Guerra Russia-Ucraina, allarme aereo in tutte le regioni ucraine: “Scendete nei rifugi, russi lanciano missili”. Emergono altri orrori a Izyum. Kiev mette una taglia da 100mila dollari sul torturatore

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    Guerra Russia-Ucraina, allarme aereo in tutte le regioni ucraine: “Scendete nei rifugi, russi lanciano missili”. Emergono altri orrori a Izyum. Kiev mette una taglia da 100mila dollari sul torturatore russo Girkin
    Il presidente bielorusso Lukashenko: «Accordo possibile in una settimana». Nato: domani al via esercitazioni aeree per testare la capacità di deterrenza nucleare


    DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE



    È il 235° giorno di guerra in Ucraina. Il conflitto – cruento e imprevedibile – sconfina sempre più spesso nella regione russa di Belgorod, l’oblast di confine della Federazione più vicina al fronte caldo ucraino nord-orientale di Kharkiv e terreno di passaggio dal territorio russo verso le zone di combattimento. In poche ore sono stati bombardati una centrale elettrica, bombardamento che ha provocato un incendio, e poi un deposito di carburante, che ne ha prodotto uno ancora più grande. E dopo diverse ore ben 11 fra militari e reclute che stavano addestrandosi al tiro in un poligono militare per partecipare a quella che Mosca continua a definire "operazione speciale", cioè l'invasione dell'Ucraina, sono caduti sotto al fuoco di due non meglio definiti "terroristi". Secondo il ministero della Difesa russo due uomini provenienti da un Paese ex sovietico membro della Comunità degli stati indipendenti (Csi) , non precisato, probabilmente reclute, che hanno sparato con armi automatiche contro i loro commilitoni. Almeno 15 i feriti, portati in ospedali, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo. I due, precisa Mosca, sono stati abbattuti dal fuoco di risposta. Sarebbero di nazionalità tagika. L’addestramento al poligono nella regione di Belgorod, è funzionale alla grande mobilitazione «parziale» di fino a 300.000 coscritti per rinforzare la forza militare russa in Ucraina, ordinata e annunciata il 21 settembre dal presidente russo Vladimir Putin. Quanto all'altro attacco di sabato contro un serbatoio di carburante, "l'incendio è stato spento in un serbatoio contenente 3.000 metri cubi. Nessuno è rimasto ferito", ha detto un portavoce dei servizi d'emergenza russi. L'attacco del giorno precedente contro una centrale elettrica aveva provocato, oltre alle fiamme, un blackout in diverse zone della città capoluogo che dà il nome alla regione.

    Gli aggiornamenti ora per ora

    18.10 – Ministro Israele, è arrivato il momento di aiutare l'Ucraina
    «La consegna da parte dell'Iran di missili balistici alla Russia è una chiamata per Israele, perché fornisca aiuto militare all'Ucraina»: lo ha dichiarato con un tweet il ministro israeliano per la Dispora, Nachman Shai. Il messaggio è stato retwittato da alcuni media ucraini, fra cui il Kyiv Independent.

    17.35 – Mosca: distrutti tre obici Usa in regione Kharkiv
    La Russia afferma di aver respinto l'avanzata delle truppe ucraine in alcune regioni e di aver distrutto diversi depositi di munizioni dell'esercito ucraino. Tre obici M777 inviati dagli Stati Uniti sono stati tra gli obiettivi colpiti nella regione di Kharkiv, ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato dalle agenzie di stampa russe. Konashenkov ha dichiarato che i raid hanno causato perdite significative per l'Ucraina e fanno parte di attacchi continui contro obiettivi militari e infrastrutture energetiche.

