Guerra Russia-Ucraina, Lukashenko: “A un passo dal conflitto mondiale”. Erdogan: “Possibile colloquio Putin-Zelensky”. Il presidente ucraino firma una legge sull’arruolamento delle donne

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    Guerra Russia-Ucraina, Lukashenko: “A un passo dal conflitto mondiale”. Erdogan: “Possibile colloquio Putin-Zelensky”. Il presidente ucraino firma una legge sull’arruolamento delle donne. Aerei russi vicino ai confini Nato, decollano caccia italiani
    Allarme aereo a Kiev, Zaporizhzhia sotto attacco. Il Cremlino avverte la Nato: «Siamo vicini allo scontro militare diretto». Il governo ucraino chiede all’Italia e a Israele sistemi di difesa aerea. Missili su Kharkiv. Condannato a Mosca giornalista no-war


    DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE



    Il presidente Bielorusso Lukashenko ha dichiarato che il suo Paese è pronto alla guerra, aggiungendo anche «da 25 anni». Ha negato però l’intenzione di muovere lui l’offensiva, ma questo apre anche un ulteriore fronte nel conflitto. Finora la Bielorussia è stato un alleato importante di Putin per permettere il passaggio di truppe e approvvigionamenti, se dovesse combattere sul campo non è facile dire quanto la guerra potrebbe aggravarsi.

    Gli aggiornamenti ora per ora

    18.00 – Esperto russo in tv si lascia sfuggire che i droni rinvenuti in ucraina sono iraniani
    Un noto esperto militare russo si è lasciato sfuggire in diretta televisiva che i droni usati per attaccare le città ucraine sono di fabbricazione iraniana. L’ammissione è avvenuta alla trasmissione “Che cosa significa” su Rbk tv, mentre l’ospite non pensava di essere registrato, racconta oggi il sito Meduza. Poco prima della gaffe, i due conduttori – Bogdana Prikhoda e Yury Tamantsev –avevano menzionato che l’Occidente accusava la Russia di aver comprato droni dagli iraniani. Poi è arrivato l’esperto militare Ruslan Pukhov che, senza rendersi conto di essere in diretta, ha esortato a non sollevare troppo l’argomento droni iraniani. Infine ha aggiunto: «Sappiamo tutti che sono iraniani, ma il governo non lo ammetterà mai». I due conduttori lo hanno subito interrotto e nessuno ha più parlato di droni. La puntata, andata in onda il 19 ottobre, non è reperibile sul sito della Tv. E Pukhov, interrogato dai giornalisti sulle sue affermazioni, ha detto di non ricordarsi di aver parlato di droni iraniani. «Forse l’ho fatto, forse no. Purtroppo non ricordo. Dopo il Covid ho come una nebbia mentale», ha dichiarato.

    17.48 – Aerei russi vicino confini Nato, decollano caccia italiani. Doppio intervento degli Eurofighter in Polonia
    Due nuovi decolli per gli Eurofighter dell'Aeronautica Militare impegnati in attività di “air policing” in Polonia. I caccia italiani sono decollati, ieri e oggi, per intercettare aerei russi in volo a ridosso dei confini Nato. Ne dà notizia la stessa forza armata in un tweet.


    17.40 – Bielorussia: Lukashenko, “Preparati alla guerra, ma non faremo il primo passo”
    Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha affermato che il Paese si «prepara alla guerra» da 25 anni, anche se ha escluso che sia in corso una mobilitazione come quella decretata nella vicina Russia o che abbia intenzione di prendere l’iniziativa. «Se non vogliono combattere contro di noi, non ci sarà guerra», ha detto, sottolineando che le forze bielorusse agiranno solo in risposta a potenziali minacce. «Che altro potremmo fare? – ha detto Lukashenko, citato dall’agenzia bielorussa Belta –. Fatemi un esempio di una sola persona che sia stata convocata in un ufficio di arruolamento, ha ricevuto un fucile ed è stata inviata a un reparto dell’esercito», ha chiesto il presidente bielorusso. Il dispiegamento militare congiunto tra le forze bielorusse e russe ha alimentato i dubbi sul possibile coinvolgimento del regime di Lukashenko nella guerra lanciata in Ucraina dal suo principale alleato Putin.

    17.20 – Tv Israele cita fonti di Kiev: “Almeno 10 iraniani uccisi sul campo. In due differenti attacchi”
    Sono almeno 10 gli iraniani uccisi negli attacchi dell'Ucraina contro l'invasione russa. Lo ha riferito una fonte ucraina citata dalla tv israeliana Kan. Secondo la stessa fonte, le uccisioni sono avvenute in due differenti attacchi nelle aree dove si trovavano gli iraniani. Ma non sono stati aggiunti ulteriori dettagli sulle circostanze degli attacchi, né ci sono altre conferme dell'indiscrezione da fonti ufficiali.

