Guerra Russia-Ucraina, direttore d’orchestra di Kherson ucciso dai russi perché si rifiuta di esibirsi in concerto: “Freddato in casa”

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    Guerra Russia-Ucraina, direttore d’orchestra di Kherson ucciso dai russi perché si rifiuta di esibirsi in concerto: “Freddato in casa”. Gli 007 inglesi: “Corruzione e scarsa logistica indeboliscono le truppe russe”
    Attacchi russi con droni kamikaze a Zaporizhzhia. Da Usa e Arabia Saudita 1,2 miliardi di aiuti ma non i sistemi di difesa richiesti. Prodi: «Mai vissuti un momento così pericoloso»


    DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE


    Il direttore dell'orchestra del teatro di Kherson, Yuriy Kerpatenko

    È il 234° giorno di guerra in Ucraina. I russi, secondo quanto riferisce Kiev, hanno attaccato la città di Zaporizhzhia con droni kamikaze provocando danni alle infrastrutture. Un incendio è scoppiato sul posto dell’attacco. Per Zelensky Mosca è disperata ma Putin non si pente e giustifica la guerra avvertendo la Nato: «Uno scontro diretto sarebbe catastrofico». Il Cremlino, secondo gli analisti, punterebbe a una tregua, ma solo per lanciare una nuova offensiva a febbraio. Intanto, il presidente della Bielorussia Lukashenko annuncia la creazione di un gruppo militare congiunto.

    Aggiornamento ora per ora

    17.15 – WPOST: “Usa scontenti dei ritardi europei in aiuti economici a Kiev”
    Si stanno registrando crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e gli alleati europei riguardo all'assistenza alla sempre più deteriorata economia ucraina, con Washington che spinge l'Unione Europea ad aumentare l'assitenza finanziaria al Paese invaso dalla Russia. E' quanto scrive oggi il Washington Post, rilevando che in diverse occasioni durante gli incontri questa settimana a Washington, la segretaria al Tesoro Usa, Janet L. Yellen, ha esortato i colleghi ad aumentare sia il ritmo che il volume degli aiuti finanziari a Kiev. Un appello che è arrivato anche direttamente dal presidente Volodymyr Zelensky e il premier ucraino, Denys Shmyhal, che sono intervenuti in modo virtuale ad uno degli incontri alla Banca Mondiale. Yellen ha anche sollevato la questione in incontri riservati che ha avuto al Fondo monetario internazionale con il vice presidente della commissione europea, Valdis Dombrovskis, e il commissario europeo per l'Economia Paolo Gentiloni, rivela ancora il Post citando una fonte informata che ha spiegato che Yellen ha anche parlato della questione durante un successivo incontro con i ministri delle Finanze della Ue. Secondo le nuove proiezioni della Banca Mondiale, l'economia ucraina si contrarrà del 35% quest'anno con l'inflazione che arriverà al 40% all'inizio del prossimo anno. Anche se la situazione sul campo di battaglia sembra volgersi in favore di Kiev, l'esportazioni ucraine sono precipitate, come gli introiti fiscali, senza contare la fuga di milioni di persone e la distruzione delle infrastrutture cruciali. L'assistenza finanziaria esterna non è ancora sufficiente a colmare il gap, ha detto Zelensky mercoledì scorso affermando che mancano ancora 38 miliardi di aiuti solo per il bilancio del prossimo anno. Questo a parte dei 350 miliardi stimati dalla Banca Mondiale per la ricostruzione post bellica.

    16.40 – Ucraina: colpito deposito petrolifero nella zona di Belgorod
    Un deposito petrolifero è stato colpito nella regione russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina. Lo ha riferito il governatore locale, Vyacheslav Gladkov, accusando le forze di Kiev per il raid. "Siamo stati bombardati di nuovo", ha detto il governatore, mentre l'agenzia di stampa Tass, citando una fonte dei servizi di emergenza, ha riferito che il deposito si trova nel villaggio di Razumnoye-71, vicino alla città di Belgorod. Sempre secondo la Tass, l'incendio nel deposito ora è stato spento.

