Guerra Russia-Ucraina, 4.700 soldati Usa in Romania. La 101esima divisione aerotrasportata dispiegata per la prima volta dalla seconda Guerra Mondiale. Kiev: un milione e mezzo di cittadini senza luce

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    Guerra Russia-Ucraina, 4.700 soldati Usa in Romania. La 101esima divisione aerotrasportata dispiegata per la prima volta dalla seconda Guerra Mondiale. Kiev: un milione e mezzo di cittadini senza luce
    Onu: «In otto mesi oltre 6.300 civili uccisi e 9.600 feriti». Una fortificazione anticarro di quasi due chilometri a Hirske. Raid nella regione di Sumy


    DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE


    Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved (ap)

    È il 241° giorno di guerra in Ucraina. «Le vittime civili finora sono 6.322, e i feriti 9.634». Lo ha detto il capo degli affari politici dell'Onu Rosemary DiCarlo in Consiglio di Sicurezza. I dati, dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani, vanno dal 24 febbraio al 18 ottobre. «Almeno 397 bambini sono stati uccisi in guerra dal 24 febbraio», ha aggiunto, precisando che «le cifre effettive sono probabilmente considerevolmente più alte».
    Con l'Ucraina in ginocchio sotto il peso delle bombe sulle infrastrutture energetiche e dei timori di un attacco alla maxi-diga Kakhovka a Kherson, Russia e Stati Uniti tornano a parlarsi, in una telefonata tra i ministri della Difesa Serghei Shoigu e Lloyd Austin. L'importanza di un “telefono rosso” tra Mosca e la Nato è testimoniata dalla tensione sempre alta sul fianco est dell'Alleanza. Due Eurofighter dell'Aeronautica Militare italiana, impegnati in attività di “air policing” in Polonia, sono decollati nuovamente ieri per intercettare aerei russi in volo a ridosso dei confini Nato. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, però continua a dirsi fiducioso su un possibile ritorno al tavolo negoziale.

    Gli aggiornamenti ora per ora

    18.30 – Berlino studia aumento aiuti a Kiev di 1,5 miliardi euro
    Le ministre degli Esteri e della Difesa tedesche, Annalena Baerbock e Christine Lambrecht, hanno chiesto in una lettera inviata al ministro delle Finanze Christian Lindner di aumentare il budget di aiuti militari all'Ucraina di un altro miliardo e mezzo di euro per il prossimo anno, portando il totale a 2,2 miliardi. Lo riferisce Der Spiegel, ripreso da Unian. Nei giorni scorsi, il premier ucraino Denys Shmyhal aveva riferito che Kiev ha chiesto ulteriori aiuti militari alla Germania, invocando la consegna di missili aggiuntivi al sistema Iris-T, anti-droni e apparecchiature energetiche mobili per la generazione di elettricità e calore.

    18.00 – La 101esima divisione aerotrasportata americana dispiegata in Romania

    La 101esima divisione aerotrasportata Usa è stata dispiegata in Europa per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, rende noto l'emittente tv Cbs. I 4.700 soldati della divisione sono in Romania, a pochi chilometri dall'Ucraina. «Siamo pronti a difendere ogni centimetro del territorio della Nato. Portiamo una capacità unica. Siamo una forza di fanteria leggera ma portiamo con noi la mobilità, con i nostri aerei e assalti aerei», ha affermato il vice comandante della divisione, il generale John Lubas. Il colonnello Edwin Matthaidess, comandante della Seconda brigata di combattimento della divisione, ha sottolineato che le sue truppe sono le forze americane più vicine ai combattimenti in Ucraina. "Seguiamo da vicino le forze russe", ha aggiunto.

    17.30 – Ucraina: danni a rete internet in varie regioni dopo raid russi. La maggior parte delle interruzioni a Chmelnyckyj e Mykolaiv
    Dopo gli attacchi missilistici russi di oggi contro le infrastrutture critiche dell'Ucraina, problemi alla rete internet sono stati registrati in diverse regioni del Paese. Lo indicano i dati di NetBlocks, citati da Unian. La maggior parte delle interruzioni è stata registrata a Chmelnyckyj e Mykolaiv, dove solo il 27-28% della popolazione al momento ha una connessione funzionate. Un forte calo del traffico si osserva in anche nelle regioni di Kirovohrad e Cherkasy, oltre che a Rivne, Volyn, Zhytomyr e Odessa.