    17.00 – Usa: impegno incrollabile di fronte all’aggressione russa
    Gli Stati Uniti promettono «impegno incrollabile» nei confronti dell'Ucraina di fronte all'aggressione russa. Il segretario stampa del Pentagono Pat Ryder, ha dichiarato che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov per ribadire «l’impegno incrollabile degli Stati Uniti a sostenere la capacità dell’Ucraina di contrastare l’aggressione russa». Il segretario Austin ha anche sottolineato il continuo sostegno della comunità internazionale nel costruire la forza duratura dell'Ucraina e salvaguardare la sua capacità di difendersi in futuro, come dimostrato dagli impegni di assistenza alla sicurezza assunti da alleati e partner all’ultima riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina il 12 ottobre.

    16.55 – Fonti, Ue stilerà proposte per dare asset russi a Ucraina
    Il Consiglio Europeo, a quanto si apprende, ha dato mandato alla Commissione Europea di «studiare della proposte» per poter usare i fondi statali sequestrati alla Russia a inizio della guerra e usarli per aiutare l’Ucraina. Gli esperti stanno esaminando la questione da mesi ma ora c’è un'urgenza maggiore, vista la crisi energetica, e si passerà anche all'analisi legale dell'operazione.

    16.42 – Ucraina: il Pentagono conferma la telefonata tra Austin e Shoigu
    Il Pentagono ha confermato la telefonata fra il segretario della Difesa, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, precisando l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione durante la guerra in Ucraina. L’incontro era già stato confermato dal ministero della difesa russo.

    16.40 – Cremlino, non è previsto nessun contatto Putin-Biden
    Il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di parlare con il suo omologo americano Joe Biden dopo i colloqui tra il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin. Lo ha detto alla Tass l’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov.

    16.32 – Ucraina: liberate 88 località nella regione di Kherson
    Le forze di difesa ucraine hanno liberato 88 località nella regione di Kherson. Lo afferma Kyrylo Tymoshenko, vice del presidente ucraino Volodymir Zelensky, come riporta il sito Ukrinform. Secondo i dati forniti da Tymoshenko sono 11.827 gli ucraini che abitano le zone liberate. I soldati di Kiev sono al lavoro nel distretto di Beryslav per fornire aiuti umanitari, riparare le linee elettriche danneggiate con l’installazione di nuovi pali della corrente. Tymoshenko ha anche affermato che 120 chilometri di autostrade sono stati sgomberati e che la comunicazione mobile è stata ripristinata, mentre continuano i lavori di sminamento nei territori tornati sotto il controllo ucraino. Nella regione di Kharkiv sono invece 155 le località finora liberate da Kiev.

    16.25 – Kiev: “Le forze di mosca hanno colpito la metà della capacità di generazione termica”
    Le forze russe hanno colpito «almeno la metà della capacità di generazione termica ucraina» dal 10 ottobre, ma non tutte le centrali colpite hanno smesso di funzionare completamente, ha reso noto il ministro dell’Energia ucraino, Herman Halushchenko, come si legge sul sito del Guardian.

    16.20 – Ucraina: Zelensky firma legge su arruolamento volontario donne
    Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha firmato una legge sull’arruolamento volontario delle donne in alcune professioni dell'esercito. Lo riporta Unian.

    16.00 – Consiglio europeo: “L’Ucraina ha il diritto di riprendersi le zone occupate”
    «Il Consiglio europeo ribadisce il suo pieno sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Conformemente alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale, l’Ucraina esercita il suo diritto intrinseco all'autodifesa contro l’aggressione russa. Ha il diritto di liberare e riprendere il pieno controllo di tutti i territori occupati entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti». È quanto si legge nelle conclusioni sull’Ucraina del Consiglio europeo.

    15.45 – Il presidente del Consiglio europeo Michel: “Potremmo usare i fondi russi congelati per ricostruire l’Ucraina”
    «Dobbiamo considerare i fondi congelati alla Russia come strumento per la ricostruzione dell’Ucraina». Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine della riunione del Consiglio.

    15.30 – Telefonata tra i ministri della Difesa russo e degli Stati Uniti
    I ministri della Difesa di Russia e Usa, Sergei Shoigu e Lloyd Austin, hanno avuto una conversazione telefonica sulla situazione in ucraina. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. Al momento non sono trapelati dettagli sulla conversazione.

    14.40 – Russia, il governatore di Belgorod: “Attacco ucraino sul villaggio russo di Murom”
    Il villaggio di Murom nella regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina sarebbe finito sotto il «massiccio bombardamento» delle forze armate di Kiev. Lo denuncia su Telegram Vjacheslav Gladkov governatore della regione di Kiev: «Anche in questo caso sono state danneggiate solo le strutture civili: una scuola, un asilo nido, un centro ricreativo ed edifici residenziali privati. Grazie a Dio, non ci sono vittime o feriti. La maggior parte degli abitanti è stata portata lontana ieri».