    16.20 – Baerbock: "Russia può usare rifugiati come armi"

    La Russia potrebbe usare i rifugiati ucraini e non solo come "armi" nel tentativo di espandere la sua "guerra ibrida" contro l'Occidente. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, nel suo intervento al congresso dei Verdi, il suo partito. "Questa guerra non si fa solo con le armi, ma anche con l'energia e per questo abbiamo trovato una risposta. Ma sarà anche condotta con la paura e la divisione, ed è proprio quello che dobbiamo prevenire", ha detto Baerbock, sottolineando che "poiché questa guerra è ibrida, stanno partecipando anche altri Paesi" come la Serbia, che ha accusato di aver fatto arrivare aerei carichi di migranti senza visto . Evidenziando che non può esserci una situazione "in cui le persone vengono usate come armi", la ministra ha affermato che la Germania è in trattative con la Repubblica Ceca e la Slovacchia sulla questione.

    15.56 – Kiev, respinta offensiva russa a Bakhmut
    Le forze armate ucraine hanno respinto i tentativi di avanzata russi nel settore di Bakhmutn, nella regione di Donetsk. Lo ha dichiarato, secondo l'agenzia Unian, il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovich, smentendo la conquista di alcuni insediamenti rivendicata da Mosca. «Ci sono stati alcuni movimenti nella regione di Svatovo. Le unità russe hanno cercato di contrattaccare ma non sono andate da nessuna parte», ha affermato il funzionario, «vicino a Bakhmut, i nostri hanno contrattaccato e le hanno buttate fuori dall'area. Non diciamo ancora dove perché lo stato maggiore non l'ha ancora annunciato». Sulla linea Horlivka-Marinka la situazione è immutata, ha aggiunto Arestovich.

    15.50 – Mosca, ogni giorno trasferiti in Russia 500 bimbi da Kherson. Kiev, da Energodar minori ucraini portati a Krasnodar
    Mosca trasferisce ogni giorno in Russia 500 bambini che vivono nel territorio occupato della regione di Kherson (nel sud dell'Ucraina): ha dichiarato il vice primo ministro russo Marat Khusnullin, citato dai media russi. Non è chiaro se siano stati separati dai loro genitori, oppure se vengano portati via insieme con le famiglie, commenta il Kyiv Independent. Secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass, Mosca ha trasferito sul territorio della Federazione 4,6 milioni di persone dal territorio ucraino, di cui 690.000 bambini. Intanto il sindaco in esilio di Energodar occupata (dove si trova la centrale nucleare) Dmytro Orlov ha scritto ironicamente su Telegram che l'esercito russo sta “mandando in vacanza” i bambini ucraini nella regione russa di Krasnodar: «Nonostante il significativo aggravamento della situazione al fronte, in particolare nella direzione di Kherson, oggi gli occupanti e i collaboratori mandano i bambini in vacanza nella regione di Krasnodar nella Federazione Russa», ha osservato.

    15.41 – Media: Kiev ha sferrato offensiva riconquista Kherson
    Il quotidiano ucraino, Kyiv Independent, riferisce che le truppe ucraine hanno lanciato un'offensiva nell'oblast di Kherson, la prima grande città occupata dai russi e da cui nei giorni scorsi Mosca ha annunciato l'evacuazione della popolazione. Il quotidiano cita le forze di occupazione russe, in particolare Kirill Stremousov, 'numero 2' dell'amministrazione filorussa nell'oblast e sostiene che la notizia dell'offensiva è data anche da diversi reporter di guerra filo-russi. L'Ucraina non ha ancora confermato la notizia.

    15.39 – Attacco Kiev a Belgorod, deposito di petrolio in fiamme
    Un deposito di petrolio nella regione russa di Belgorod, ai confini con l'Ucraina, è in fiamme dopo essere stato colpito da un proiettile ucraino. Lo ha riferito su Telegram il governatore dell'Oblast, Vyacheslav Gladkov. Le operazioni di spegnimento sono in corso

    14.45 – Nega concerto ai russi, ucciso direttore orchestra Kherson. Kiev, “noto musicista freddato in casa”
    Il direttore della Filarmonica di Kherson Yuriy Kerpatenko è stato ucciso dall'esercito russo nella sua abitazione per essersi rifiutato di esibirsi in un concerto organizzato dalle forze di occupazione. Lo scrive il Ministero della Cultura ucraino su Facebook, ripreso dai media del Paese. «Si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre. Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l'esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa», ha scritto il ministero.

    14.30 – Lukashenko: “Soluzione in Ucraina possibile in una settimana”
    La soluzione al conflitto in Ucraina può essere trovata in una settimana. Lo ha sottolineato il presidente bielorusso, Aleksander Lukashenko, in un'intervista all'emittente statunitense Nbc. «Dipende tutto da Stati Uniti e Regno Unito. Se domani vi rendete conto che dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare una soluzione, credetemi, la troveremo entro una settimana», ha affermato. Lukashenko ha poi ribadito che la Bielorussa non ha preso parte all'«operazione militare speciale» russa in Ucraina e non lo farà in futuro. «In primo luogo, nessuno, e qui intendo la Russia, ci chiede di partecipare a questa operazione e non lo faremo. Lo abbiamo sempre detto. A quanto pare, non volete sentirci. Bene, sono affari vostri», ha detto.

