brutale aggressione all'Ucraina, ma anche alla luce di un atteggiamento sempre più polarizzante e non cooperativo» di Mosca nei fori internazionali di Disarmo e Non Proliferazione. Lo sottolinea la Farnesina definendo le dichiarazioni rilasciate oggi dalla portavoce del Ministero degli Esteri «del tutto pretestuose»

    17.15 – Filorussi: “70mila evacuati da Kherson”
    Le autorità filo-russe di Kherson, in Ucraina, hanno contato più di 70.000 persone evacuate nei giorni scorsi per tenerle lontane dall'escalation del conflitto in quest'area, uno dei territori che la Russia rivendica come proprio dopo aver tenuto referendum. Le autorità che controllano l'area hanno ordinato agli abitanti di attraversare la riva sinistra del fiume Dnepr in previsione di un'offensiva militare da parte delle forze ucraine. «È difficile i dati, ma è sicuro che siano già più di 70.000 le persone che hanno attraversato l'altra sponda del fiume», ha spiegato il governatore filorusso Vladimir Saldo, citato dall'agenzia di stampa russa Tass

    17.07 – Sanzioni Usa a oligarchi moldavi legati a ingerenze russe
    Gli Usa hanno imposto sanzioni a due oligarchi moldavi fuggitivi (in passato leader politici), ad altre sette persone e 12 entita', tutti accusati a vario titolo di essere coinvolti in attivita' corruttive e negli sforzi legati al Cremlino di interferire nelle elezioni democratiche della Moldova. Lo ha annunciato il segretario di stato Usa Antony Blinken.

    16.59 – Parlamento Ue: “Accordo per facilitare trasporto merci”
    La commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo ha approvato due accordi separati con l'Ucraina e la Moldova per facilitare il trasporto transfrontaliero di merci. I nuovi accordi dell'Ue sul trasporto su strada con l'Ucraina e la Moldova - si legge in una nota dell'Eurocamera - sostituiranno gli accordi bilaterali in vigore con i paesi dell'Ue e faciliteranno temporaneamente il trasporto di merci su strada, consentendo ai trasportatori ucraini, moldavi e dell'Ue di transitare e operare tra i rispettivi territori, senza la necessità di relativi permessi. I due accordi fanno parte della risposta dell'Ue alle interruzioni nel settore dei trasporti in Ucraina e Moldova causate dall'invasione ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia. Lo spazio aereo ucraino è stato chiuso al traffico civile e l'esportazione marittima è stata fortemente limitata. L'Ucraina ha bisogno di trovare strade alternative su strada per esportare le sue scorte di grano, carburante, generi alimentari e altri beni rilevanti. La necessità della Moldova è simile, necessita di vie di transito alternative attraverso l'Ue, e c'è anche la necessità di aiutare l'Ucraina a trasportare le sue merci attraverso il territorio moldavo. Inoltre, l'accordo Ue-Ucraina consentirà ai conducenti ucraini di continuare a utilizzare le loro attuali patenti di guida e certificati di idoneità professionale ucraini per guidare nell'Ue, senza la necessità di essere in possesso di una patente di guida internazionale.

    16.52 – Conte: “Noi siamo per la pace non per la vittoria militare”
    «Zelensky ha chiaramente dichiarato che il suo obiettivo è vincere la battaglia con la Russia. Ora il mio obiettivo non può essere conseguire una vittoria militare con la Russia, con tutti i rischi che stiamo toccando con mano. Il mio obiettivo è piuttosto costruire un negoziato di pace che dia una vittoria politica all'Ucraina e che assicuri pace stabile e duratura, che garantisca i diritti sovrani dell'Ucraina». Così il leader del M5S Giuseppe Conte nell'intervista al Salone della Giustizia

    16.45 – Mosca: “In Norvegia hanno ossessione delle spie”
    L'ambasciata russa a Oslo ha accusato la Norvegia di avere una cosiddetta «ossessione per le spie» all'indomani dell'arresto a Tromso di una presunta spia russa che si spacciava per un ricercatore brasiliano. La rappresentanza diplomatica di Mosca nel Paese scandinavo ha negato di sapere «chi o di cosa si tratti», sottolineando che «in generale l'ossessione delle spie e' stata attivamente promossa in Norvegia di recente». Nelle ultime settimane, le forze di sicurezza hanno arrestato nove cittadini russi accusandoli di aver fatto volare droni o aver fotografato siti sensibili in zone interdette

    16.42 – Danneggiati dalla guerra oltre 200 beni culturali
    Sono 207 i siti culturali dell'Ucraina rimasti danneggiati nell'invasione russa, di cui 88 edifici religiosi. Lo rendono noto Unesco e Unosat, il centro satellitare delle Nazioni Unite che ha svolto rilevazioni satellitari. «Raccogliamo prima di tutto le notizie sui danni visibili attraverso i media e le reti sociali, cerchiamo di confermarli con più fonti e quindi passiamo a radunare immagini attraverso il satellite, che analizziamo per confermare se i danni siano occorsi» ha spiegato il direttore Cultura e Emergenza Unesco, Krista Pikkat. «Si tratta di una esperienza pilota per vedere come possiamo compilare questo genere di notizie, e nel futuro speriamo di ampliare l'ambito di studio a livello globale, anche se Unesco e Unosat «non hanno tra i rispettivi compiti quello di verificare quale delle parti ha perpetrato i danni». Secondo il Ministero della Cultura ucraino, la guerra ha causato danni per 25 miliardi di euro al patrimonio nazionale fino a questo momento