    14.15 – Zelensky riceve deputati Usa a Kiev: Grazie per il sostegno»
    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto in visita a Kiev i membri della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Turner, James Himes ed Eric Swalwell. «La vostra visita in questo momento è un passo coraggioso che dimostra un forte sostegno bipartisan all'Ucraina e conferma che gli Stati Uniti sono un nostro partner strategico – ha scritto su Telegram –. Abbiamo discusso della situazione in prima linea, della preparazione dell'Ucraina all'inverno e della necessità di ricostruire le infrastrutture energetiche distrutte, del rafforzamento delle sanzioni contro il paese aggressore e delle esigenze prioritarie delle forze armate. È importante che l'Ucraina riceva i sistemi di difesa aerea nella quantità necessaria per creare uno scudo aereo». Quindi, aggiunge Zelensky, «apprezziamo il sostegno del Congresso degli Stati Uniti, del Presidente degli Stati Uniti e della sua amministrazione e dell'intero popolo americano. Grazie per la vostra visita».

    14.09 – Estonia: «Tribunale europeo per i crimini della Russia»
    L'Unione Europea discuterà della posizione da tenere nei confronti del supporto dato dall'Iran all'aggressione russa all'Ucraina, ma «dovrebbe ugualmente iniziare a discutere dell'istituzione di un Tribunale speciale per i crimini commessi da Mosca in Ucraina». Lo ha affermato oggi il Primo ministro estone Kaja Kallas all'inizio della seconda giornata del summit dei capi di stato dell'Unione Europea. «Siamo a favore delle sanzioni all'Iran in quanto sta partecipando alla guerra. Ne discuteremo oggi, e discuteremo anche di Cina e dei possibili scenari ad essa legati», ha concluso Kallas. Domenica scorsa, i ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania hanno sottoscritto una risoluzione congiunta in cui si chiede l'istituzione di un Tribunale speciale incaricato di giudicare i crimini di aggressione della Russia all'Ucraina.

    14.04 – Ue rafforzerà i collegamenti ferroviari con l’Ucraina
    Oggi la Commissione europea, insieme alla Banca europea per gli investimenti (BEI), ha avviato uno studio di prefattibilità per valutare come collegare meglio le reti ferroviarie ucraine e moldave con la rete transeuropea di trasporto (TEN-T). Lo scartamento ferroviario utilizzato nella maggior parte dell'UE e' diverso da quello dell'Europa orientale, il che rende difficile spedire merci in entrambe le direzioni. Ciò potrebbe essere risolto estendendo lo scartamento ferroviario dell'UE oltre i confini dalla Polonia e dalla Romania all'Ucraina e alla Moldova. La Commissaria per i Trasporti Adina Vlean ha dichiarato: «Lo studio è una delle misure a medio e lungo termine stabilite nel piano d'azione Solidarity Lanes action plan ed è anche strettamente collegato alla proposta della Commissione del luglio 2022 sull'estensione della TEN-T all'Ucraina e alla Moldova. In questo modo prepariamo le basi per soluzioni a più lungo termine, sostenendo l'Ucraina nel suo commercio postbellico e nella ricostruzione del Paese, puntando , in particolare , a colmare il divario di interoperabilità alle frontiere». Il servizio di consulenza tecnica della BEI JASPERS è incaricato di completare lo studio entro maggio 2023, in stretta collaborazione con tutti i paesi interessati.

    13.59 – Calenda: «L’Ucraina somiglia alla crisi dei Sudeti»
    «La crisi dei Sudeti che portò alla seconda guerra mondiale e la crisi Ucraina hanno delle incredibili somiglianze. La storia dovrebbe insegnarci che i dittatori non si fermano con le illusioni di una pace imposta alle vittime dell'aggressione», afferma il leader di Azione-Iv, Carlo Calenda.

    13.45 – Kiev: «Abbattuto 85% dei droni iraniani»
    Nelle ultime due settimane, l'esercito ucraino ha abbattuto i droni iraniani Shahed-136 «l'85% delle volte». Lo ha annunciato durante un briefing il portavoce del comando delle forze aeree delle forze armate ucraine Yuriy Ignat.

    13.37 – Germania, sospetti rapporti con Mosca,via capo cybersicurezza. Contatti ambigui con l'intelligence russa
    Dopo le indiscrezioni della scorsa settimana, in Germania è arrivato il licenziamento del capo del Bsi, l'Ufficio federale per la sicurezza informatica. La ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, ha annunciato la revoca dell'incarico ad Arne Schoenbohm, finito nell'occhio del ciclone per il sospetto di contatti ambigui con l'intelligence russa. Un portavoce del ministero ha fatto sapere che Faeser ha scelto di «interdire con effetto immediato Schoenbohm dallo svolgimento di attività ufficiali come presidente del Bsi». Le recenti accuse e polemiche avrebbero infatti «danneggiato in modo permanente la necessaria fiducia del pubblico nella neutralità e nell'imparzialità della condotta del presidente della più importante autorità tedesca per la sicurezza informatica». Al centro del caso c'è l'associazione di lobbying Cyber-Sicherheitsrat Deutschland e.V.- Consiglio sicurezza cibernetica Germania, di cui Schoenbohm è stato uno dei fondatori nel 2012.