    14.15 – Iriad: «In caso di conflitto nuclerare circa 34 milioni di vittime solo nelle prime ore»
    In caso di un conflitto nucleare generalizzato, le vittime ammonterebbero a una cifra di circa 34 milioni soltanto nelle prime ore. La drammatica stima arriva da Archivio Disarmo che per la valutazione ha utilizzato il modello di scenario elaborato da Alex Wallerstein e applicato dall'Università di Princeton. Lo scenario, soltanto ipotizzato, vedrebbe da una parte i russi ricorrere ad armi nucleari infrangendo così il patto non scritto che trattiene le potenze nucleari dal 'primo uso', e dall'altra la eventuale risposta degli Stati Uniti. Con armi convenzionali o nucleari? «L'interrogativo ‒ osserva Fabrizio Battistelli, presidente di Archivio Disarmo ‒ è drammaticamente attuale perché da esso dipende l'interruzione o al contrario l'intensificazione di un'escalation nucleare. In quest'ultimo caso si passerebbe dalle testate tattiche a quelle a medio raggio (oltre 500 chilometri) dirette alla regione europea e da queste a quelle strategiche, dirette ai territori delle due maggiori potenze nucleari, gli Stati Uniti e la Russia». E «si tratta di scenari che presso gli stati maggiori delle superpotenze sono allo studio da sempre e che da quando i russi hanno invaso l'Ucraina vengono aggiornati a Mosca e a Washington giorno per giorno, se non ora per ora».

    14.09 – A Parma ricostruito volto a soldato ucraina gravemente ferito
    Un soldato ucraino di 25 anni è stato operato al volto, dalla équipe della struttura di Maxillo-Facciale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che con un intervento gli ha ricostruito la faccia, devastata dall'esplosione di un proiettile sparato da un carro armato alle porte di Kharkiv. Lo ha fatto sapere la struttura sanitaria, ricostruendo la vicenda del 25enne, ferito al fronte e ridotto in fin di vita. All'ospedale da campo, infatti, al soldato, prima rianimato, sarebbe stata inserita una placca di metallo per ricostruire, almeno temporaneamente, una parte di volto e rimediare al danno subito. Il giovane militare, però, non riusciva né a parlare, né ad alimentarsi. Walter Romagnani, presidente dell'associazione "Vogliamo la luna" di Castelnuovo Monti, e Yaroslava Dromina, mediatrice culturale ucraina, in Italia da molti anni, si sono interessati alla sua storia e si sono messi in contatto con la struttura sanitaria per trasferire il 25enne a Parma. «Abbiamo fatto un tentativo perché sapevamo che, a Parma, poteva trovare un centro di alta specialità e abbiamo trovato disponibilità immediata - ha spiegato Dromina -. Grazie al sostegno di Romagnani e dell'associazione umanitaria siamo riusciti a farlo arrivare in Italia, garantendogli ospitalità per il periodo delle cure».Come chiarito da Enrico Sesenna, direttore della Maxillo-facciale, il 25enne «ora dovrà sottoporsi ad altri interventi, ma a un mese dalle operazioni chirurgi che ricostruttive ha riacquistato una buona funzionalità di mascella e mandibola, con la possibilità di riprendere ad alimentarsi e a parlare in modo comprensibile, oltre a un miglioramento estetico del suo viso, sul quale le cicatrici sono destinate ad affievolirsi nel tempo».

    14.03 – Kiev: «400 militari russi eliminati nelle ultime 24 ore»
    «Nelle ultime 24 ore 400 militari russi sono stati eliminati». L' annuncio è stato dato su Twitter dal ministero della Difesa ucraino. I russi hanno subito anche perdite in termini di equipaggiamento, secondo la stessa fonte: pezzi di artiglieria, tre tank, sette veicoli corazzati, 2 elicotteri e 11 droni.