    17.00 – Kiev, raid Cremlino per causare ondata rifugiati verso Ue Podolyak
    «Colpendo le infrastrutture critiche ucraine, il Cremlino vuole provocare nuove ondate di rifugiati in Europa. Se Putin riuscirà ad attuare il suo piano oggi dipende solo dai leader nelle capitali europee. L'unico modo per fermare una catastrofe umanitaria è trasferire rapidamente la difesa aerea e i missili» in Ucraina. Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

    16.45. Due civili uccisi inregione russa di Belgorod da raid delle forze di Kiev
    Due civili sono stati uccisi a Shebekino, nella regione di Belgorod, in Russia, in bombardamenti ucraini, ha denunciato il governatore, Vyacheslav Gladkov. Sono state anche ferite 11 persone, quattro delle quali sono in gravi condizioni.

    La guerra disperata di trincea tra ucraini e russi, le forze di Kiev grazie al drone riescono ad annientare i nemici


    16.09 – Ambasciatore Gb a Tajani: «Fianco a fianco nel sostegno all’Ucraina»
    «Congratulazioni ad Antonio Tajani. Italia e Regno Unito continueranno a lavorare fianco a fianco nel sostegno all'Ucraina e nelle sfide globali come partner nella Nato, nel G7 e nel G20», scrive l'ambasciatore britannico in Italia, Ed Llewellyn, in un tweet rivolto al neo ministro degli Esteri italiano.

    15.42 – Zelensky: «Attacco massiccio russo con 36 missili»
    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di un «attacco massiccio» con missili sull'Ucraina durante la notte scorsa. «L'aggressore continua a terrorizzare il nostro Paese. Nel corso della notte, ha lanciato un attacco massiccio con 36 lanci di missile», ha denunciato Zelensky sulle piattaforme sociali.

    15.24 – Filorussi esortano i civili a «lasciare subito Kherson»
    Le autorità filo-russe della regione ucraina di Kherson, che è stata annessa alla Russia a settembre, hanno esortato i cittadini a lasciare la città omonima: «Tutti i civili di Kherson devono lasciare immediatamente la città», hanno fatto sapere tramite un avviso sull'account Telegram. Le autorità hanno giustificato il pressante appello con «la situazione tesa in prima linea, il crescente pericolo di massicci bombardamenti della città e la minaccia di attacchi terroristici«. I filo-russi, che nei giorni scorsi avevano avviato un processo di evacuazione dei 60 mila civili dalla regione, non si erano ancora rivolti nello specifico ai residenti del capoluogo di provincia. Ora le chiatte lasciano il porto fluviale di Rechport dirette alla città di Oleshky sulla riva sinistra del fiume. Finora sono stati circa 25 mila i residenti della regione trasferiti sulla riva sinistra del Dnepr, ha fatto sapere il vice governatore filo-russo Kiril Stremou'sov. Tra gli sfollati, che per Kiev sono deportazioni di massa illegali, ci sono 46 orfani di un orfanotrofio cittaddino che sono stati trasferiti nell'annessa penisola di Crimea. I filo-russi temono una grande offensiva ucraina intorno alla capitale regionale, l'unica in mano russa, e di rimanere circondati senza scampo sulla riva destra del fiume dove praticamente tutte le strade sono state danneggiate dall'Ucraina. I filorussi accusano anche l'Ucraina di voler bombardare la vicina diga di Nova Kakhovka in modo da inondare gran parte della regione per impedire il ritiro delle truppe di Mosca; Kiev nega e accusa la Russia di aver minato la diga per farla saltare in aria e coprire il suo ritiro.

    15.09 – Un milione e mezzo di ucraini senza corrente dopo gli attacchi russi alle reti elettriche
    «In questo momento 1,5 milioni di ucraini sono senza corrente. In arrivo buio completo e freddo». Scrive così in un tweet Kira Rudik, parlamentare dell'Ucraina, dopo gli attacchi russi alle infrastrutture elettriche. Nel dettaglio finora 672.000 persone sono senza alimentazione elettrica nella regione di Khmelnytskyi, 188.400 nella regione di Mykolaiv, 102.000 nella regione di Volyn, 242.000 nella regione di Cherkasy, 174.790 nella regione di Rivne, 61.913 nelle regioni di Kirovohrad, 10.500 nella regione di Odessa a seguito degli attacchi missilistici russi. Un totale di 18 missili sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea. Gli specialisti stanno iniziando immediatamente i lavori di riparazione nelle aree colpite. Questa mattina le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco missilistico contro infrastrutture critiche in varie regioni dell'Ucraina.