    13.28 – Lukashenko: «Vicini a terza guerra mondiale ma non scoppierà»
    «Tutto deve essere previsto e tutto deve essere temuto. Oggi nessuno può dire che la Terza Guerra Mondiale non scoppierà, siamo più vicini che mai ad essa. Ma non credo che ci sarà perché il pericolo è che la terza guerra mondiale porti alla distruzione di tutti e di tutto. Ebbene, chi vuole morire oggi?». Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta Ria Novosti citando la testata Sputnik.

    13.23 – Russia “esplora” acquisti da Corea Nord per guerra. Usa: «Mosca disperata ma non meno pericolosa»
    La Russia sta «esplorando accordi con la Corea del Nord» per l'acquisto di prodotti necessari alla sua guerra contro l'Ucraina che «non è in grado di produrre o di acquisire con altri mezzi» a causa dei controlli sulle esportazioni e delle sanzioni: come ha già fatto con l'Iran. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, durante un briefing con i media ieri. «Penso che il fatto che la Russia sia disperata non la renda meno pericolosa in un certo senso, e abbiamo visto che la Russia, forse per disperazione, si rivolge a Paesi come l'Iran per avere i prodotti che non è in grado di produrre o di acquisire con altri mezzi - ha affermato Price, secondo quanto riporta il dipartimento di Stato Usa sul suo sito -. In parte questo è un riflesso dei controlli sulle esportazioni, delle sanzioni e delle misure economiche che abbiamo imposto alla Russia. Il fatto è che non hanno la capacità di produrre o importare in modo organico i fattori di produzione chiave di cui hanno bisogno, e quindi si rivolgono all'Iran. Stanno esplorando accordi con la Corea del Nord».

    13.21 – Vicegovernatore di Kherson: «Uccisi due giornalisti negli attacchi»
    Almeno due giornalisti di una rete televisiva locale sono stati uccisi ieri sera nei bombardamenti ucraini nella regione di Kherson. Lo ha riferito la vice governatrice regionale filorussa Ekaterina Gubareva. Pubblicando sui social una fotografia del veicolo dei due giornalisti, la Gubareva ha scritto: «Questo è l'aspetto dell'auto della nostra troupe televisiva di Tavria dopo il bombardamento serale delle forze armate ucraine. Almeno 2 persone della squadra sono state uccise».

    13.15 – Cremlino: «Non c’è data precisa per la fine della mobilitazione»
    In merito al termine della mobilitazione parziale in Russia «si deve partire dalle parole del presidente di circa due settimane. Non c'è una data più precisa», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

    13.08 – Cooperazione: 12 milioni all'Ucraina per l’assistenza ai più bisognosi
    Mentre la guerra ha ripreso a martoriare il territorio ucraino con nuovi bombardamenti sulle città, gli operatori umanitari dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e delle Organizzazioni della società civile (Osc) sono impegnati a sostegno della popolazione locale con 14 progetti. Le iniziative sono state finanziate da Aics tramite un bando di primissima emergenza con un budget totale di 14 milioni di euro. Alle Organizzazioni della società civile (Osc), destinatarie del bando, è stato aggiudicato un importo complessivo pari a oltre 12 milioni di euro per i progetti selezionati.

    12.45 – Nord Stream, Cremlino: «Per ora siamo esclusi da indagini»

    La Russia sta cercando, attraverso i canali diplomatici, di essere ammessa alle indagini sulle esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream, ma finora non ha ottenuto nulla: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Stiamo lavorando molto intensamente attraverso i canali diplomatici con i Paesi interessati, ma finora abbiamo trovato un muro, c’è riluttanza a interagire in qualche modo e riluttanza ad andare fino in fondo alla verità insieme», ha detto Peskov aggiungendo che il Cremlino non ha nuovi dati sull'indagine, proprio percheé al momento la Russia è privata dell’opportunità di prendervi parte.

    12.41 – Russia «sempre aperta ai negoziati»
    La posizione della Russia sui negoziati con Kiev «non è cambiata» ed è «sempre stata aperta, a differenza dell'Ucraina, che ha codificato con una legge il divieto a qualsiasi trattativa», ha detto l'addetto stampa del presidente della Federazione Russa, Dmitry Peskov.