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    13.55 – Borrell (Ue): «Russia è causa della carestia. 100 navi con 20 milioni di tonnellate di grano bloccate nel Bosforo»
    «Cento navi con a bordo 20 milioni di tonnellate di grano aspettano di passare il Bosforo, bloccate dai controlli russi, La guerra di Mosca stanno uccidendo persone nel mondo con la carestia». Così l'Alto rappresentate Ue, Josep Borrell, al congresso dei socialisti europei in corso a Berlino. «I russi dicono che è colpa delle sanzioni ma non è vero, dobbiamo combattere questa narrazione e dire a Mosca siete voi che bloccate grano, siete voi che avete ribaltato l'ordine commerciale, siete voi che avete causato la carestia non le sanzioni», ha spiegato Borrell.

    13.45 – Onu alla Russia: «Croce Rossa abbia accesso ai prigionieri di guerra»
    Il segretario generale dell'Onu ribadisce il suo appello alla Federazione Russa affinché il Comitato Internazionale della Croce Rossa abbia pieno accesso a tutti i prigionieri di guerra, in conformità con il diritto umanitario internazionale, compresa la Terza Convenzione di Ginevra. E' quanto afferma Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale, in una nota.

    13.41 – Colloquio Kuleba-Cavusoglu: «Discussi ultimi eventi del conflitto»
    Gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina sono stati discussi nel corso di un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ed il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Ankara, precisando in una nota che Kuleba ha anche espresso le sue condoglianze a Cavusoglu per le almeno 40 vittime dell'esplosione avvenuta in una miniera di carbone in Turchia.

    13.31 – Zelensky ringrazia Biden per le armi: «Splendido regalo»
    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha espresso «sincera gratitudine» a Joe Biden per il nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 725 milioni di dollari che gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina. «Riceveremo in particolare i tanto necessari proiettili per gli Himars e l'artiglieria. Uno splendido regalo per la Giornata dei Difensori dell'Ucraina», ha dichiarato Zelesnky su Twitter, aggiungendo che «l'aggressore russo sarà sconfitto e l'Ucraina sarà libera».


    12.52 – Iriad: «Con escalation nucleare subito nel mirino basi Nato di Ghedi e Aviano»
    In caso di un'escalation nucleare, pur limitandosi all'intervento di armi nucleari “tattiche”, le conseguenze sarebbero catastrofiche. Le bombe russe potrebbero attaccare obiettivi in Italia 'paganti' dal punto di vista militare, quali basi aeree e navali e comandi Nato. Secondo Iriad - Archivio Disarmo, prime nel mirino sarebbero le basi Nato di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone) che ospitano insieme circa 40 testate nucleari. Ulteriori bersagli potrebbero essere rappresentati da altre basi e comandi militari Nato quali Vicenza (Caserma del Din e Caserma Ederle), Livorno (Camp Darby), Gaeta, Napoli (Naval Support Activity), Taranto, Sigonella (Naval Air Station). Secondo la simulazione, pubblicata sulla rivista on line di Archivio Disarmo ''Iriad review. Studi sulla pace e sui conflitti'', il bombardamento russo degli obiettivi sopracitati provocherebbe almeno 55mila morti e oltre 190mila feriti. La gran parte delle vittime deriverebbe dai bombardamenti degli obiettivi in prossimità delle città: Napoli (circa 21mila morti e 109mila feriti), Vicenza (12mila morti e 45mila feriti), Gaeta (12mila morti e 5mila feriti) e Taranto (7500 morti e quasi 27mila feriti). Al danno umano va aggiunto quello economico che il blocco di infrastrutture e di centri nevralgici provocherebbe sull'intera Penisola e quello ambientale provocato dal fall out nucleare e dalla persistenza delle radiazioni. Per la drammatica stima, Archivio Disarmo ha utilizzato il modello di scenario elaborato da Alex Wallerstein e applicato dall'Università di Princeton. '«Prevedere lo scenario peggiore non significa contribuire a determinarlo ma, al contrario, contribuire a prevenirlo», sottolinea Francesca Farruggia, segretario generale di Archivio Disarmo. Aderendo a un ragionamento che riprende il pensiero strategico classico, basato sul worst case, l'obiettivo di Archivio Disarmo è mettere in guardia nei confronti di una minaccia altamente improbabile, ma terrificante. «Come noi e con molti più mezzi di noi, confidiamo che allo stesso obiettivo stiano lavorando i governi, le organizzazioni internazionali di cui fa parte l'Italia e le Nazioni Unite», fa sapere Iriad.