    16.35 – Senato polacco: “Governo russo è un regime terroristico”
    Il Senato polacco ha adottato all'unanimità una risoluzione che riconosce il governo russo come un regime terroristico. Lo ha riferito l'ufficio stampa della camera alta del parlamento di Varsavia. Il documento condanna fermamente la guerra della Federazione Russa contro l'Ucraina e invita altri paesi che sostengono la pace, la democrazia e lo stato di diritto ad approvare decisioni simili che riconoscano il governo russo come terrorista

    16.16 – Breve tregua per restituire il corpo di Joshua Jones, il militare americano caduto
    Russi e ucraini hanno concordato un cessate il fuoco di due ore a nord di Vasylivka, nella regione di Zaporizhzhia, per consentire la restituzione a Kiev da parte di Mosca del corpo del 24enne americano Joshua Jones, ucciso in agosto nella regione di Donetsk mentre combatteva a fianco dell'esercito ucraino. Lo riferisce la Cnn. Il corpo è stato prelevato da un'ambulanza degli ucraini, che sono stati in grado di identificarlo grazie ai tatuaggi ed altri segni di riconoscimento sulla base delle foto inviate in precedenza dai russi. Il dipartimento di Stato Usa ha già informato la famiglia della vittima.

    16.11 – Kiev: «Dieci militari tornati a casa in un nuovo scambio dei prigionieri»
    Il capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak, ha annunciato un altro scambio di prigionieri, a seguito del quale dieci militari ucraini sono stati rilasciati dalla prigionia. «I nostri sono a casa - ha scritto su Telegram - grazie a un altro scambio di prigionieri. È stato possibile portare a casa 10 militari ucraini. Tra loro c'è un ufficiale e 9 soldati e sergenti». «Continueremo a lavorare finché non porteremo a casa tutta la nostra gente», ha detto Yermak, aggiungendo che sarebbe stato consegnato anche il corpo di un volontario americano, il veterano dell'esercito americano Joshua Alan Jones, che ha combattuto dalla parte dell'Ucraina.

    16.09 – Stoltenberg: «Russia rinnovi accordo Onu sul grano»
    Esortiamo la Russia a rinnovare l'accordo delle Nazioni unite sul «grano mediato dalla Turchia e a garantire la fornitura continua di cibo a coloro che ne hanno più bisogno». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il primo ministro della Romania, Nicolae Ciuca. «Per mesi le forze russe hanno bloccato i porti ucraini, provocando la peggiore crisi alimentare globale degli ultimi anni», ha ricordato Stoltenberg.

    16.06 – Ultime esercitazioni delle forze strategiche russe 5 giorni prima dell’inizio della guerra
    Le ultime esercitazioni delle forze di deterrenza strategiche russe si sono svolte lo scorso 19 febbraio, cinque giorni prima dell'inizio della guerra contro l'Ucraina. Il copione è collaudato. Il presidente Putin, in quell'occasione insieme ad Aleksandr Lukashenko, presiede alle manovre e il Cremlino precisa in seguito che tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. A febbraio erano stati lanciati un missile da crociera ipersonico, e duale, Kinzhal, da un aereo da guerra, un Kalibr, che ha una gittata di duemila chilometri, e un missile ipersonico Zirkon da unità navali della Flotta del Mar Nero e della Flotta settentrionale contro obiettivi navali e basati a terra. Era stato anche lanciato, come è avvenuo oggi, dalla base di Plesetsk, nel nord del Paese, un missile balistico intercontinentale Yars diretto alla Kamchatka. Nella regione di Astrakhan invece è stato lanciato un missile Iskander.

    15.57 – Ucraina, Gelmini: «Nessuna sorpresa dagli audio di Berlusconi, già a maggio denunciai ambiguità sull’atlantismo»
    «Non sono sorpresa, a maggio dello scorso anno avevo denunciato una ambiguità sull'atlantismo, soprattutto sul giudizio sull'attacco della federazione russa all'Ucraina. Quello che è importante oggi è la prova dei fatti a cui ha atteso il governo, ovvero la conferma delle sanzioni alla Russia e, laddove malauguratamente dovesse servire, la proroga degli aiuti militari all'Ucraina», afferma Mariastella Gelmini, senatrice Azione-Italia Viva, commentando gli audio di Silvio Berlusconi sulla guerra russo-ucraina.

    15.53 – Nipote di Bob Kennedy ha combattuto in Ucraina. «Permanenza non lunga»
    Un Kennedy in prima linea nella Legione Straniera per difendere l'Ucraina. Conor Kennedy, nipote di Robert F. Kennedy, si è arruolato in gran segreto rivelando solo a una persona che stava partendo perché «non voleva far preoccupare la sua famiglia e i suoi amici». In un lungo post su Instagram, accompagnato dalla foto del suo amico Nick di spalle e in tenuta militare, il 28enne erede dei Kennedy ha raccontato che la sua permanenza in Ucraina «non è stata lunga. Mi è piaciuto essere un soldato più di quanto mi aspettavo» e ha detto che era «pronto a morire» per Kiev.