    12.29 – Cremlino condanna arresto imprenditore russo in Italia
    Il Cremlino condanna l'arresto in Europa su richiesta degli Stati Uniti di due cittadini russi, tra cui l'imprenditore Artem Uss, fermato lunedì dalla Polaria all'aeroporto di Milano Malpensa su mandato di Washington. «Le missioni diplomatiche russe faranno del loro meglio per proteggere gli interessi di Uss, detenuto in Italia», ha aggiunto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

    12.18 – Nuovo attacco missilistico russo su Kharkiv
    Le truppe russe hanno lanciato oggi un secondo attacco missilistico sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Ihor Terekhov. Secondo le prime informazioni non ci sono vittime o feriti, ha aggiunto. «Stanno colpendo di nuovo il distretto di Kyivskyi. Non sembra che siano stati danni, vittime o feriti», ha detto il sindaco. Secondo i residenti della città, l'esplosione è avvenuta intorno alle 10:15 ora locale (le 9:15 in Italia) ed è stata seguita da un allarme aereo. Una colonna di fumo era visibile dopo l'esplosione.

    11.58 – Erdogan: «Fiducioso su possibile colloquio Putin-Zelensky»
    Il presidente turco Tayyip Erdogan ha affermato che Ankara non perde la speranza di organizzare un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Vladimir Zelensky, dopo aver tenuto colloqui telefonici con entrambi. «Ho visto che Putin è molto più morbido e più aperto ai negoziati con Kiev rispetto al passato. Vedremo dove può portare questo durante la diplomazia telefonica che avremo nei prossimi giorni, dopo aver ascoltato entrambi i leader», ha detto Erdgoan ai giornalisti presenti sul volo di ritorno dalla sua visita in Azerbaigian. «Durante i colloqui telefonici di mercoledì con Zelensky, ho sentito che anche lui non è fermo sulle sue posizioni e anche lui è favorevole al superamento di questo problema. Non perdiamo la speranza. Speriamo che portando entrambi leader insieme, continueremo il percorso verso la pace», aggiunge Erdogan.

    11.45 – Ue, al vertice dei leader dibattuto su Cina, poi Ucraina
    E' iniziata la seconda giornata di Consiglio europeo con il dibattito sulle relazioni esterne. Il presidente Charles Michel ha proposto di avviare il dibattito strategico sulla Cina a telefoni spenti in sala. I leader affronteranno poi il dibattito sull'Ucraina.

    11.21 – La Duma russa ha riferito che quasi 10 mila mobilitati sono tornati a casa
    Circa 10 mila riservisti russi, mobilitati per la guerra in Ucraina, sono stati rimpatriati per vari motivi. Lo ha detto Andrey Kartapolov, presidente del Comitato di difesa della Duma di Stato, precisando che saranno effettuate indagini allo scopo di chiarire se la mobilitazione per alcuni militari non dovesse essere prevista. Kartapolov ha affermato che la mobilitazione parziale continua a San Pietroburgo, dove sta procedendo come previsto. Il presidente russo Vladimir Putin aveva firmato un decreto sulla mobilitazione parziale nella Federazione Russa, iniziata il 21 settembre. Il 14 ottobre Putin ha annunciato di voler completare la mobilitazione entro due settimane. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha riferito che 300.000 riservisti sarebbero stati richiamati nell'ambito di una mobilitazione parziale.

    11.12 – Forze armate ucraine smentiscono raid contro i civili a Kherson
    Kiev ha smentito che le sue forze armate abbiano bombardato il ponte Antonovsky a Kherson, regione annessa unilateralmente dalla Russia, uccidendo almeno quattro civili, come denunciato dall'amministrazione filo-russa. «Non tocchiamo le infrastrutture essenziali, non tocchiamo le località pacifiche e la popolazione locale», ha dichiarato la portavoce del Comando meridionale dell'Ucraina, Natalia Humeniuk.

    11.01 – Iniziate le interruzioni forzate dell’elettricità a Kiev
    Sono iniziate questa mattina a Kiev e in altre città della regione le interruzioni forzate di energia elettrica: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare-civile regionale Oleksiy Kuleba. «C'è un aumento del consumo di elettricità nella regione. A causa di questo, sono stati costretti a iniziare blackout temporanei dalle 09:20» (le 8:20 in Italia), ha detto Kuleba. «Faccio appello a tutti! È necessario risparmiare totalmente l'elettricità. Questo vale per tutti. Spegniamo gli elettrodomestici non necessari: dai bollitori alle stufe elettriche, dai ferri da stiro alle lavatrici. Non accendiamo nessun dispositivo che consuma energia», ha aggiunto. Ieri il ministro dell'Energia ucraino, Herman Halushchenko, aveva reso noto che il governo sta cercando di ridurre del 20% il consumo di energia nel Paese, avvertendo che il governo sarebbe ricorso a interruzioni "forzate" dell'erogazione di energia se la riduzione volontaria non fosse stata sufficiente.