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    12.29 – A Kiev l’ambasciatore ucraino in Germania
    E' in partenza l'ambasciatore ucraino a Berlino, Andriy Melnyk, che ha trascorso gli ultimi otto mesi a sollecitare maggiore sostegno per il suo paese criticando ogni segnale di incertezza della Germania. Melnyk aveva annunciato mesi fa che il suo mandato stava per concludersi. «Penso di essere riuscito a concentrare i tedeschi sull'argomento Ucraina e ad assicurarmi che l'Ucraina fosse davvero notata e compresa», ha dichiarato alla Dpa. E' probabile che il diplomatico diventi ora viceministro degli Esteri. A luglio Melnyk aveva suscitato forti polemiche per le sue dichiarazioni sull'ultranazionalista e collaborazionista ucraino Stephen Bandera, negando che si fosse reso responsabile di crimini legati al nazismo. Il suo successore, Oleksii Makeiev, dovrebbe arrivare lunedì.

    12.12 – “Gruppo congiunto”, prime truppe russe in Bielorussia
    Cominciano ad arrivare in Bielorussia i primi soldati russi che formeranno il gruppo regionale congiunto insieme ai soldati locali. Lo ha reso noto il ministero bielorusso della Difesa sul suo canale Telegram. «I primi treni con l'esercito russo che formeranno il Raggruppamento militare regionale sono arrivati nella Repubblica di Bielorussia», ha detto il comando bielorusso. «I soldati sono stati ricevuti con gioia, pane e sale», secondo le tradizioni dell'ospitalità russa e bielorussa, ha aggiunto il ministero, pubblicando anche un video dell'arrivo. La decisione è stata presa dai due Paesi la scorsa settimana di fronte all'aumento del potenziale militare Nato ai confini con la Bielorussia, il riarmo di Polonia e Paesi baltici.

    11.36 – Prodi: «Mai vissuto un momento così pericoloso. Se non si muovono le grandi potenze noi siamo poca cosa»
    «Non ho mai vissuto un momento politico mondiale così pericoloso». A dirlo a un margine di un convegno a Bologna è l'ex presidente del Consiglio «Speriamo in bene - ha proseguito -: siamo in una vera e propria guerra senza per ora che vi siano dei filoni per costruire la pace. In questo la cooperazione è una strada. Se non si muovono le grandi potenze noi siamo poca cosa».

    11.27 – Portogallo: «Putin non deve vincere, avanti con sostegno all’Ucraina»
    «Putin non deve vincere questa guerra, e noi continueremo ad aiutare l'Ucraina. La pace e il diritto internazionale devono vincere. Noi dobbiamo adoperarci a favore del diritto internazionale», ha detto il premier portoghese, Antonio Costa, intervenendo al congresso dei socialisti europei a Berlino.

    11.12 – Loefven: «Uniti con l'Ucraina, non c'è alternativa. Se l’illegalità prevale, contro chi saranno rivolti dopo i cannoni?»
    «Noi siamo uniti nella lotta per i diritti dell'Ucraina: lo facciamo perché non c'è alternativa. Se sul diritto internazionale prevale l'illegalità, possiamo chiederci: cosa succederà dopo e a chi saranno rivolti i cannoni la prossima volta? Abbiamo bisogno di continuare a sostenere l'Ucraina», ha detto il leader dei socialisti europei, Stefan Loefven, parlando al Berlino al Pes, dove è stato eletto ieri a questo incarico. Loefven a sottolineato che l'aggressione russa è «inaccettabile». «Come Svezia abbiamo fatto la scelta di entrare nella Nato, per rafforzare la sicurezza in Europa», ha aggiunto.

    10.58 – Attacco alla rete elettrica, Kiev: «Limitare i consumi»
    L'attacco russo stamane a una centrale elettrica di Kiev mette a rischio l'approvvigionamento nella capitale e nella sua regione, che adesso potrebbero subire black-out. Lo ha reso noto la compagnia energetica ucraina, Ukrenergo. Le autorità ucraine hanno esortato i residenti di Kiev e della regione a limitare l'uso dell'elettricità dalle 17 alle 23.