    14.45 – Conte: «La strategia adottata ci sta portando all’escalation militare»
    «I giornalisti mi chiedono sempre se voteremo contro l'invio di armi a Kiev, io rispondo sempre: non ci hanno fatto mai votare, tranquillizzatevi...». Così il leader del M5S Giuseppe Conte, intervenendo all'assemblea “Verso il polo progressista” organizzata da Stefano Fassina, e tornando a definirsi «scioccato" dalla chiusura del governo uscente sulle nostre perplessità». «Al di là delle soluzioni - prosegue l'ex premier - ci sono alcune certezze da toccare con mano. La strategia adottata ci sta portando a una escalation militare e ora nessuno ci garantisce che il conflitto non degeneri sul piano atomico».

    14.38 – Biden a Meloni: «Avanti nel sostegno a Kiev»
    «Mi congratulo con Giorgia Meloni nuova Premier italiana. L'Italia è un alleato cruciale della Nato e un partner stretto nel momento in cui le nostre nazioni insieme affrontano sfide globali condivise. Come i leader del G7, attendo con impazienza di continuare a far avanzare il nostro sostegno per l'Ucraina, per portare la Russia alle sue responsabilità per la sua aggressione, assicurare il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici e costruire una crescita economica sostenibile», ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

    13.49 – Zelensky: «Attendo con impazienza fruttuosa cooperazione»
    «Le mie congratulazioni a Giorgia Meloni, la prima donna presidente del Consiglio d'Italia. Auguro al nuovo governo di rispondere con successo a tutte le sfide di oggi. Attendo con impazienza una continua fruttuosa cooperazione per garantire pace e prosperità in Ucraina, in Italia e nel mondo!». Così su Twitter il presidente ucraino Volodymir Zelensky.

    13.33 – Zuppi (Cei): «Non c'è pace senza giustizia, serve dialogo»
    «La sintesi è quella che ha già illustrato il Papa che ha chiesto in tanti modi espliciti e impliciti: la vera vittoria è la pace. Non c'è altra vittoria. Dato e non concesso che possa esserci una vittoria militare, questa porterebbe una continua escalation militare con il rischio di omologare gli ordigni nucleari a naturale e ineluttabile conseguenza sul terreno», afferma il cardinale di Bologna e presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi. «Certamente - spiega il leader dei vescovi italiani - c'è il problema di coniugare la ricerca di altre soluzioni con il tema della giustizia, perché è ovvio che la pace e la giustizia vanno insieme. Non si può solo pensare alla pace senza giustizia, perché ciò porterebbe a una prosecuzione del conflitto. E' necessario cercare il dialogo. Henry Kissinger, con cui si può essere o meno d'accordo ma è una persona intelligente, parlava di dialogo esplorativo. Questo però non può coinvolgere solo i due attori principali, ma anche tutti coloro che possono e debbono creare l'opportunità affinché tale dialogo esplorativo possa essere avviato».

    13.20 – La Germania consegna all’Ucraina nuovo lotto di armi ed equipaggiamento militare
    La Germania ha consegnato all'Ucraina un nuovo lotto di armi, abbigliamento invernale ed equipaggiamento per i militari. Sono stati trasferiti altri cinque veicoli blindati di evacuazione, che si aggiungono ad altri 5 precedentemente consegnati; 167mila cartucce per armi da fuoco; 100 tende (il numero totale arriva ora a 200); 183 generatori (ne erano state già fornite 12); 116mila giacche invernali; 80mila pantaloni invernali; 240mila cappelli invernali. Infine,è stato ufficialmente confermato il trasferimento del sistema di difesa aerea Iris-T SLM.

    12.49 – Abbattuti dalle unità antiaeree ucraine dieci Shahed-136 di fabbricazione iraniana
    Le unità antiaeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 10 droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana lanciati dalle forze russe nella regione di Mykolaiv, nel sud del Paese. Lo ha reso noto il Comando aereo meridionale su Facebook, come riporta Ukrinform. «Nella notte le unità di difesa antiaerea del Comando aereo meridionale hanno abbattuto 10 droni kamikaze Shahed-136 sopra la regione di Mykolaiv», si legge nel rapporto.