    15.51 – Mosca ha avvertito gli Usa in anticipo delle esercitazioni delle forze strategiche
    La Russia ha avvertito gli Stati Uniti in anticipo delle esercitazioni delle forze di deterrenza strategica che si sono svolte oggi, hanno precisato fonti americane citate dall'emittente Cbs. Le esercitazioni vengono considerate a Washington come «di routine».

    15.47 – Conte: «Contrari a nuovo invio di armi. Italia ha già dato»
    «Non siamo favorevoli a nuovi invii di armi a Kiev, l'Italia ha già dato. Lo abbiamo fatto per sette mesi». Così il leader Giuseppe Conte, intervenendo al Salone della Giustizia. «Dobbiamo lavorare per la pace, Zelensky ieri ha detto ieri, in un'intervista ampia al Corriere della Sera, che il suo obiettivo è vincere con la Russia, il nostro non può essere questo però, non possiamo conseguire una vittoria che non sapremo quando avverrà, con quali tempi, il nostro obiettivo deve essere un negoziato di pace, con una vittoria politica per l'Ucraina». Zelensky «nessuno lo ha lasciato solo», è stato «rifornito, dispone di un arsenale di armi. Noi abbiamo il diritto di sederci al tavolo con lui, lo stiamo aiutando da 7 mesi, abbiamo il diritto di concordare con lui le condizioni pace. Dopodiché si andrà a vedere realmente se questa pace è possibile, cercando di convincere Putin».

    15.40 – Russia ha restituito il corpo del volontario Usa ucciso
    Le autorità ucraine hanno reso noto che la Russia ha restituito il corpo di un volontario americano ucciso in Ucraina.

    15.38 – Conte: «Non deve essere solo Zelensky a decidere i termini della pace»
    «Non sono d'accordo quando sento dire qualche leader europeo che sarà Zelensky a dirci quali sono i termini della pace. Noi abbiamo diritto di sederci al tavolo e di concordare con lui quali sono le condizioni di quella pace, visto che abbiamo anche contribuito alla difesa dell'Ucraina», afferma il leader del M5S, Giuseppe Conte.

    15.34 – Filorussi: «Oltre 70 mila filorussi fuori da Kherson»
    Sono oltre 70 mila i civili che hanno lasciato la loro casa in una settimana nella regione di Kherson, dopo che le autorità di occupazione prorusse hanno avviato la loro evacuazione lo scorso 19 ottobre. Lo ha fatto sapere il capo dell'amministrazione, Vladimir Saldo, in un intervento televisivo.
    15.21 – Stoltenberg: «Con Kiev finché serve, non permetteremo che Putin vinca. Non faccio speculazioni sulla durata della guerra»
    «Non faccio speculazioni sulla durata della guerra ma noi siamo pronti a sostenere l'Ucraina finché necessario, non permetteremo che Putin vinca», ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa con il premier della Romania Nicolae Ciucia.

    15.14 – Nato: «Reagiremo a eventuali pressioni contro Svezia e Finlandia»
    «Se dovesse esserci qualsiasi tipo di pressione nei confronti di Svezia e Finlandia sarebbe inconcepibile per gli alleati della Nato restare fermi e non reagire. Reagiremo a qualsiasi tipo di pressione contro Svezia e Finlandia». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel punto stampa con il primo ministro romeno, Nicolae Ciuca. «A giugno, al summit di Madrid, tutti e trenta i Paesi della Nato hanno preso la decisione storica di invitare la Finlandia e la Svezia a diventare alleati», ha ricordato Stoltenberg. Finora, ha aggiunto, «ventotto alleati hanno già ratificato il protocollo d'adesione e ad oggi si tratta del più rapido processo di adesione nella storia della Nato». «Di recente anche l'Ungheria ha chiarito che la ratifica è nell'agenda parlamentare di questo autunno», ha sottolineato Stoltenberg. E «accolgo con favore che Finlandia, Svezia e Turchia stanno lavorando assieme per applicare il memorandum congiunto che hanno concordato». «A breve sarò in Turchia per incontrare il presidente Erdogan», ha annunciato Stoltenberg. In ogni caso, «la situazione di Finlandia e Svezia è cambiata molto da quando hanno fatto richiesta di adesione» perché da allora «gli alleati hanno dato garanzia di sicurezza ai due Paesi come parte dell'intero processo di adesione» e gli aspiranti nuovi membri dell'alleanza «partecipano alle attività civili e militari della Nato».

    15.03 – Nato: «Proteggeremo ogni centimetro di territorio alleato». Stoltenberg: «Mosca ha reso parti del Mar Nero zona di guerra»
    «I missili russi "hanno trasformato parti del Mar Nero in una zona di guerra». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stolteneberg, in conferenza stampa con il premier della Romania Nicolae Ciucia. E sul dispiegamento di forze sul fronte orientale, Romania compresa, Stoltenberg ha sottolineato: "La Nato proteggerà e difenderà ogni centimetro del territorio alleato».