    17.30 – Soldato ucraino a Roma, unica soluzione è vincere la guerra
    «Ora posso augurare solo una cosa: la vittoria dell'Ucraina sulla Russia. Abbiamo una sola soluzione davanti... che Putin porti via le sue truppe dal territorio ucraino che deve tornare a quello che era prima del 2014». Lo dice Roman Maksymets – soldato ucraino reduce dalla guerra in Donbass dove ha perso, per i bombardamenti, due gambe e un braccio –, presente alla manifestazione organizzata dall'Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, in piazza Madonna di Loreto. «Sono stato ferito nel 2016 a Marianka – racconta Roman –. Avevo 32 anni all'epoca, domani ne compirò 38». Il militare spiega che «l'Ucraina non deve cedere alcun territorio» per arrivare alla pace. «Credo che il mio impegno abbia avuto un senso, perché se non avessimo combattuto non ci sarebbe più il nostro Paese», conclude Maksymets. Il sit-in, iniziato sulle note di Bella Ciao, è ancora in corso e c'è attesa per l'arrivo di Giulia Schiff, la 23enne italiana arruolata nell'esercito ucraino che dall'inizio della guerra combatte con le truppe di Kiev rientrata oggi in Italia.

    17.15 – Kiev, infrastruttura energetica intatta nonostante attacchi russi
    L'infrastruttura energetica dell'Ucraina ha resistito a oltre 130 attacchi di missili e droni russi nell'ultima settimana. Lo ha affermato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, come riporta Kiev Independent. «L'aggressore ha cercato di intimidire gli ucraini e paralizzare l'energia dello stato», ha affermato Shmyhal, aggiungendo che la Russia non ha raggiunto il suo obiettivo perché «l'Ucraina era preparata». Oltre a prendere di mira le aree civili, gli attacchi coordinati della Russia del 10 ottobre hanno colpito le infrastrutture energetiche in tutto il paese.

    17.00 – Kiev, taglia di 100mila dollari per catturare torturatore Girkin. Contro di lui mandato Olanda su abbattimento volo civile MH17
    Taglia da centomila dollari per la cattura dell'ex ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica del Donetsk (Dpr) Igor Girkin (nome di battaglia Strelkov), accusato dalla Procura di Kiev per tortura, omicidio, attività terroristica e violazione della sovranità statale. Lo ha annunciato sui social la direzione dell'intelligence militare ucraina (Gur), come riportano i media del Paese. «La direzione dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino garantisce il pagamento di 100.000 dollari per il trasferimento di Igor Girkin (Strelkov) nelle prigioni ucraine», sottolinea il Gur. Su Girkin pesa anche un mandato di cattura internazionale emesso dai Paesi Bassi per il caso dell'abbattimento del volo civile Boeing 777 MH17. Ieri l'attivista Sergii Sternenko, leader della band "Antitila" Taras Topolya, il governatore del Lugansk in esilio Sergii Gaidai, il tennista Serhiy Stakhovskyi hanno promesso 50.000 dollari a chiunque catturi Girkin.

    16.25 – Media, presto incontro di Putin con Consiglio di sicurezza. Interfax, dovrebbe incontrare in settimana anche membri governo
    Il presidente russo, Vladimir Putin, terrà presto un incontro con i membri del Consiglio di sicurezza russo. Lo riporta l'Interfax, sottolineando che Putin prevede anche di incontrare, la prossima settimana, i membri del governo.

    16.00 – Bielorussia: Minsk, in tutto arriveranno 9 mila soldati russi
    Minsk ha fatto sapere che saranno poco meno di 9 mila i soldati russi che stazioneranno nel Paese nell'ambito del gruppo regionale congiunto. La settimana scorsa il leader bielorusso Alexander Lukashenko ha annunciato un raggruppamento militare regionale con l'esercito russo vicino alla frontiera con l'Ucraina alla luce dell'aumento del potenziale militare Nato ai confini con la Bielorussia, insieme al riarmo di Polonia e Paesi baltici. «Il ricollocamento durerà diversi giorni e il numero totale sarà poco meno di 9 mila persone», ha sottolineato su Twitter Valeriy Revenko del ministero della Difesa di Minsk.

    15.50 – 23enne italiana arruolata in Ucraina torna in Italia. Giulia Schiff oggi a sit-in a Roma contro aggressione russa
    È tornata in Italia Giulia Schiff, la 23enne italiana arruolata nell'esercito ucraino che dall'inizio della guerra combatte con le truppe di Kiev. La giovane ex pilota veneziana, che resterà solo per un periodo in Italia, parteciperà oggi a Roma dalle 17 alla manifestazione organizzata dall'Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, in piazza Madonna di Loreto, «contro l'aggressione russa contro lo Stato Ucraino e per festeggiare la festa dei difensori della Patria».