    12.31 – Metsola a Meloni: «Sosteniamo Ucraina, Ue ha bisogno dell’Italia»
    «Congratulazioni a Giorgia Meloni, la prima donna premier in Italia. L'Europa sta affrontando enormi sfide. Aiutiamo i nostri cittadini e sosteniamo l'Ucraina rimanendo uniti e determinati. L'Europa ha bisogno dell'Italia. Insieme supereremo ogni difficoltà. Buon lavoro!», scrive su Twitter la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

    12.14 – Blackout dopo gli attacchi russi contro le reti elettriche
    I militari russi «hanno effettuato un altro attacco missilistico contro gli impianti energetici delle principali reti delle regioni occidentali dell'Ucraina. L'entità dei danni è paragonabile o può superare le conseguenze dell'attacco del 10-12 ottobre». Lo rende noto l'operatore ucraino Ukrenergo, citato da Ukrainska Pravda, spiegando che restrizioni sull'approvvigionamento energetico sono state applicate nelle regioni di Kiev, Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv, Poltava, Dnipropetrovsk, Zaporizhia e Kirovohrad.

    12.11 – Tajani: «Chiamerò a Kiev il ministro Kuleba come primo atto alla Farnesina. Solidarietà all’Ucraina»
    La prima azione di Antonio Tajani come ministro degli Esteri sarà una telefonata al collega ucraino Dmytro Kuleba, per esprimere «solidarietà e vicinanza a un Paese invaso dalla Russia che con il sostegno della Nato e dell'Ue sta difendendo la propria indipendenza». Lo ha annunciato lo stesso Tajani allo Speciale del Tg4 dedicato al giuramento del nuovo governo.

    11.59 – Le Monde: «Governo Meloni rassicura i partner. Personalità esperte e filoeuropee nei posti chiave. Sostegno all’Ucraina»
    Secondo Le Monde «la nomina di personalità esperte e filoeuropee nei posti chiave (Esteri, Europa, Economia) segna una forma di continuità». E dal punto di vista della relazione con gli Stati Uniti, la nomina allo Sviluppo Economico di Adolfo Urso, ritenuto vicinissimo a Washington e ai conservatori americani, è considerata come una forte garanzia da parte della nuova leader dell'esecutivo sull'allineamento atlantico e il sostegno all'Ucraina».

    11.53 – Sos Nato: tensione sempre alta sul fianco est dell'Alleanza Atlantica
    Con l'Ucraina in ginocchio sotto il peso delle bombe sulle infrastrutture energetiche e dei timori di un attacco alla maxi-diga Kakhovka a Kherson, Russia e Stati Uniti tornano a parlarsi. Una telefonata ieri tra i ministri della Difesa Serghei Shoigu e Lloyd Austin - la seconda dall'inizio dell'invasione, ormai quasi otto mesi fa - incentrata tutta su un conflitto che sempre più minaccia di trasformarsi in uno scontro diretto tra le due grandi potenze e le rispettive aree di influenza. «Austin ha enfatizzato l'importanza di mantenere linee di comunicazione nell'ambito della guerra in Ucraina», ha spiegato il Pentagono in una nota. Altrettanto concisa la comunicazione di Mosca, che ha riferito di un colloquio su "temi di attualità della sicurezza internazionale, compresa la situazione in Ucraina». L'importanza di un “telefono rosso” tra Mosca e la Nato è testimoniata dalla tensione sempre alta sul fianco est dell'Alleanza.

    11.48 – Migliaia di persone in piazza a Bari contro la guerra in Ucraina. Manifestanti chiedono conferenza di pace con la regia dell'Onu
    Questa mattina a Bari alcune migliaia di persone hanno risposto all'appello dei comitati per la pace a scendere in piazza per chiedere che venga fermata la guerra in Ucraina e avviare immediatamente una Conferenza di Pace con la regia dell'Onu. «Dopo otto mesi di guerra nel cuore dell'Europa, con i principali attori internazionali che non hanno saputo fornire delle risposte idonee a fermare il conflitto ed avviare dei seri negoziati è urgente - dichiara Carolina Velati, presidente dell'associazione “Zona Franka” - che siano la società e la politica ad attivarsi per chiedere un impegno forte per una pace immediata e una fase di negoziazione». «Fase di negoziazione - aggiunge - che rimetta al centro il ruolo dell'Onu e dell'Unione Europea, che devono farsi carico di uno sforzo diplomatico e politico senza precedenti per assicurare ai popoli del mondo una garanzia seria di equilibrio nelle dinamiche geopolitiche». «Il futuro del pianeta è a rischio: la minaccia nucleare è stata già avanzata - afferma Vittorio Ventura, coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia - da entrambe le parti del conflitto, ma non è accettabile che sia normalizzata una prospettiva di questo genere». «Bisogna lavorare per una pace duratura nell'ottica della pacifica coesistenza tra i popoli: solo così sarà possibile - conclude - assicurare un futuro ad una generazione come la nostra, che già è interessata da un gran numero di criticità che ne hanno compromesso le possibilità di una vita sicura nella giustizia».