    10.49 – Riga, per Ue importante Cina resti nel giusto su Ucraina: «Ci serve approccio unito su Pechino»
    «In Europa abbiamo bisogno di un approccio unito sulla Cina, sta diventando sempre più una questione importante. E' importante parlare con la Cina e assicurarsi che la Cina rimanga dalla parte giusta della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina». Lo ha detto il primo ministro della Lettonia Krišjānis Kariņš arrivando al secondo giorno del vertice dei capi di Stato e di Governo dell'Ue, dedicato oggi agli Affari esteri.

    10.32 – Belgio: «In passato siamo stati troppo compiacenti»
    «In alcuni campi vediamo che la Cina ha un atteggiamento ostile, in altri è un partner: nel passato siamo stati troppo compiacenti, Pechino ha interessi geostrategici». Lo ha detto il premier del Belgio Alexander De Croo al secondo giorno del Consiglio Europeo, dedicato agli Affari esteri. I leader oggi discuteranno di Ucraina e di Cina.

    10.27 – Il Portogallo invia sei elicotteri russi Kamov in Ucraina. E Mosca accusa Lisbona di non rispettare i contratti
    Il Portogallo, attraverso i suoi ministeri degli Esteri e della Difesa, ha confermato l'intenzione di inviare sei elicotteri Kamov all'Ucraina. La dichiarazione è arrivata dopo che Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, su Twitter aveva accusato Lisbona di non rispettare i termini contrattuali di acquisto di quegli elicotteri di produzione russa, nei quali si vieterebbe espressamente di cedere i velivoli a Paesi terzi. I sei Kamov erano stati acquistati dallo Stato portoghese nel 2006 come mezzi da usare nella lotta agli incendi, ma sono fermi da diversi anni (gli ultimi sono rimasti operativi fino al 2018). Avrebbero bisogno di una riparazione al momento non facile, soprattutto perché i pezzi di ricambio dovrebbero essere importati dalla Russia. Tuttavia, il governo portoghese afferma che l'Ucraina avrebbe la possibilità di rimetterli in funzione e utilizzarli in operazioni di guerra. Pur non essendoci ancora una data prevista per l'invio, la Ministra della Difesa Helena Carreiras si è rifiutata di commentare il tweet di Zacharova, ma ha ribadito che il Portogallo resta fermo nella determinazione di dare il suo sostegno al popolo ucraino anche attraverso l'invio di questi elicotteri. «Non siamo interessati a soddisfare la Russia», ha comunicato dal canto suo il ministro degli Esteri João Gomes Cravinho.

    10.23 – Tribunale di Mosca ordina arresto giornalista no-war
    Il tribunale Basmanny di Mosca ha ordinato l'arresto di Marina Ovsyannikova, la giornalista che aveva mostrato in diretta un cartello contro la guerra in Ucraina. Ovsyannikova ha lasciato la Russia, come ha fatto sapere questa settimana il suo avvocato, dopo aver rifiutato di sottoporsi alle misure degli arresti domiciliari a cui era stata sottoposta. Per il tribunale Ovsyannikova dovrà quindi scontare la condanna ad un mese e 29 giorni di domiciliari al momento della sua estradizione in Russia.

    10.21 – Due morti per l’attacco delle truppe russe nel Donetsk
    Gli attacchi delle truppe russe nelle ultime 24 ore hanno causato due morti e un ferito a Bakhmut, nel Donetsk. Lo ha riferito il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko.

    10.09 – Allarme aereo a Kiev ma i residenti proseguono la loro giornata
    L'ambasciatrice britannica in Ucraina, Melinda Simmons, riferisce di una nottata relativamente tranquilla nella capitale Kiev con un allarme aereo che è risuonato questa mattina prima delle 9. Lo si legge sul profilo Twitter della diplomatica. «Soltanto un allarme aereo oggi prima delle 9. I residenti di Kiev, per nulla intimiditi, proseguono nella loro giornata», ha scritto Simmons.

    9.58 – Intelligence britannica: «Il dispiegamento di forze russe-bielorusse è un diversivo»
    L'intelligence del ministero della Difesa britannico ritiene che la Russia abbia orchestrato un diversivo annunciando che 70.000 soldati bielorussi sarebbero stati coinvolti in un nuovo gruppo di forze congiunte con la Bielorussia, così da deviare le forze di Kiev al confine settentrionale. «Il 14 ottobre, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha affermato che 70 mila soldati bielorussi e almeno 15.000 russi sarebbero stati coinvolti in un nuovo gruppo di forze russo-bielorussi. Il 15 ottobre, le autorità bielorusse hanno diffuso un video in cui si affermava di mostrare l'arrivo delle truppe russe in Bielorussia. Tuttavia, ad oggi è improbabile che la Russia abbia effettivamente dispiegato un numero significativo di truppe extra in Bielorussia», si legge nel report dell'intelligence britannica. «È improbabile che la Russia sia in grado di generare formazioni pronte al combattimento delle dimensioni dichiarate: le sue forze sono impegnate in Ucraina. È molto probabile che l'esercito bielorusso mantenga una capacità minima di intraprendere operazioni complesse. - spiega ancora il rapporto dell'intelligence britannica - L'annuncio è probabilmente un tentativo di dimostrare la solidarietà russo-bielorussa e di convincere l'Ucraina a deviare le forze per proteggere il confine settentrionale».