    15.45 – Generale Usa: “Kiev può riprendere Crimea la prossima estate”
    L'Ucraina potrebbe riprendere la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, l'estate del prossimo anno. E' la previsione fatta da Ben Hodges, ex comandante delle forze americane in Europa, parlando con il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Quando guardo la situazione, vedo che la situazione dei russi peggiora di settimana in settimana. Dicono che la guerra sia una prova di volontà e di logistica, e su entrambi i fronti l'Ucraina è di gran lunga superiore – ha affermato il generale – I russi devono perdere (la guerra), altrimenti ci riproveranno tra due o tre anni». Secondo Hodges, «l'unica speranza» della leadership russa è che l'Occidente vacilli nel suo sostegno all'Ucraina. «Quindi stanno facendo tutto il possibile per prolungare la guerra e diffondere paura e insicurezza in Occidente – ha sottolineato – Qualsiasi mezzo va bene: i giovani che ora vengono arruolati come carne da cannone, così come gli attacchi alle infrastrutture in Occidente». «Credo che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi assisteremo ad altri atti di sabotaggio e ad attacchi, o almeno a tentativi», ha concluso.

    15.35 – Filo-russi: cinque feriti dopo attacco su Donetsk
    È di cinque feriti il bilancio del bombardamento delle forze ucraine che ha colpito il palazzo del municipio di Donetsk. Lo riferiscono i funzionari filo-russi della regione, come riporta Tass.

    14.00 – Washington Post: Iran fornirà a Mosca missili terra-superficie
    Secondo l'intelligence Usa e degli alleati, l'Iran sta rafforzando il suo impegno a fornire armi alla Russia e prevede di inviare non solo droni d'attacco ma anche quelli che alcuni funzionari hanno descritto come i primi missili terra-superficie di fabbricazione iraniana da utilizzare contro le città ucraine. Lo scrive il Washington Post. L'aumento del flusso di armi da Teheran potrebbe aiutare a compensare quelle che secondo i funzionari dell'amministrazione Biden sono state enormi perdite di equipaggiamento militare russo da febbraio e una fornitura in rapida di munizioni a guida di precisione del tipo utilizzato negli attacchi della scorsa settimana contro le città ucraine. Funzionari del Pentagono hanno confermato pubblicamente l'uso di droni iraniani negli attacchi aerei russi. Una valutazione dell'intelligence condivisa nei giorni scorsi con funzionari ucraini e statunitensi indica che l'industria degli armamenti iraniana sta preparando un primo carico di missili Fateh-110 e Zolfaghar, due noti missili balistici iraniani a corto raggio in grado di colpire bersagli a distanze di 300 e 700 chilometri, rispettivamente, hanno riferito due funzionari al Washington Post.

    13.55 – Cremlino, Nato ci crea problemi ma obiettivi non cambiano. “Siamo in grado di continuare l'operazione in Ucraina”
    L'assistenza della Nato all'Ucraina «complica la situazione» ma «non influenza in alcun modo gli obiettivi della Russia». Lo ha detto il Cremlino, assicurando che la Russia «è in grado di continuare l'operazione militare speciale». Lo riporta la Tass

    13.50 – Kiev, due scuole distrutte da missili russi a Zaporizhzhia. Starukh, “colpite anche abitazioni private”
    Attacchi russi durante la notte hanno distrutto due scuole nel distretto di Pohovsky, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione statale regionale Oleksandr Starukh spiegando che non ci sono state vittime. «La notte scorsa l'occupante russo ha colpito una scuola nel villaggio di Vozdvizhovka con due razzi. L'istituto scolastico è stato quasi completamente distrutto. Un altro razzo ha colpito un parco locale e case private. Anche una scuola nel villaggio di Dobropolye è stata distrutta dai razzi», ha detto Starukh.