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    10.44 – 007 britannici: «Corruzione endemica e scarsa logistica sono le cause della debacle russa in Ucraina»

    Molti riservisti russi chiamati a combattere in Ucraina sono verosimilmente costretti a comprarsi da soli l'equipaggiamento protettivo, e in particolare il giubbotto antiproiettile. A renderlo noto è l'intelligence britannica, nell'ultimo rapporto sulla situazione al fronte in Ucraina divulgato dal ministero della Difesa di Londra. «Contingenti di riservisti russi appena mobilitati sono stati dispiegati in Ucraina nelle ultime due settimane», si legge nel rapporto. «Il loro livello medio di equipaggiamento personale è quasi certamente inferiore alla già scarsa dotazione delle truppe precedentemente schierate. È probabile che molti riservisti debbano acquistare il proprio equipaggiamento protettivo, protezione, in particolare il moderno giubbotto 6B45». «Questo giubbotto - prosegue - è stato venduto sui siti di shopping online russi per 40.000 rubli, rispetto a circa 12.000 rubli di aprile. Nel 2020, le autorità russe hanno annunciato che 300.000 set di giubbotti antiproiettile Ratnik erano stati forniti all'esercito russo, sufficienti per equipaggiare la forza attualmente dispiegata in Ucraina. Corruzione endemica e scarsa logistica rimangono una delle cause alla base della scarsa performance della Russia in Ucraina», concludono gli 007 di Londra.

    10.03 – Nel nuovo pacchetto di aiuti militari Usa non ci sono i sistemi anti-missile chiesti da Kiev
    Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti in armi all'Ucraina da 725 milioni di dollari. Lo riferisce il Pentagono in una nota. Nelle nuove forniture militari non ci sono i sistemi anti-missile chiesti da Kiev. Da quando Joe Biden è alla presidenza degli Stati Uniti, Washington ha inviato all'Ucraina forniture militari per oltre 18,2 miliardi di dollari, di cui 17,6 miliardi dall'inizio della «brutale e non provocata» invasione del 24 febbraio, si legge ancora nella nota del Pentagono. Gli Stati Uniti, precisa il dipartimento della Difesa, hanno fornito «un'assistenza alla sicurezza senza precedenti» alle forze di Kiev e «continueranno a lavorare con alleati e partner per garantire che l'Ucraina abbia il supporto di cui ha bisogno». Nel nuovo pacchetto di armi Usa ci sono: munizioni per sistemi missilistici ad alta mobilità (HIMARS); 23.000 colpi di artiglieria da 155 mm; 500 colpi di artiglieria da 155 mm; 5.000 armi anticarro; missili anti-radiazioni ad alta velocità (HARM); più di 200 veicoli a ruote multiuso ad alta mobilità (HMMWV); armi leggere con oltre due milioni di munizioni.

    9.55 – Zelensky: «I russi hanno ancora armi e possono terrorizzarci, ma non possono vincere»

    Le forze armate ucraine si riprenderanno tutto il territorio del paese sotto controllo russo. Ad assicurarlo è il presidente Volodymyr Zelensky: «Hanno sempre altra gente che possono dislocare sul campo di battaglia, hanno armi, razzi che usano contro l'Ucraina», ha dichiarato nel suo discorso notturno, parlando della mobilitazione russa. E la Russia «ha anche ancora l'opportunità di terrorizzare le città ucraine e tutti gli europei e ricattare il mondo. Ma non ha alcuna possibilità di successo perché l'Ucraina sta facendo progressi costanti».

    9.41 – La Russia alla riunione dei comitati olimpici a Seul
    Il presidente del Comitato olimpico russo (Roc), Stanislav Pozdnyakov, ha confermato che una delegazione si recherà all'assemblea generale dell'associazione dei Comitati Olimpici Nazionali (Anoc) in programma dal 18 al 21 ottobre a Seul, in Corea del Sud. La partenza della delegazione russa è prevista per lunedì 17 ottobre. L'Anoc ha permesso la partecipazione anche alla delegazione bielorussa. A seguito dell'invasione militare della Russia in Ucraina, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) il 28 febbraio scorso aveva raccomandato alle federazioni sportive di non invitare alle competizioni internazionali atleti e funzionari dei due Paesi. Il Cio, peraltro, non ha mai sospeso i suoi membri russi. «Vorrei sottolineare che, nonostante le polemiche sulla stampa, l'interazione con il Comitato Olimpico Internazionale non si è interrotta per un solo giorno dal 24 febbraio», ha precisato Pozdnyakov aggiungendo, «tra pochi giorni partiremo per l'assemblea dell'Anoc essendo noi membro a pieno titolo del movimento olimpico, cosa che non si può dire dei nostri atleti che sono limitati nella partecipazione alle competizioni».

    Tank russo passa sulle mine (ben visibili) e salta in aria. L'accusa degli ucraini: "Stanno disertando"


    9.29 – Gb: «Riservisti russi costretti ad acquistare armature»

    Molti riservisti russi chiamati a combattere in Ucraina sono probabilmente costretti ad acquistare la propria armatura, prezzi aumentati vertiginosamente. Lo afferma l'ultimo bollettino dell'intelligence britannica, secondo cui «la corruzione diffusa e le lacune nella logistica» restano una delle cause principali delle «scarse prestazioni» delle forze russe.