    9.55 – Kuleba sente Lapid, chiesto a Israele sistema di difesa aerea
    «Ho parlato con il primo ministro israeliano Yair Lapid e l'ho informato delle sofferenze indicibili, della perdite di vite umane e delle distruzioni causate dai missili russi e dai droni di fabbricazione iraniana. Abbiamo discusso in dettaglio la richiesta dell'Ucraina a Israele di fornire sistemi e tecnologie di difesa aerea e missilistica», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo aver parlato con il primo ministro israeliano Yair Lapid.

    9.46 – L’Iran nega l’uso dei suoi droni in UcrainaTeheran ha nuovamente negato che droni iraniani siano stati utilizzati da Mosca nel conflitto contro Kiev. «L'Iran e la Russia hanno una cooperazione sulla Difesa ma la politica dell'Iran nei confronti del conflitto in Ucraina è di rispettare l'integrità territoriale del Paese e di non mandare armi alle parti coinvolte», ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in una telefonata con l'alto rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione europea (Ue) Josep Borrell, come riporta Irna, sottolineando che la posizione di Teheran è a favore della fine della guerra. La Repubblica islamica sta cercando di porre fine al conflitto attraverso la diplomazia e raccomanda agli europei avere un approccio «realistico» rispetto alle accuse di utilizzo dei droni iraniani da parte di Mosca che Teheran «categoricamente» rifiuta, ha aggiunto Amirabdollahian.

    9.25 – Bombe sull’evacuazione di Kherson, 4 morti
    Le forze separatiste filo-russe della regione di Zaporizhzhia hanno accusato le truppe ucraine di aver colpito civili durante l'evacuazione da Kherson, bombardando la linea di traghetti civili sul fiume Dnepr. «Quattro persone sono morte, tra di loro bambini. Altri 10 civili sono rimasti feriti», ha denunciato Vladimir Rogov, membro del consiglio centrale dell'amministrazione regionale, sottolineando che nell'attacco sono stati usati «missili americani Himars».

    9.18 – G7 Indonesia: «Invito a Putin resta, anche in caso di pressioni»
    L'Indonesia non intende revocare l'invito al presidente russo Vladimir Putin per partecipare al prossimo vertice del G20, che si terrà il 15-16 novembre a Bali, anche in caso di pressioni da parte di Paesi terzi: lo ha detto alla Tass l'inviato indonesiano in Russia, Jose Tavares. Il diplomatico ha ricordato che il presidente indonesiano Joko Widodo ha già inviato gli inviti a tutti i leader del G20, compreso Putin. «Anche se altri Paesi iniziassero a fare pressioni su di noi, noi abbiamo la nostra posizione. Lo abbiamo già chiarito mandando gli inviti», ha sottolineato il diplomatico.

    9.11 – Lapid: «Molto preoccupato per le relazioni Russia-Iran»
    Il premier israeliano Yair Lapid si è «molto preoccuppato» per le relazioni militari tra Russia e Iran, dopo che Mosca è stata accusata di usare droni kamikaze di Teheran per colpire Kiev e altre città dell'Ucraina. Parlando con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, il capo del governo israeliano ha ribadito il sostegno dello Stato ebraico al «popolo ucraino». Israele ha ribadito anche di recente che non fornirà armi agli ucraini, nonostante le ripetute richieste in questo senso di Kiev.

    9.06 – Kiev: «Al lavoro per prevenire minaccia militare bielorussa»
    I militari e i diplomatici ucraini stanno lavorando per prevenire una minaccia militare dalla Bielorussia e preparare il più possibile l' Ucraina a qualsiasi scenario: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, come riporta Ukrinform. «Senza dubbio il presidente russo Vladimir Putin sta facendo ogni sforzo per coinvolgere le forze armate bielorusse in un conflitto militare diretto con l'Ucraina - ha affermato il ministro -. L'obiettivo è chiaro: aprire un secondo fronte contro l'Ucraina per vincolare le nostre forze e, di conseguenza, indebolire la pressione della nostra controffensiva a sud e ad est». Kuleba ha sottolineato che i militari ucraini «capiscono tutto questo, anche i diplomatici capiscono cosa sta succedendo. Tutti i rapporti sono già stati fatti al presidente, che ha dato tutte le istruzioni relative a questo problema. Ognuno di noi sta facendo tutto il possibile nelle proprie aree di competenza per prevenire tutto questo e per rendere l'Ucraina il più possibile preparata a qualsiasi scenario».