    13.42 – Kiev, allarme aereo e raid in tutte le regioni ucraine. Autorità, “scendete nei rifugi, russi lanciano missili”
    Allarme aereo in tutte le regioni dell'Ucraina, le autorità affermano che l'esercito russo sta lanciando missili dovunque e chiedono ai cittadini di andare nei rifugi: i raid aerei sono durati per più di un'ora in tutto il Paese. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. Il capo dell'amministrazione regionale di Mykolaiv Vitaly Kim ha chiesto di prendere sul serio l'allarme: «Stanno arrivando i missili russi, prendete sul serio l'allarme aereo». Il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kirovohrad Andrey Raykovich scrive sui social che «il cielo mette paura, il nemico sta lanciando razzi in tutta l'Ucraina».

    13.00 – Kiev, 16 esplosioni in area aeroporto nella russa Belgorod. Mosca, “sistema di difesa aerea ha funzionato”
    «I residenti hanno riferito di 16 esplosioni nell'area dell'aeroporto vicino a Belgorod, in Russia»: lo ha scritto su Telegram il Centro per le comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine, come riporta Ukrinform. I media ucraini hanno pubblicato sui siti i video che mostrano colonne di fumo dopo le esplosioni nella base aerea. Secondo l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, questa mattina «il sistema di difesa aerea ha funzionato su Belgorod, ci sono state 16 esplosioni, le finestre delle case tremavano, scattavano gli allarmi delle auto, c'erano rumori molto forti».

    12.50 – Nuovi orrori emergono a Izyum
    Mykhailo Yatsentiuk è uscito dal seminterrato per preparare il tè alla nipotina proprio quando la bomba ha colpito. Quando ha ripreso i sensi, mezz'ora dopo, l'intera sezione centrale del suo condominio era stata distrutta; il seminterrato, dove si era rifugiato con la famiglia e i vicini, era avvolto dalle fiamme.
    Secondo il governo ucraino, il 9 marzo nel complesso di appartamenti di via Pershotravneva 2 a Izium, nell'Ucraina orientale, sono morte 54 persone, quasi la metà dei residenti dell'edificio. Nell'attacco sono state uccise intere famiglie. La loro sorte è rimasta in gran parte sconosciuta fino a poche settimane fa, quando le forze ucraine, nel corso di una controffensiva, hanno recuperato Izium dopo sei mesi di occupazione russa, rivelando un sito di sepoltura di massa alla periferia della città.
    La maggior parte dei residenti di Pershotravneva 2 sono stati sepolti lì, tra più di 400 tombe, poche con segni di identificazione se non numeri scritti su croci di legno grezzo. Dopo aver parlato con un sopravvissuto, ex residenti e familiari, e aver esaminato foto e video scattati all'indomani dell'attacco e dopo la liberazione della città, la CNN è ora in grado di raccontare la storia di ciò che accadde a 2 Pershotravneva quel giorno.

    12.20 – Kiev, pesante bombardamento nella notte su regione Nikopol. Colpite linee elettriche, edifici residenziali
    Bombardamento russo nella notte sulla regione orientale ucraina di Nikopol, l'esercito russo ha lanciato 40 razzi colpendo edifici residenziali, linee elettriche e lasciando 1.500 famiglie senza corrente. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, come riportano i media ucraini. «I russi non hanno lasciato riposare la regione di Nikopol questa notte. Hanno sparato su Nikopol e Marganetska. Un uomo di 47 anni è rimasto ferito più volte. I bombardamenti hanno provocato un incendio», ha detto Reznichenko.

    12.00 – Kiev, pronti a liberare zone occupate di Zaporizhzhia. Fedorov, “gravi perdite delle truppe di Mosca”
    Le forze armate dell'Ucraina si stanno preparando a liberare la parte occupata dall'esercito russo della regione di Zaporizhzhia, area dell'Ucraina sud-orientale dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco in esilio di Melitopol Ivan Fedorov, riferendo in particolare che non lontano da Gulyaipol le unità di Kiev hanno distrutto un deposito di munizioni, mentre a Tokmok, Pology, Kamianets-Dniprovska le truppe della Federazione hanno subito gravi perdite in termini di soldati ed equipaggiamenti. Lo riporta Unian.

