“NOI. Non erano solo canzonette”. La grande mostra dell’estate a Pesaro

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    MESTOLO DI BRONZO

    Group
    Administrator
    Posts
    75,488
    Location
    Provincia di Milano

    Status
    Anonymous
    “NOI. Non erano solo canzonette”. La grande mostra dell’estate a Pesaro


    Domenico Modugno a Sanremo 1958

    a cura di Mostra NOI Pesaro

    Pesaro Città Creativa Unesco della Musica accoglie una mostra unica che vede protagonista la “musica d’autore”, 100 brani (Modugno, Mina, Battisti, Jannacci, Gaber, De André, Morandi, Guccini, Dalla e tutti i più grandi) specchio della nostra storia dal 1958 al 1982, e strumento di esplorazione delle profonde trasformazioni di quel periodo.

    Organizzata dal Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo, “NOI. Non erano solo canzonette” è visitabile fino all’11 ottobre a Palazzo Mosca – Musei Civici, luogo dell’identità culturale della città, e al Museo Nazionale Rossini, dedicato al figlio di un’epoca che ha generato la prima pop star ante litteram: Gioachino Rossini.

    Un viaggio nel tempo a 360 gradi, suddiviso per aree tematiche a toccare ogni aspetto della vita, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convenzioni etiche e morali, in grado di coinvolgere chi quegli anni li ha vissuti in prima persona, ma anche i più giovani, in un comune percorso di immersione nella memoria collettiva italiana.


    Si comincia da “Volare”: penso che un sogno così non ritorni mai più e “Il Treno del sole”: come è bella la città come è viva la città. Quindi “Il Boom”: gli italiani si comprano il frigorifero, la televisione e la Seicento, che usano per correre sull’appena nata Autostrada del Sole; “Carosello”: la TV diviene strumento di omogeneizzazione culturale e di diffusione di stili di vita; “Abbronzatissimi”: grazie agli elettrodomestici, cresce la disponibilità di tempo libero verso le cosiddette “vacanze di massa”; “L’Esercito del Surf”: si plasma una nuova realtà giovanile, dotata di forte potere d’acquisto e in grado di star dietro alla continua innovazione tecnologica; “Pensiero Stupendo”: la donna di campagna arriva in città e si misura con il mondo del lavoro.

    Si prosegue con: “C’era un ragazzo che come me”: la protesta studentesca; “Contessa”: il "miracolo economico" fino al 1963 e le lotte operaie a partire dall’"autunno caldo" del 1969; “La locomotiva”: nel decennio ‘70-‘80, sia a destra che a sinistra si aprono fronti di violenza terroristica; “Musica ribelle”: gli anni ’70 sono anche quelli di battaglie per la conquista di importanti diritti civili; “La febbre del sabato sera”: il 13 marzo 1978, tre giorni prima del rapimento di Aldo Moro, esce La febbre del sabato sera, con John Travolta, che diventa fenomeno di costume, con le discoteche “nuovi luoghi di aggregazione”, simbolo di un atteggiamento evasivo e individualistico; “Splendido Splendente”: verso la fine degli anni ’70, alla tradizionale contrapposizione tra Nord industriale e Sud sottosviluppato, si affianca la “terza Italia” del Nord-Est e del Centro, fitta di medie e piccole imprese industriali. Infine “il Mundial”: l’estate dell’82 con il Mondiale di Spagna. Un campionato epico, irripetibile, inaspettato padrone dei sentimenti comuni e privati, scaraventati in un centro di gravità permanente da cui la memoria collettiva non uscirà più.

    www.mostranoi.it/


    Fonte
     
    Top
    .
0 replies since 16/9/2020, 09:08   12 views
  Share  
.