    9.21 – Missili sulla regione di Kiev, scatta l'allarme antiaereo
    Allerta antiaerea in Ucraina dopo la pioggia di missili russi caduta nella regione di Kiev. Lo afferma il canale Telegram dell' amministrazione della capitale ucraina. «Un attacco missilistico è stato lanciato dalle forze di occupazione russe contro uno dei distretti della regione di Kiev. Tutti i servizi funzionano, i soccorritori sono sul posto. Finora non ci sono vittime», ha detto il capo dell'amministrazione della regione di Kiev, Aleksey Kuleba, precisando che l'allerta è ancora in corso.

    9.16 – Indagini su Nord Stream 1 e 2
    La Svezia ha respinto i piani per la creazione di un gruppo d'indagine formale congiunto con Danimarca e Germania per indagare sulle rotture del mese scorso dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, ha dichiarato un procuratore svedese che sta indagando sulle perdite.

    Putin: "Non mi pento, ci muoviamo nel modo giusto in Ucraina"


    8.59 – Chiamata alle armi per gli addetti del settore petrolifero
    Alcuni degli oltre 9.000 dipendenti russi dell'azienda di servizi petroliferi Schlumberger hanno iniziato a ricevere avvisi di chiamata alle armi attraverso il lavoro, e l'azienda non sta autorizzando il lavoro a distanza per sfuggire alla mobilitazione, secondo documenti interni.

    8.52 – Appello a Mosca del Fmi
    I Paesi membri del Fondo Monetario Internazionale hanno lanciato un appello quasi unanime alla Russia affinché ponga fine alla guerra in Ucraina, ma Mosca ha nuovamente bloccato il consenso sull'emissione di un comunicato congiunto sul principale fattore che alimenta l'inflazione e rallenta l'economia globale, hanno dichiarato i funzionari del Fmi.

    8.45 – Crimea, fino a luglio i danni al ponte non saranno riparati
    I danni al ponte tra la penisola di Crimea annessa e la Russia meridionale non saranno riparati prima di luglio, secondo un documento pubblicato sul sito web del governo russo, dopo l'esplosione della scorsa settimana.

    8.39 – Fosse comuni nel Donetsk
    Gli investigatori ucraini hanno finito di riesumare i soldati di una delle due fosse comuni scoperte dopo che le truppe russe si sono ritirate dalla città di Lyman, nel Donetsk, ha detto la polizia.

    8.27 – Stop alla mobilitazione russa entro due settimane
    La Russia dovrebbe finire di richiamare i riservisti entro due settimane, ha detto il presidente Vladimir Putin, promettendo la fine di una mobilitazione divisiva che ha visto centinaia di migliaia di uomini chiamati a combattere in Ucraina e un numero enorme di persone fuggire dal paese. «La Russia non ha bisogno di scatenare nuovi attacchi massicci sull'Ucraina in questo momento», afferma Vladimir Putin dopo giorni di pioggia di missili su città come Kiev. Molti analisti hanno ipotizzato che le scorte di armi di precisione di Mosca potrebbero essere esaurite.

    8.08 – Starlink, il Pentagono sta «valutando ogni opzione». La Casa Bianca consulta gli alleati
    «Il Pentagono sta valutando tutte le opzioni, non solo Starlink». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa a bordo dell'Air Force One che sta portando il presidente americano Joe Biden a Portland, Oregon, a proposito dell'annuncio di Elon Musk che non fornirà più a Kiev la sua rete satellitare perché i costi sono eccessivi. «Il Pentagono sta lavorando con alleati e partner per capire come meglio sostenere l'Ucraina sulla rete internet», ha aggiunto Jean-Pierre.

    7.47 – Ripristinata a Zaporizhzhia alimentazione di emergenza
    I tecnici ucraini hanno ripristinato i generatori elettrici di emergenza nell'impianto nucleare di Zaporizhzhia, un intervento necessario dopo che la settimana scorsa la centrale aveva registrato due disconnessioni dalla rete elettrica esterna. Lo ha reso noto un comunicato della Iaea. La centrale ha inoltre ricevuto i rifornimenti per riempire i suoi venti generatori diesel grazie all'arrivo di sette camion cisterna e ora può contare su almeno dieci giorni di operatività autonoma qualora dovesse subire altre disconnessioni.