    14.52 – Nato, «Bomba sporca dell’Ucraina? Falso e assurdo, Putin sta fallendo»
    «Putin sta fallendo nel campo di battaglia e sta rispondendo con violenti attacchi contro i civili e le città ucraine e con la violenta retorica sul nucleare» ma anche «con le accuse che l'Ucraina si starebbe preparando a usare una “bomba sporca” radiologica. Questo è assurdo e gli alleati rifiutano queste false accuse». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel punto stampa con il primo ministro romeno, Nicolae Ciuca. «La Russia non deve usare questi falsi pretesti per continuare la sua escalation di guerra», ha aggiunto.

    14.52 – 208 persone ancora detenute nella regione di Zaporizhzhia
    Oltre 200 persone delle 540 che le forze russe hanno catturato nei territori temporaneamente occupati della regione di Zaporizhzhia, sono ancora in prigionia: lo ha reso noto in un briefing il capo dell'Amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh. «Abbiamo una cifra precisa: 540 persone sono state catturate, 208 rimangono in prigionia, le altre sono state rilasciate», ha detto Starukh. In particolare, il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matveyev, e il primo vicesindaco di Energodar, Ivan Samoydiuk, sono in prigione da marzo e al momento non si sa dove si trovino.

    14.41 – Russia: «Roma ci è ostile»
    «L'Italia ha gravemente violato il suo mandato di presidente» estromettendo gli esperti russi dal partecipare a una seduta sulle questioni operative dell'Iniziativa sulla lotta alla proliferazione di armi di distruzione di massa (Psi) apertasi oggi a Roma. E' quanto afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dalla Tass. Mosca, ha aggiunto Zakharova, «considera questa mossa di Roma come ostile. Questo è un altro attacco provocatorio alla Russia».

    14.29 – Putin: «Il rischio di un conflitto mondiale resta molto alto»
    «Il potenziale rischio di un conflitto mondiale resta molto alto», ha detto il presidente russo Vladimir Putin, come riporta Ria Novosti. «Oggi il vostro lavoro congiunto è particolarmente significativo. Il potenziale di un conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto», ha affermato Putin parlando ai capi delegazione in una riunione del Consiglio dei capi delle Agenzie di Sicurezza e Intelligence dei paesi della Csi. La Comunità degli Stati Indipendenti è un'organizzazione internazionale composta da nove delle quindici ex repubbliche sovietiche, cui si aggiunge il Turkmenistan come membro associato. La sede della Csi è a Minsk, capitale della Bielorussia.

    14.12 – Putin assiste ad esercitazione militare in risposta ad attacco nucleare
    Il presidente russo Vladimir Putin ha assistito ad un'esercitazione delle forze di deterrenza strategica dell'esercito di Mosca, che hanno simulato la risposta ad un attacco nucleare nemico. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, come riporta Ria Novosti.

    14.09 – Putin: «Ucraina strumento degli Usa, ha perso sovranità»
    «L'Ucraina è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità», ha affermato il presidente russo Vladimir Putin citato dalle agenzie russe.

    13.45 – Parisi: «Situazione terribile, serve un trattato per uno stop all’uso della bomba atomica»
    «Il ruolo degli scienziati è stato tradizionalmente negli ultimi 60 anni quello di cercare di fare dei ponti. Lo abbiamo visto nei periodi estremamente brutti, durante la Guerra Fredda» ed «il superamento della Guerra fredda si è riuscito a fare solo perché sono stati fatti tutta una serie di Trattati». A rilevarlo a Tv2000 è stato il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, sottiolineando l'importanza e il ruolo decisivo degli scienziati in ambiti difficili come la Guerra Fredda e il conseguente utilizzo della bomba atomica. «Noi siamo in una situazione terribile anche perché non abbiamo mai fatto un Trattato in cui si proibisca alle Nazioni di utilizzare la bomba atomica. La Nato, la Francia, l'Inghilterra e la Russia si sono sempre opposte a un Trattato di questo genere» ha aggiunto lo scienziato e accademico dei Lincei.

    13.35 – Mosca: «“Bomba sporca” di Kiev è una minaccia reale»
    «Informazioni indicano una minaccia esistente di una “bomba sporca” dall'Ucraina. Abbiamo informazioni che indicano che l'Ucraina si sta preparando per un tale atto terroristico». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Mitry Peskov, come riporta Ria Novosti. Peskov ha aggiunto che la Russia continuerà a «comunicare vigorosamente alla comunità mondiale informazioni sulla minaccia di una “bomba sporca” da parte dell'Ucraina al fine di incoraggiare il mondo a prevenire attivamente tale comportamento da parte di Kiev».

    13.21 – Cremlino: «Griner? Scambi di prigionieri solo se c'è riservatezza»
    «Non commentiamo le decisioni dei tribunali. Diciamo sempre che tutti i contatti per possibili scambi di prigionieri possono essere effettuati solo in condizioni di completa riservatezza», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alla conferma in appello della condanna a nove anni per la cestista statunitense Brittney Griner.