    11.29 – Le regioni russe di Kursk e Belgorod prorogano allerta terrorismo fino al 6 novembre
    Le regioni russe di Kursk e Belgorod, entrambe confinanti con l'Ucraina, hanno prorogato gli elevati livelli di allerta terrorismo fino al 6 novembre: lo hanno annunciato su Telegram i rispettivi governatori, Roman Starovoit e Vyacheslav Gladkov, come riporta Interfax. Nelle due regioni è in vigore il livello “giallo” di allerta terrorismo. A Belgorod è stato anche esteso, sempre fino al 6 novembre, il divieto di usare fuochi d'artificio.

    10.48 – Le autorità ucraine denunciano l’attacco missilistico russo contro l’ovest
    Le autorità ucraine denunciano il lancio di almeno venti missili russi dal Mar Nero e dalla regione di Kursk contro regioni dell'ovest del Paese, a cominciare da Leopoli e Chernivtsi, dove i sistemi di difesa aerea avrebbero intercettato vari missili, così come nell'oblast di Volinia, a Rivne o Khmelnytskyi. I nuovi attacchi, che hanno ancora una volta provocato sospensioni alla fornitura di acqua e corrente nelle regioni colpite, sono stati denunciati da Andrey Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Resisteremo. E' infantile il sogno dei russi di provocare problemi nelle retrovie e fermare la liberazione dei territori dell'Ucraina», ha scritto su Telegram. Il sindaco di Kovel, Igor Chaika, ha confermato che in città non c'è corrente. Problemi analoghi sono stati denunciati anche da Igor Polishchuk, sindaco di Lutsk. Senza elettricità anche Khmelnytskyi, capoluogo della regione omonima, secondo quanto riporta il portale ucraino Obozrevatel. A Leopoli il capo dell'amministrazione regionale, Maksim Kozitski, ha confermato stamani che «la difesa aerea è entrata in azione».

    10.41 – Abbattuti missili russi nelle regioni di Kiev e Chernivtsi
    Due missili russi sono stati abbattuti questa mattina nelle regioni di Kiev e di Chernivtsi (sud-ovest): lo hanno annunciato sui social media il capo del dipartimento principale della polizia nazionale ucraina nella regione di Kiev, Andrii Niebytov, e il capo dell'amministrazione militare regionale di Chernivtsi, Ruslan Zaparaniuk. «Non sono state segnalate vittime o danni. I frammenti del missile sono caduti nell'area della foresta», ha scritto Niebytov su Telegram. L'altro missile è stato abbattuto sul distretto di Dnistrovskyi della regione di Chernivtsi da un aereo delle Forze armate ucraine ed è caduto in un lago, ha scritto Zaparaniuk su Telegram, aggiungendo che non ci sono stati danni.

    10.35 – Kuleba: «Basta ritardi su difesa aerea. Serve scudo missilistico»
    «Sabato in Ucraina inizia con una raffica di missili russi diretti su infrastrutture civili critiche. Ne abbiamo intercettati una parte, altri hanno colpito i bersagli. La difesa aerea salva vite. Non dovrebbe esserci un minuto di ritardo nelle capitali dove si decide sui sistemi di difesa aerea per l'Ucraina», scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, sollecitando gli alleati a inviare sistemi di scudo missilistico.

