Covid Italia, bollettino del 26 luglio: 88.221 casi e 253 decessi Costa: "per arrivare al contagio zero, ridurre la quarantena dei positivi asintomatici"

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    Covid Italia, bollettino del 26 luglio: 88.221 casi e 253 decessi
    Costa: "per arrivare al contagio zero, ridurre la quarantena dei positivi asintomatici"



    Ancora in calo la curva epidemica in Italia. Oggi sono 88.221 i nuovi casi Covid, contro i 23.699 di ieri ma soprattutto i 120.683 di martedì scorso. I tamponi effettuati sono 446.718 (ieri 122.550) con un tasso di positività che sale lievemente, dal 19,3% al 19,7%. Balzo dei decessi, ben 253 nelle ultime 24 ore (ieri 104), mai così tanti dallo scorso 22 febbraio, anche se con diversi recuperi di vecchie notifiche. Sono 171.232 le vittime dall'inizio della pandemia.
    In aumento le terapie intensive, 8 in più (ieri +21): in tutto sono 426 con 61 ingressi del giorno. Aumenta anche il numero dei ricoveri ordinari: sono 43 in più (ieri +156), per un totale di 11.124. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

    Gimbe: per rientro a scuola necessario risolvere critiità
    Nell'83% dei casi la Struttura Commissariale ha garantito tempestivamente la fornitura delle mascherine rispetto all'entrata in vigore delle relative normative, ma il 76,2% dei rispondenti ne ha ricevute in quantità superiori al necessario. Nell'88,4% dei casi le scuole ritengono di aver acquistato un quantitativo adeguato di mascherine FFP2 per le classi in regime di auto-sorveglianza . Nelle ipotesi previste dal DL 5/2022 le FFP2 sono state indossate da tutti gli alunni e per tutta la durata prevista nella quasi totalità dei casi (97,4%). In due terzi delle scuole (66,6%) in classe è stato possibile mantenere la distanza di almeno 1 metro fra gli alunni, mentre a causa di limiti strutturali aula-dipendenti nel 6,4% non è stato possibile e nel 27% possibile, ma non in tutte le classi.

    Costa: "A breve riduzione isolamento positivi asintomatici"
    "L'obiettivo del contagio zero è irraggiungibile. E allora convivenza a mio avviso significa anche rivedere e rivalutare le regole dell'isolamento in caso di positivi senza sintomi. Sicuramente io prevedo che nei prossimi giorni ci potrà essere una revisione, una riduzione dell'isolamento per chi è positivo, ma non ha sintomi". A prospettarla come una revisione che dovrebbe avvenire a stretto giro è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. "Dopodiché - ha aggiunto il sottosegretario - io credo che il passo successivo per arrivare a una convivenza" con Covid "sia di considerare l'ipotesi che, in presenza di positivi senza sintomi, si possa anche eliminare la quarantena magari indossando una mascherina e quindi potendo andare a lavorare. Anche perché altrimenti il rischio è, di fronte a un numero di contagi comunque ancora elevato, di ritrovarsi involontariamente a ribloccare il Paese".

    Crescioli (Cri): in prima linea per supporto sanitario e psicologico
    "Il 2021 è stato per noi un anno particolare a causa della gestione dell'emergenza covid-19 a 360 gradi. Una emergenza che ci ha coinvolto sia nelle azioni di primo soccorso che nelle azioni successive, come l'effettuazione dei tamponi e l'attività vaccinale. Il nostro coinvolgimento ci ha visto in prima linea anche nell'assistenza ai migranti che non erano stati immunizzati", così ha dichiarato all'agenzia di stampa dire cecilia crescioli, segretario generale della croce rossa italiana (cri), a margine dell'evento di presentazione del bilancio sociale 2021 che si è tenuta questa mattina presso il ministero della Salute.

    Fnomceo consiglia quarta dose da subito per over 60
    Considerato l'"aumento notevole di casi" di Covid-19 e che "con il passare dei mesi l'effetto del vaccino tende a diminuire", il consiglio dei medici è di "procedere comunque con un secondo richiamo nelle fasce di età più a rischio utilizzando i vaccini già disponibili in modo da avere maggiore protezione nei prossimi mesi", senza aspettare i vaccini aggiornati. È quanto si legge sul portale "Dottore, ma è vero che?", creato dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) per rispondere ai dubbi dei cittadini e promuovere una corretta informazione in ambito medico. Nella pagina del portale dedicata al quesito "Se ho più di 60 anni è meglio che faccia la quarta dose?" si spiega che "il vaccino attualmente disponibile, infatti, riduce il rischio di infezione da coronavirus, ma soprattutto offre una protezione molto alta contro le forme gravi di Covid-19, che in alcuni casi possono rendere necessario il ricovero in ospedale e possono causare la morte".



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