    12.49 – Shoigu sente omologo Cina, Kiev prepara attacco bomba sporca
    Il ministro della Difesa, russo Serghei Shoigu, ha ribadito che l'Ucraina sta preparando una provocazione con l'utilizzo di una «bomba sporca» in una videochiamata con il suo omologo cinese, Wei Fenghe. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, aggiungendo che che Shoigu ha espresso la stessa «preoccupazione» in una telefonata con il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh

    12.26 – Cremlino, truppe Usa in Romania un pericolo per la Russia
    Lo schieramento da parte degli Usa della 101/a divisione aerotrasportata in Romania, annunciata nei giorni scorsi, aumenta i pericoli per la Russia e non porta ad un rafforzamento della stabilità. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass

    12.24 – Kiev, 18.000 ucraini evacuati da aree pericolose a ottobre
    Circa 18.000 ucraini sono stati evacuati nel mese di ottobre da aree pericolose del Paese, come gli insediamenti temporaneamente occupati o quelli recentemente liberati: lo ha reso noto su Telegram il ministero ucraino della Reintegrazione dei Territori Temporaneamente Occupati, come riporta Ukrinform. «I tassi di evacuazione rimangono alti alla vigilia del periodo invernale. Ogni giorno circa 1.000 cittadini partono per regioni più sicure nell'Ucraina centrale e occidentale», scrive il ministero ricordando che l'evacuazione obbligatoria è in corso nella regione di Donetsk, nell'est del Paese.

    12.18 – Putin non si congratula con Sunak: «Gb paese ostile»
    Il presidente russo, Vladimir Putin, non si è congratulato con Rishi Sunak per la sua nomina a primo ministro del Regno Unito perché la Gran Bretagna è considerata un Paese «ostile» da Mosca. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmiti Peskov. «La Gran Bretagna attualmente appartiene alla categoria dei Paesi ostili. Quindi no, un telegramma di congratulazioni non è stato inviato».

    12.04 – Putin estende a fine dicembre limiti commercio Paesi ostili
    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che estende fino al 31 dicembre prossimo le limitazioni al commercio su alcuni tipi di prodotti e materie prime con i cosiddetti Paesi ostili. Ne dà notizia l'agenzia Ria Novosti.

    11.38 – Gli emigrati russi in Armenia si sistemano per il lungo periodo. Migliaia di giovani sono partiti per evitare i combattimenti in Ucraina
    Nella capitale armena Yerevan, pochi tra le decine di migliaia di russi in età di servizio militare che sono fuggiti nell'ex repubblica sovietica prevedono di tornare a casa entro breve. «Molti dei miei amici sono partiti, solo un paio di persone sono rimaste in Russia», ha detto Nikolai Salnikov, un informatico che si è recato in Armenia il 23 settembre, due giorni dopo che il presidente Vladimir Putin aveva dichiarato una «mobilitazione parziale» per rafforzare le sue forze in Ucraina. Con un'ampia fetta della società russa, dove la maggior parte degli uomini è obbligata a prestare un anno di servizio militare obbligatorio dopo aver lasciato la scuola, teoricamente idonea alla leva, decine di migliaia di persone hanno deciso di tentare la sorte all'estero, piuttosto che rischiare di essere inviati in Ucraina come soldati di leva. Salnikov, che ha dichiarato di non vedere l'utilità di tornare a Russia, ha detto: «Alcuni sono venuti in Armenia, altri in Kazakistan, altri ancora in Uzbekistan. In generale, tutti stanno lasciando la Russia in qualche modo». L' Armenia, che consente ai cittadini russi di entrare senza passaporto internazionale e di soggiornare senza visto per un massimo di sei mesi, è una delle destinazioni più popolari per la nuova ondata di migranti. La banca centrale dell’Armenia ha aggiornato le proiezioni del Pil a causa dell'afflusso di russi, molti dei quali sono giovani professionisti qualificati. Sebbene l'Armenia non abbia reso pubblico il numero di russi che arrivano, il Kazahkstan e la Georgia, entrambe diventate destinazioni popolari, hanno indicato cifre ben superiori alle decine di migliaia.

    11.21 – Save the Children: «Un bambino su tre a rischio povertà». Effetto Ucraina

    Il nuovo rapporto sull’indigenza infantile è stato realizzato da Save the Children in collaborazione con la Vrije Universiteit Brussel. Arriva mentre le famiglie di tutto il mondo combattono la peggiore crisi globale alimentare di questo secolo, alimentata da un mix mortale di povertà, conflitti, cambiamenti climatici e shock economici, con gli impatti persistenti della pandemia di Covid-19 e della crisi in Ucraina che stanno facendo salire ulteriormente i prezzi del cibo e il costo della vita. Un milione di persone sta affrontando condizioni simili alla carestia in cinque Paesi, si stima che una persona ogni quattro secondi muoia di fame. Attualmente, 13,6 milioni di bambini rischiano la vita per la forma più acuta e grave di malnutrizione, ricorda Save the Children lanciando la campagna #emergenzafame, per dare cibo terapeutico, acqua e cure mediche a tanti bambini malnutriti.

    10.58 – Bombe russe sull’Ucraina, 11 civili uccisi e 14 feriti in 24 ore
    Undici civili sono morti e altri 14 sono rimasti feriti in Ucraina nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi russi: lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell'Ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko. Secondo i dati delle amministrazioni militari regionali del Paese, due civili sono stati uccisi e quattro sono rimasti feriti nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina meridionale. Altre cinque persone sono morte (incluse quattro uccise in precedenza) e quattro sono rimaste ferite nella regione di Donetsk (est). Due civili sono morti e due sono rimasti feriti nella regione di Zaporizhzhia (sud), uno è rimasto ferito dall'esplosione di una mina nella regione di Kharkiv (est), mentre due sono morti e tre sono rimasti feriti nella regione di Kherson (sud).