    10.31 – Russia colpisce con missili infrastrutture critiche
    Sos attacchi russi in Ucraina. Lo riferisce The Kyiv Independent. «Sindaci e governatori di tre regioni dell'Ucraina occidentale - Rivne Oblast, Khmelnytskyi Oblast e Volyn Oblast, hanno riferito che i siti delle infrastrutture civili sono stati colpiti da missili russi», riferisce il sito di informazione. Il sindaco di Rivne, ha affermato che un sito di infrastrutture critiche è stato colpito e che gli abitanti delle aree circostanti sono stati evacuati dalle loro case. Non sono state ancora segnalate vittime. Ihor Polishchuk, sindaco di Lutsk, la capitale della regione di Volyn, ha riferito che l'attacco russo ha colpito un impianto energetico della città e che parte di Lutsk è stata tagliata fuori dall'elettricità. E ha aggiunto che anche un edificio residenziale è stato danneggiato a causa dell'attacco e un civile è rimasto ferito.

    10.29 – Esplosioni a ovest, mancano acqua ed elettricità
    Forti esplosioni sono state udite questa mattina nelle città dell'Ucraina occidentale e nord-occidentale di Rivne, Kovel, Volyn e Lutsk, dove una persona è rimasta ferita: lo riporta Suspilne. A Rivne, Lutsk e Kovel mancano l'acqua e l'elettricità, hanno riferito le autorità locali. Il capo dell'amministrazione militare-civile di Volyn, Yuriy Pogulyajko, ha confermato le esplosioni in città. Non ci sono per il momento notizie di eventuali danni o vittime. Da parte sua, il capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev, Oleksiy Kuleba, ha annunciato che la difesa aerea è operativa nella regione.

    10.18 – Allerta aerea dichiarata in tutta l'Ucraina
    Un'allerta di raid aerei è stata dichiarata questa mattina alle 7:55 ora locale (le 6:55 in Italia) in tutta l'Ucraina eccetto la Crimea occupata: lo riporta la Ukrainska Pravda, che cita la cartina degli allarmi aerei pubblicata sul sito “alerts.in.ua”.

    9.58 – Nell’est la “linea Wagner”, due chilometri di sbarramento anticarro
    Una fortificazione anticarro di quasi due chilometri, composta da quattro file di piramidi di cemento, con una grande trincea, è stata creata nei pressi della località di Hirske, occupata dai russi nell'est dell'Ucraina. Lo ha riportato la Cnn sulla base di nuove immagini satellitari di Maxar Technologies, spiegando come i russi sperino in questo modo di poter fermare mezzi e tank ucraini. Media russi, ha riferito ancora la Cnn, hanno parlato della fortificazione chiamandola 'Linea Wagner', in riferimento al Gruppo Wagner, ma - sebbene possa contribuire alla difesa da un attacco frontale - nulla impedisce di girare intorno alle fortificazioni. Zvedza Tv ha parlato di una «seconda linea di difesa», mentre Ria/Fan ha pubblicato una mappa affermando che il Gruppo Wagner continuerà a realizzare la sua "linea".

    9.10 – Almeno 430 bambini sono stati uccisi dalle forze russe in Ucraina dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio

    Lo ha reso noto su Telegram l'ufficio del Procuratore Generale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. I bambini feriti sono almeno 818.

    8.20 – I russi rinforzano ancora gli attraversamenti del fiume Dnipro, realizzato un ponte di chiatte a fianco al ponte Antonovskiy

    Le forze russe continuano a rinforzare i punti di attraversamento del fiume Dnipro, che sfocia nel Mar Nero attraversando la città di Kherson nell'Ucraina meridionale e hanno realizzato un ponte di chiatte a fianco al ponte Antonovskiy (che è stato danneggiato dalle forze ucraine): lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina. Il rapporto, pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra, commenta che probabilmente l'esercito russo è dovuto ricorrere a questo tipo di ponte - che veniva usato durante l'era sovietica - per la prima volta in decenni. Per realizzarlo, prosegue l'intelligence, sono state utilizzate chiatte civili a causa della perdita di "quantità significative" di attrezzature militari per la costruzione di ponti e ingegneri. Se il ponte di chiatte verrà danneggiato, conclude il rapporto, quasi certamente l'esercito vorrà ripararlo rapidamente poiché le sue forze a Kherson sono sempre più sotto pressione. Il nuovo ponte è strategico anche per l'evacuazione in corso dei civili dalla regione di Kherson ordinata dai russi.