    Si nasconde nella trincea per evitare la pioggia di missili Himars ucraini e filma l'assalto: il video


    11.21 – Coldiretti, in Italia 2,6 milioni senza cibo
    In Italia sono 2,6 milioni persone che sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari, anche per effetto del caro bollette scatenato dalla crisi energetica per la guerra in Ucraina. E' quanto emerge dalle analisi di Coldiretti su dati del Fondo per l'aiuto europeo agli indigenti (Fead) diffuse in occasione della Giornata dell'alimentazione. Con l'aumento dei prezzi del carrello della spesa cresce infatti il numero di persone che non possono più permettersi pasti regolari dovendo ricorrere alle associazioni benefiche che - sottolinea la Coldiretti - hanno aiutato tra gli altri 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili. Fra i nuovi poveri - continua la Coldiretti - ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia e dalla crisi energetica.

    10.50 – Nato, domani al via esercitazioni aeree per testare la capacità di deterrenza nucleare
    La Nato terrà da domani al 30 ottobre l’esercitazione Steadfast Noon («Mezzogiorno costante»), durante la quale le forze aeree di tutta l'Alleanza eserciteranno le loro capacità di deterrenza nucleare. Almeno 60 velivoli di vario tipo, compresi caccia di quarta e quinta generazione e bombardieri a lungo raggio B-52 degli Stati Uniti, sorvoleranno il Belgio, il Mare del Nord e il Regno Unito. L'esercitazione, che non prevede l'utilizzo di armi vive, «contribuisce a garantire che il deterrente nucleare dell'Alleanza rimanga sicuro, protetto ed efficace», ha spiegato un portavoce.

    10.45 – Filorussi: raid ucraini sul palazzo del governo a Donetsk, due feriti a
    L'edificio dell'amministrazione comunale di Donetsk è stato danneggiato a seguito dei bombardamenti delle truppe ucraine. E' l'accusa delle autorità filorussa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, riferiscono i media russi. Due i feriti durante i raid e, secondo il sindaco della città Alexei Kulemzin, il bombardamento è stato effettuato dal villaggio di Kurakhovo con tre missili sono lanciati usando i sistemi americani M142 HIMARS, scrive Ria Novosti.

    10.21 – Emergenza fame a causa della guerra in Ucraina. Save The Children avvia la raccolta fondi
    La pandemia da Covid-19, l'escalation della guerra in Ucraina e i fenomeni climatici estremi, hanno contribuito ad affamare la popolazione mondiale facendola piombare, di fatto, nella più grave emergenza alimentare del 21esimo secolo che sta colpendo soprattutto i più piccoli. In media, ogni anno nel mondo, un milione di bambini con meno di 5 anni muore a causa della malnutrizione, ma attualmente altri 13,6 milioni di bambini rischiano la vita per la sua forma più acuta e grave. Nel 2020, 45,4 milioni di bambini sotto i 5 anni erano gravemente malnutriti, numero che entro la fine del 2022, si stima possa arrivare a 59 milioni. Sono questi i dati drammatici diffusi oggi da Save the Children, l'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, con l'avvio della campagna di raccolta fondi ''Emergenza Fame'', che quest'anno accende i riflettori su uno dei killer più silenziosi per bambine e bambini: la malnutrizione.

    10.09 – Zelensky: “Situazione difficile a Bakhmut”
    Nell'Est dell'Ucraina la situazione «più difficile è vicino alla città di Bakhmut», afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Persiste una situazione molto grave nelle regioni di Donetsk e Lugansk, la più difficile è vicino a Bakhmut, come nei giorni precedenti. Manteniamo ancora le nostre posizioni», sottolinea Zelensky, dopo che le forze separatiste sostenute da Mosca nella regione di Donetsk hanno annunciato giovedì la conquista di due villaggi vicini, Opytine e Ivangrad. Le truppe russe da settimane assediano Bakhmut, una città vinicola e mineraria che era abitata da 70.000 persone, nella speranza di conquistarla.

    9.35 – La Difesa russa: la sparatoria causata da due terroristi tagiki
    Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che i due che hanno sparato a Belgorod erano cittadini di un'ex repubblica sovietica (Tagikistan) e sono stati uccisi dopo l'attacco: «I due terroristi sono stati eliminati durante il fuoco di risposta», si legge nella dichiarazione, citata dall'agenzia di stampa russa Tass.