    10.44 – Tajani: «Non ci può essere pace senza sovranità di Kiev»
    «Non c'è pace senza giustizia e nel caso del conflitto ucraino non ci può essere giustizia senza la sovranità dell'Ucraina». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Maxxi al convegno celebrativo del 50esimo anniversario della fondazione dell'associazione di volontariato Avsi. «Il dramma della guerra incombe sull'Europa», ha detto Tajani salutando favorevolmente l'iniziativa del Maxxi che da domani coinvolgerà alcuni artisti ucraini: «E’ un segnale di grande attenzione e si tratta di difendere un valore». Questo valore, ha sottolineato il titolare della Farnesina, è «la libertà di uno stato sovrano, la libertà di un popolo che non può essere inculcata con la violenza». Ricordano l'impegno di Papa Francesco, Tajani ha detto che «noi tutti ci battiamo per la pace», ma «come diceva San Giovanni Paolo II non c'è pace senza giustizia e in questo caso la giustizia è la sovranità ucraina».

    10.34 – Parolin: «Mosca? Se c’è piccola apertura ne approfitteremo»
    «Noi siamo aperti e disponibili a fare tutto il possibile, se c'è una piccola apertura certamente ne approfitteremo», ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin a proposito della disponibilità -fatta trapelare da Mosca- di un dialogo con il Papa sull'Ucraina. «Finora non sappiamo che significato abbiano queste parole del portavoce del Cremlino e che sviluppi possano avere», ha osservato Parolin ai margini di un evento al Maxxi di Roma. Quanto a segnali da parte del Vaticano, il porporato ha osservato: «Stiamo vedendo. Noi come abbiamo sempre detto siamo aperti e disponibili a fare tutto il possibile». Una telefonata a Putin o a Kirill o a Biden, come suggeriva il presidente francese Macron? «Vedremo quale forma, lasciateci pensare», ha detto.

    10.21 – Kiev: 480 russi uccisi ieri, 68.900 da inizio conflitto
    Sono 480 i soldati russi che hanno perso la vita solo ieri in Ucraina. E' quanto riferisce lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev nel bollettino odierno, aggiornando a 68.900 il numero delle truppe russe morte nel conflitto ucraino. Sono invece 2.628 i carri armati russi e 1.686 le unità di artiglieria distrutti dal 24 febbraio scorso, riferisce l'esercito di Kiev.

    10.19 – Blinken a Cleverly: «Insieme per sostegno all'Ucraina»
    «Congratulazioni al ministro degli Esteri del Regno Unito, James Cleverly, per la sua riconferma. Non vedo l'ora di continuare il nostro stretto coordinamento sulle priorità condivise tra Stati Uniti e Regno Unito, compreso il sostegno incrollabile all'Ucraina contro la brutale guerra di aggressione della Russia», ha scritto su Twitter il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

    10.11 – Papa: «Dio ci porti ad una pace duratura in Ucraina»
    «Non dimentichiamo di continuare a pregare per la martoriata Ucraina. Che il Signore protegga quella gente e ci porti tutti sulla strada di una pace duratura», ha detto Papa Francesco all'udienza di oggi.

    10.08 – Blinken a Stoltenberg: «Alleati uniti contro le falsità sulla “bomba sporca”»
    Anthony Blinken ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante la quale ha esortato a continuare «l'unità degli alleati ed il sostegno all'Ucraina di fronte all'aggressione russa in corso, le atrocità e la falsa retorica riguardo alla cosiddetta “bomba sporca” in Ucraina», ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price.

    10.04 – Wsj, frattura tra i dem sugli aiuti all’Ucraina
    Ucraina in primo piano sul Wall Street Journal, con attenzione alle divisioni tra i democratici rese evidenti dal caso della lettera di 30 parlamentari a Biden per chiedere di avviare un dialogo con la Russia, poi rinnegata da alcuni firmatari dopo le reazioni avverse all'interno del partito. Una prova, secondo il Wsj, che gli aiuti a Kiev sono una questione sensibile a Capitol Hill: gli Usa hanno speso già molte decine di miliardi di dollari per iniziativa di Biden, ma i repubblicani contestano e avvertono che se conquisteranno la maggioranza in Congresso, come prevedono i sondaggi sul voto di midterm, «non firmeranno più assegni in bianco per l'Ucraina». La lettera dei 30 democratici, tutti dell'ala più progressista del partito,è stata vista come una strana convergenza con i repubblicani, tanto che una dei promotori, la deputata Pramila Jayapal, nel ritirare la firma, ha riconosciuto di aver dato il «messaggio sbagliato» di una sintonia con il Gop. Un pasticcio, che però, sottolinea il Wsj, solleva dubbi su quanto i dem più a sinistra siano allineati con l'amministrazione Biden sulla guerra. In risalto anche la trimestrale negativa di Google, che segnala un calo delle vendite, dovuto soprattutto alla diminuzione della pubblicità sulla piattaforma YouTube, e che è la quinta di fila a indicare l'andamento negativo del gigante di Internet, nel contesto di un generale indebolimento del settore hi-tech.