    7.40 – Bombe russe su Nikopol nella notte

    Le forze russe hanno colpito durante la notte le comunità di Marganetska e Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina meridionale. Lo ha fatto sapere il capo dell'amministrazione militare regionale, Valentin Reznichenko, come riporta la Ukrainska Pravda. I bombardamenti si sono concentrati su Nikopol, ha sottolineato Reznichenko, affermando che la città è stata colpita con sistemi missilistici a lancio multiplo e artiglieria pesante: oltre 20 edifici e diversi gasdotti sono stati danneggiati. Sempre nella notte, i russi hanno preso di mira anche la regione di Cherkasy, nell'Ucraina centrale, ha reso noto su Telegram il governatore regionale Ihor Taburets, come riporta il Kyiv independent.

    7.30 – La Russia ha aumentato la sua suo flotta nel Mar Nero

    Le navi ora sono dieci, tra cui tre portamissili terra-aria equipaggiate con 24 missili Kalibr: lo ha reso noto iI Comando operativo meridionale ucraino, come riporta il Kyiv Independent.
    00.13 – Kiev: colpita Bakhmut con proiettili a grappolo, ci sono feriti
    Le truppe russe hanno bombardato Bakhmut nella regione di Donetsk con munizioni a grappolo lanciate dai sistemi lanciarazzi multipli "Grad". Lo riporta la pagina della Guardia Nazionale dell'Ucraina su Facebook, come riporta Unian. I cittadini feriti sono stati portati in una struttura medica.

    23.58 – Muro contro muro al CdS Onu. Cina e India: “Negoziati”
    I Paesi occidentali e i loro alleati hanno chiesto alla Russia, durante il Consiglio di sicurezza dell'Onu, di cessare gli attacchi ai civili e alle infrastrutture in Ucraina, attacchi che si sono intensificati negli ultimi giorni e che fanno presagire un rigido inverno per gli ucraini. La riunione era stata chiesta da Francia e Stati Uniti per ascoltare Rosemary DiCarlo, la vicesegretaria generale dell'Onu per gli affari politici e il peacebuilding (Undppa), che ha illustrato il rapporto della Commissione internazionale d'inchiesta indipendente in Ucraina, presentato questa settimana, che ha stabilito che «le truppe russe sono responsabili per la stragrande maggioranza delle violazioni individuate» del diritto internazionale umanitario e delle leggi di guerra. DiCarlo ha ricordato le «esecuzioni sommarie, la reclusione illegale, la tortura, i maltrattamenti e violazioni sessuali», denunciati nel rapporto, oltre al fatto che la Russia impedisce l'accesso ai prigionieri di guerra da parte del Comitato Internazionale della Croce Rossa. I Paesi europei hanno mantenuto un fronte unito con gli Stati Uniti e criticato la Russia per aver disatteso la Convenzione di Ginevra; e anche altri Paesi - Emirati, Ghana o Gabon - hanno chiesto il rispetto soprattutto dei civili. L'ambasciatore russo all'Onu, Vasili Nebenzia, ha criticato ancora una volta i doppi standard dell'Occidente quando si tratta di parlare di Ucraina, perché per otto anni - ha detto - non si sono preoccupati degli attacchi ucraini ai civili nel Donbass, nè hanno mosso la minima critica quando è stato bombardato il ponte che collegava la penisola di Crimea con la Russia. L'ambasciatore non ha negato che in questi ultimi attacchi russi in Ucraina ci siano state vittime civili, o che siano state danneggiate infrastrutture vitali, ma ha attribuito l'accaduto al cattivo lavoro delle difese antiaeree ucraine, che avrebbero deviato la prima traiettoria dei proiettili. Altri Paesi, come Cina, India e Brasile, hanno insistito sul fatto che lo scambio di accuse è inutile e che è tempo di avviare negoziati alla ricerca di una soluzione diplomatica alla guerra, dopo quasi otto mesi di combattimenti. «Alcune idee sono state avanzate, il Consiglio dovrebbe esplorarle, il suo ruolo dovrebbe essere quello di contribuire ai negoziati», ha osservato il rappresentante brasiliano Ronaldo Costa Filho.

    23.31 – Kiev: raid nella regione di Sumy, non ci sono vittime
    I russi hanno aperto oggi il fuoco sei volte sul territorio della regione di Sumy. LO afferma il governatore della regione Dmitry Zhivitsky. Gli attacchi sono avvenuti con colpi di mortaio contro la comunità di Krasnopol e contro la comunità di Khotyn. Zhivitsky riporta che non ci sono state vittime.


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