    8.58 – 6 feriti in attacco contro infrastruttura a Kharkiv
    Sei persone sono rimaste ferite in un attacco russo contro «un' infrastruttura industriale» a Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. Lo ha riferito il governatore regionale Oleh Synyehubov. Il sindaco Igor Terekhov ha invitato la popolazione a essere «estremamente cauta».

    8.51 – Starukh: «A Zaporizhzhia i russi hanno preso di mira il centro regionale»
    La città di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale, è stata colpita questa mattina da un attacco missilistico russo: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione regionale, Oleksandr Starukh, come riporta il Guardian. Starukh ha precisato che le forze russe hanno preso di mira il centro regionale e ha esortato i residenti a mettersi al riparo nei rifugi. Non ci sono ancora notizie di eventuali danni o vittime.

    8.39 – Diverse esplosioni a Kharkiv. Sos del governatore della regione
    A lanciare l’allarme su Telegram è il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synehubov, come riporta Ukrinform. Diverse esplosioni hanno scosso questa mattina la città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale.

    8.29 – Missili su Zaporizhzhia, allarme aereo a Kiev
    Nuovo attacco missilistico contro la città di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina. Lo ha denunciato il responsabile dell'amministrazione regionale Oleksandr Starukh, esortando i residenti a cercare riparo nei rifugi. Allerta anche a Kiev dove è risuonato l'allarme aereo.

    7.58 – Duemila soldati russi inviati nella regione di Kherson
    Circa 2.000 soldati russi sono stati inviati nel territorio temporaneamente occupato della regione di Kherson per compensare le perdite e rafforzare le unità in prima linea. L'informazione viene pubblicata su Facebook dallo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, secondo quanto riporta Ukrinform.

    7.16 – Gb: «Annunci Mosca-Minsk per portare forze di Kiev a nord»
    Gli annunci di forze congiunte russo-bielorusse da schierare al confine con l'Ucraina è «probabilmente un tentativo di dimostrare la solidarietà» tra Mosca e Minsk e «di convincere Kiev a dirottare forze a guardia del confine settentrionale». E' quanto sostiene il ministero della Difesa britannico nel suo bollettino quotidiano. Nonostante le dichiarazioni sul coinvolgimento di 70 mila soldati bielorussi e fino a 15 mila russi, «a oggi è improbabile che la Russia abbia effettivamente schierato un numero significativo di truppe extra in Bielorussia. Le sue forze sono impegnate in Ucraina». Per gli 007 britannici, «è molto probabile che l'esercito bielorusso mantenga una capacità minima di intraprendere operazioni complesse».

    00.40 – Mosca avverte la Nato: siamo vicini allo scontro militare diretto
    Diventa sempre più complessa la scacchiera sulla quale si muovono i signori della guerra. Con l'invio di armi all'Ucraina si avvicina il rischio di un «diretto scontro militare» fra la Nato e la Russia. Ad affermarlo una delle protagoniste mediatiche di questo conflitto, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «I Paesi della Nato, come se fossero in competizione tra loro, continuano a inviare armi e munizioni al regime di Kiev, a fornirgli informazioni, ad addestrare i suoi soldati, a dare orientamenti sul modo di condurre le ostilità, avvicinandosi così alla pericolosa linea di un diretto scontro militare con la Russia».

    00.20 – Zelensky: russi hanno minato la diga di Kakhovka, preparano un disastro
    «La Russia sta preparando coscientemente un disastro di grande portata nell'Ucraina meridionale. Abbiamo informazioni che i terroristi russi hanno minato la diga e unità della centrale idroelettrica di Kakhovka». È quanto ha denunciato Volodymyr Zelenskyy nel suo intervento al Consiglio Europeo. «I dipendenti ucraini sono stati cacciati dall'impianto di Kakhovka plant – ha aggiunto il presidente ucriano – ora ci sono solo cittadini russi, hanno loro il pieno controllo dell'impianto: dobbiamo agire immediatamente per impedire ai russi di realizzare un disastro». Zelensky ha quindi chiesto alla comunità internazionale di inviare una missione di monitoraggio, far rientrare il personale ucraino ed inviare squadre di sminatori.

    00.01 – Usa: la legge marziale conferma che i cittadini non volevano unirsi alla Russia
    L'imposizione della legge marziale da parte del presidente Vladimir Putin nei territori ucraini annessi ha dimostrato che la sua affermazione secondo cui la gente voleva unirsi alla Russia era una «menzogna». Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. «Il presidente Putin ha annesso queste regioni affermando che c'erano persone, in queste regioni, che cercavano disperatamente rifugio dallo stato ucraino da voler unirsi alla Russia», ha spiegato. «Ora Putin sta dimostrando la menzogna dichiarando la legge marziale».


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