    9.59 – Nobel, esclusi ambasciatori russo e bielorusso dalla cerimonia
    Gli ambasciatori russo e bielorusso sono stati esclusi dalla cerimonia del Premio Nobel di quest'anno, che si terrà a Stoccolma il 10 dicembre, ha dichiarato la Fondazione Nobel. «A causa dell'invasione russa dell'Ucraina, la Fondazione Nobel ha scelto di non di invitare gli ambasciatori di Russia e Bielorussia alla cerimonia del Premio Nobel a Stoccolma», si legge nella nota.

    9.53 – Mercedes vende attività russe a investitore locale
    La casa automobilistica tedesca Mercedes-Benz venderà le sue attività in Russia a un investitore locale: lo ha reso noto il governo russo.
    9.39 – Oggi all’Eliseo incontro Macron-Scholz sull’Ucraina
    Il presidente francese Emmanuel Macron incontrerà oggi a Parigi il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo le recenti divergenze, in chiave europea, su strategia, difesa e politiche economiche. Macron e Scholz terranno un pranzo di lavoro all'Eliseo, durante il quale discuteranno della situazione in Ucraina. Inizialmente, per oggi era prevista una riunione di gabinetto congiunta franco-tedesco, ma è stata rinviata a gennaio. I governi di Parigi e Berlino hanno entrambi affermato di avere ancora del lavoro da fare per raggiungere il consenso su alcune questioni bilaterali.
    9.34 – Presidente della Duma: «Kiev ormai è una colonia degli Stati Uniti»
    «L'Ucraina ha perso la capacità di esistere come Stato ed è diventata una colonia degli Stati Uniti». Lo ha affermato il presidente della Duma di Stato, la Camera bassa del parlamento russo, Vyacheslav Volodin, su Telegram, come riporta Tass. «L'Ucraina ha perso la capacità di esistere come Stato. L'Ucraina è occupata dalla Nato. Il paese è diventato una colonia degli Stati Uniti. Gli ordini vengono dati a Kiev da Washington. Le forze armate dell'Ucraina sono controllate dal Pentagono», ha affermato Volodin, aggiungendo che Kiev non può adempiere autonomamente agli obblighi sociali nei confronti dei suoi cittadini, come pagare stipendi e pensioni. «Il sistema finanziario del Paese è stato distrutto. Devono essere rimborsati più di 100 miliardi di dollari di debiti. Gli interessi sui prestiti aumentano ogni giorno», ha concluso Volodin.

    9.28 – Arrivati sistemi di difesa anti-drone dagli Stati Uniti
    L'Ucraina ha ricevuto nei giorni scorsi dagli Stati Uniti gli attesi sistemi missilistici terra-aria NASAMS, che Kiev dispiegherà per far fronte agli attacchi degli elicotteri, dei missili da crociera ma soprattutto dei micidiali droni kamikaze Shahed-136 di produzione iraniana usati dalle forze russe. Intervistato ieri dalla CNBC, Greg Hayes - amministratore delegato del gruppo aerospaziale e della difesa Raytheon Technologies che produce gli NASAMS - ha infatti affermato che il gruppo ha consegnato due di questi sistemi al Pentagono «un paio di settimane fa», aggiungendo che «oggi (ieri, ndr) vengono installati in Ucraina».

    9.05 – Pentagono: «Conseguenze per la Russia se usa bomba sporca»
    «Ci sarebbero conseguenze per la Russia se usasse un'arma nucleare o una “bomba sporca”». Lo ha ribadito in un briefing il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, che non è entrato nei dettagli, ma ha aggiunto che tutto questo «è stato comunicato alla Russia a vari livelli». Sono false, ha insistito il portavoce del Pentagono, le affermazioni della Russia secondo cui l'Ucraina sta preparando una «bomba sporca». Gli Stati Uniti, ha assicurato, «monitorano costantemente» la situazione. «Non entrerò nei dettagli su dove, come e quando - ha affermato - Ma non c'è bisogno di dirlo, si tratta di qualcosa che prendiamo molto seriamente e che continuiamo a monitorare 24 ore su 24, sette giorni su sette».

    08.20 – Ucraina, 007 Gb: Mosca in difficoltà per sabotaggi a rete ferroviaria
    Le operazioni di sabotaggio ai danni della rete ferroviaria da parte di gruppi russi contro la guerra stanno mettendo in difficoltà le truppe russe impegnate nella guerra in Ucraina. Lo afferma il report dell'intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito sulla guerra in Ucraina. «Il 24 ottobre 2022, il governatore della regione russa di Belgorod ha annunciato che un ordigno esplosivo aveva danneggiato la ferrovia vicino al villaggio di Novozybkovo, a circa 15 km dal confine Russia-Bielorussia. La linea è il principale collegamento ferroviario tra la Russia e la Bielorussia meridionale. Il gruppo russo contro la guerra “Stop the Wagons” (Stw) ha rivendicato l'attacco. Questo è almeno il sesto episodio di sabotaggio contro l'infrastruttura ferroviaria russa rivendicato da Stw da giugno», si legge nel report.