    9.31 – Guerini: “Italia resti nel campo di Kiev e dell’ euroatlantismo”
    «Il sostegno italiano all'Ucraina, condiviso dal Parlamento, è stato fin qui decisivo, insieme a quello di tanti Paesi, per consentire all`Ucraina di resistere all'aggressione russa. E deve continuare, fino a quando Putin non dimostrerà di voler veramente negoziare; dichiara a Repubblica il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, aggiungendo che «la nostra collocazione chiaramente euroatlantica è, se mi passa il parallelismo col diritto, la”'grundnorm” del nostro posizionamento internazionale» e che «ambiguità in questo senso sarebbero contro la nostra storia e il nostro interesse nazionale, inteso in senso ampio, non solo di sicurezza». Guerini definisce inoltre l'aggressione di Putin «una scelta scellerata» e «lo è ancor di più l'uso spregiudicato della minaccia nucleare», alla quale «bisogna rispondere con fermezza, mantenendo però una comunicazione strategica che non alimenti la tensione. La deterrenza è strumento per prevenire i conflitti, non per esasperarli». Guerini aggiunge che «riproporre oggi la leva obbligatoria sarebbe del tutto anacronistico. La professionalizzazione delle forze armate risponde a una precisa esigenza di avere uno strumento militare efficiente e tecnologicamente avanzato».

    9.01 – Zelensky: “65 mila morti russi dall’inizio del conflitto”
    Il presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelensky, ha assicurato che la Russia ha già dovuto piangere circa 65.000 morti dall'inizio del conflitto a febbraio. Uomini e donne che hanno dato la vita «per un pugno di persone al Cremlino che ignora la realtà». Zelenski ha inoltre affermato che anche nel caso in cui i cittadini russi deceduti salgano a 100.000, l'entourage del presidente russo Vladimir Putin non rifletterebbe. Il presidente ucraino ha aggiunto che l'esercito ucraino sta facendo «tutto il possibile» per abbattere più missili e droni nemici e neutralizzare più postazioni nemiche. «Solo le vere vittorie dell'Ucraina, solo la vera difesa di se stessa contro il terrore e il ricatto russi, la protezione con sanzioni alla Russia e aiuti all'Ucraina, totale cacciata degli occupanti della terra ucraina e smantellamento delle capacità aggressive russe sono la sola via della pace», ha detto. Il leader ucraino anche fatto riferimento ai danni alle centrali elettriche e alle possibili interruzioni di corrente, dove ha assicurato che stanno lavorando per ripristinare il servizio. Allo stesso modo, ha evidenziato lo sforzo volto a ristabilire l'ordine dei servizi sociali nelle aree liberate di Kherson, Kharkov e Donetsk.

    07.01 – Papa Francesco: “Chiedo in nome di Dio che si metta fine alla follia crudele della guerra”
    Nell’anticipazione del libro di Papa Francesco “Vi chiedo in nome di Dio” pubblicata dal nostro giornale il pontefice lancia un appello per la fine del conflitto. La guerra in Ucraina «ha messo le coscienze di milioni di persone del centro dell'Occidente davanti alla cruda realtà di una tragedia umanitaria che già esisteva da tempo» e «ci ha mostrato la malvagità dell'orrore bellico». «Non esiste – invita a riflettere il Papa – occasione in cui una guerra si possa considerare giusta. Non c'è mai posto per la barbarie bellica».

    03.01 – Lukashenko, accordo possibile in una settimana
    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato di ritenere possibile il raggiungimento di un accordo sulla crisi ucraina entro una settimana se Stati Uniti e Regno Unito, si siederanno al tavolo dei negoziati. «Tutto dipende dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Se capisci e accetti che è necessario sedersi al tavolo domani, l'accordo si trova in una settimana», ha detto Lukashenko in un'intervista alla trasmissione televisiva Nbc. «La guerra è sempre una brutta cosa. Di recente ho detto che il mondo è impegnato a trovare i colpevoli. Io credo che il colpevole lo scopriremo più tardi. Le persone muoiono ogni giorno. Fermiamo la guerra e raggiungiamo un accordo. E poi scopriremo chi aveva ragione e chi torto. Probabilmente e' una formula normale», ha detto Lukashenko ricordando che il negoziato era cominciato ma poi a Zelensky è stato proibito di proseguire le trattative.


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