    7.38 – Dall’ Arabia Saudita aiuti a Kiev per 400 milioni di dollari
    L'Arabia Saudita ha annunciato un pacchetto di aiuti all'Ucraina di 400milioni di dollari. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa saudita Spa, si tratta di aiuti umanitari che testimoniano la vicinanza dell'Arabia Saudita alla popolazione ucraina. L’agenzia ufficiale saudita ha riportato anche di una telefonata del principe ereditario Mohammed bin Salman al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader saudita ha sottolineato «la posizione del regno a sostegno di tutto quanto contribuirà a una de-escalation» e la disponibilità a «proseguire negli sforzi di mediazione».

    7.29 – Droni suicidi abbattuti nella regione di Dnipropetrovsk
    Le forze ucraine hanno abbattuto cinque droni kamikaze nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha affermato Valentyn Reznichenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, in una dichiarazione su Telegram. «A mezzanotte, le truppe dell'Air Command East hanno distrutto cinque droni kamikaze nemici Shahed-136 sulla regione», si afferma in un post. Atri tre droni sono stati abbattuti nel distretto di Kryvyi Rih e altri due nel distretto di Nikopol. Ieri sera i russi hanno attaccato Zaporizhzhia con droni kamikaze, provocando danni alle infrastrutture.

    7.07 – Usa annunciano nuovo pacchetto di aiuti militarai a Kiev da 725 milioni di dollari
    L'amministrazione Biden invierà all'Ucraina un nuovo pacchetto da 725 milioni di dollari di armi e altra assistenza militare. Lo ha annunciato la Casa Bianca, mentre gli Stati Uniti si sono aggiunti questa settimana a una raffica di annunci di aiuti da parte degli alleati europei. L'annuncio arriva sulla scia degli incontri alla Nato, dove i leader della difesa dall'Europa e da tutto il mondo hanno promesso armi e sistemi di difesa aerea all'Ucraina mentre la Russia ha intensificato i suoi bombardamenti su Kiev e in altre regioni

    01.00 – Usa: 260mila bambini portati in Russia e zone remote
    «Da varie fonti, incluso il governo russo, risulta che le autorità russe hanno portato via dalle loro case 260mila bambini e li hanno trasferiti in Russia, spesso in regioni remote». Lo ha confermato un portavoce del dipartimento di Stato americano, parlando della situazione in Ucraina nel corso del briefing quotidiano con i giornalisti.

    00.50 – Usa: nessuna comunicazione con il satellite Starlink
    Gli Stati Uniti hanno dato all'Ucraina «migliaia di telefoni satellitari» e altri «strumenti tecnologici» per garantire i collegamenti e, allo stesso tempo, «contrastare gli attacchi cyber da parte del Cremlino», ma «non hanno ricevuto comunicazioni da parte di Starlink» e il servizio non è stato pagato. L'ha dichiarato il viceportavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel, rispondendo alla domanda di un giornalista riguardo la situazione legata al satellite Starlink, per il quale il proprietario, Elon Musk, ha chiesto adesso il pagamento del servizio da parte del Pentagono. «Stiamo pagando? – ha aggiunto – da quel che io so, no».

    00.30 – Kiev: attacco russo a Zaporizhzhia con droni kamikaze
    Il segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoly Kurtev ha affermato che i russi hanno attaccato in serata la città con droni kamikaze, provocando danni alle infrastrutture. Lo riporta Ukrainska Pravda. Kurtev ha specificato che le strutture infrastrutturali sono state danneggiate a seguito di un attacco e un incendio scoppiato nel luogo dell'atterraggio.

    00.01 – Zelensky: la Russia è già in un'atmosfera di sconfitta
    «La Russia è già in un'atmosfera di sconfitta, in un'atmosfera di disperazione per se stessa. Sì, hanno ancora persone che attaccano. Hanno armi, missili e Shahed che usano contro l'Ucraina. Hanno ancora l'opportunità di terrorizzare le nostre città e tutti gli europei, di ricattare il mondo. Ma non hanno alcuna possibilità. Perché l'Ucraina va avanti». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. Nella Giornata dei difensori, il presidente ha anche ringraziato tutti gli ucraini. «E soprattutto grazie a tutti coloro che oggi, anche se in silenzio, anche se solo nei loro cuori, ma tuttavia, insieme a tutto il nostro stato, hanno celebrato la Giornata dei difensori dell'Ucraina, trovandosi nel territorio temporaneamente occupato con la forza in Russia», ha sottolineato.


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