    08.10 – Ucraina: media, Usa pronti a invio sistemi difesa aerea a Kiev
    L'Ucraina riceverà 2 sistemi di difesa aerea Nasams dagli Stati Uniti. Lo riporta Kiev Independent citando l'intervista rilasciata dal ceo della Raytheon Technologies, Greg Hayes, alla Cnbc. La Raytheon Technologies, conglomerato aerospaziale e della difesa con sede negli Stati Uniti, ha consegnato al governo americano due sistemi di difesa aerea Nasams destinati all'Ucraina, come spiegato da Hayes. «Abbiamo appena consegnato due sistemi Nasams. Ne abbiamo consegnati due al governo un paio di settimane fa. Verranno installati in Ucraina», ha affermato Hayes, spiegando che i Nasams «sono un sistema di difesa aerea a corto raggio che può sparare un missile aria-aria avanzato a medio raggio AIM-120 e potrebbe abbattere droni, missili balistici e jet da combattimento».

    02.40 – Telefonata Biden - Meloni: “Pronti a lavorare insieme nell'alleanza atlantica”
    Nella telefonata di congratulazioni di Joe Biden alla neo premier Giorgia Meloni, i due leader «hanno sottolineato la forte relazione tra Stati Uniti e Italia, e hanno espresso la loro prontezza a lavorare insieme nell'alleanza transatlantica per affrontare le sfide comuni". Lo riferisce la Casa Bianca. I due inoltre "hanno discusso il loro impegno a continuare a fornire assistenza all'Ucraina, chiedere conto alla Russia delle sue responsabilità per la sua aggressione, affrontare le sfide poste dalla Cina, e assicurare fonti di energia sostenibili e abbordabili».

    01.30 – Autorità Dnipro: “Due morti in bombardamento russo”
    Due persone, una delle quali una donna incinta, sono morte e altre tre sono rimaste ferite nell'attentato russo a un distributore di benzina avvenuto questa notte a Dnipro, una città nel sud-est dell'Ucraina, secondo fonti locali. Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, ha postato su Telegram che la donna incinta è morta all'interno di un veicolo mentre l'altro deceduto era il gestore di un'autolavaggio. «Oggi è avvenuto un altro attacco missilistico. Di conseguenza, due persone sono morte a Dnipro, inclusa una donna incinta. Tre vittime sono state ricoverate in ospedale», ha pubblicato questa sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo account Facebook. Zelensky ha aggiunto: «Combattiamo ogni giorno contro i terroristi. Coloro che uccidono i civili, bombardano le città, distruggono la vita e il destino degli ucraini... Non perdoneremo mai. La ritorsione sarà giusta e inevitabile». Secondo le autorità locali e militari della regione, il bombardamento ha provocato l'incendio alla stazione di servizio. Le fiamme che hanno interessato un'area di 300 mq sono state spente dai vigili del fuoco.

    01.03 – Zelensky a rappresentanti comunità ebraiche mondiali, diffondete verità
    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha o parlato con i rappresentanti delle comunità ebraiche del mondo sull'importanza di proteggere i valori universali, garantire sicurezza e pace e preservare la memoria storica. A renderlo noto lo stesso leader di Kiev su telegram. «Grazie per la vostra costante attenzione all'Ucraina - ha detto - la vostra voce è di grande importanza per l'opinione pubblica. Pertanto, per favore, continuate a diffondere la verità sul terrore che la Russia ha portato e sull'aiuto di cui abbiamo bisogno».

    00.45 – Usa: se Russia usa 'bomba sporca' ci saranno conseguenze
    Se la Russia impiega una 'bomba sporca' o altro tipo di armi nucleari in Ucraina, «ci saranno conseguenze»: lo ha detto in un briefing il portavoce del Pentagono Pat Ryder. Queste conseguenze sono state comunicate a Mosca a vari livelli, ha aggiunto, ribadendo che le accuse russe secondo cui Kiev sta preparando una 'bomba sporca' sono palesemente false.

    23.45 – Zelensky invita il premier britannico Sunak a Kiev
    Nel corso del suo discorso serale su telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver invitato il nuovo premier britannico Rishi Sunak a Kiev nel corso del colloquio avuto oggi. «Credo che il partenariato tra i nostri Paesi sarà ulteriormente rafforzato», ha detto il leader di Kiev.

    23.41 – Mosca: Kiev fermi passi che portano a catastrofe nucleare
    La Russia chiede a Kiev e ai suoi «curatori occidentali» di interrompere «l'adozione di misure che porteranno il mondo a una catastrofe nucleare». Lo ha affermato il vice capo della delegazione russa Konstantin Vorontsov in una riunione del Primo Comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo riporta Ria Novosti. «Vorremmo ricordare le dichiarazioni irresponsabili di Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel febbraio di quest'anno sulla possibilità di rivedere lo status di denuclearizzazione dell'Ucraina, il che significherebbe un tentativo di acquisire armi nucleari, questo è categoricamente inaccettabile», ha affermato Vorontsov

    23.22 – Casa Bianca: qualsiasi decisione su negoziati spetta a Zelensky
    La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha sottolineato che l'amministrazione Biden crede che qualsiasi decisione di negoziare un accordo di pace direttamente con la Russia spetti al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Non c'è niente che riguardi l'Ucraina senza l'Ucraina - ha spiegato - il nostro compito è quello di assicurarci che abbia ciò di cui ha bisogno sul campo».



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