David 2020, un'edizione da ricordare. Il trionfo de 'Il traditore' di Bellocchio

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    David 2020, un'edizione da ricordare. Il trionfo de 'Il traditore' di Bellocchio

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    La serata dedicata al cinema italiano in una formula completamente inedita, candidati e premiati da casa propria, tra abbracci ai figli e dediche. Cinque premi al Pinocchio di Matteo Garrone, ma i riconoscimenti più pesanti al film su Buscetta. Un messaggio di sostegno e speranza del presidente Mattarella e l'impegno del ministro Franceschini: "Lunedì incontrerò il mondo del cinema, quest'estate le piazze possono diventare grandi arene"

    di CHIARA UGOLINI


    Un'edizione unica, eccezionale come eccezionale è il tempo che stiamo vivendo, il David di Donatello 2020 premia Il traditore di Marco Bellocchio che un anno fa esordiva al festival di Cannes. Non solo miglior film ma altre cinque statuette importanti compresa miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, migliori attori protagonista Pierfrancesco Favino e non protagonista Luigi Lo Cascio. Un'edizione fatta di star che stanno a casa, che vengono raggiunti dai figli per gli abbracci (come i bambini di Lo Cascio o la figlia di Jasmine Trinca), di mogli che dalla stanza accanto irrompono nella diretta televisiva, è l'entusiasmo di Anna Ferzetti per il premio a Favino, l'abbraccio della montatrice Francesca Calvelli, anche moglie di Bellocchio. Una premiazione insolita, che non dimenticheremo.

    Il cinema italiano con questa festa dei David di Donatello ha voluto dimostrare che è vivo e forte e nonostante si svolga in modo inedito e molto virtuale la cerimonia condotta da Carlo Conti dallo studio 2 di Via Teulada è stata una celebrazione del miglior "made in Italy" che si è visto sul grande schermo quest'anno. Proprio oggi che sembra aprirsi un piccolo spiraglio per un'estate di cinema, musica e spettacoli la serata è allo stesso tempo un omaggio al cinema di ieri, il più grande dei nostri registi, Federico Fellini, uno dei nostri più grandi attori, Alberto Sordi, che quest'anno compiono 100 anni, ma anche al cinema di domani. E poi il David speciale alla carriera alla quasi centenaria Franca Valeri, "icona dello spettacolo e della cultura italiana".

    Prima della proclamazione del vincitore l'impegno del Ministro Franceschini che ha detto: "lunedì incontrerò il mondo del cinema e insieme stabiliremo come e quando riaprire le sale e i set. Quest'estate le piazze possono diventare grandi arene".

    Un'edizione dedicata "alle oltre 200.000 persone che lavorano nel mondo del cinema, alle associazioni che stanno lavorando alla ripartenza, a quegli schermi ora spenti ma che presto si riaccenderanno". E contemporaneamente le insegne di tantissime sale d'Italia si accendono per testimoniare la volontà di ripartire. E la cerimonia comincia con il saluto del Presidente Sergio Mattarella che, tradizionalmente incontra i candidati e quest'anno ha dovuto salutarli per lettera. Ha ricordato le difficoltà del settore in questo momento difficile "i più penalizzati dall'emergenza", e parlato del "cinema come arte del sogno che si realizza concretamente grazie a tanti professionisti che hanno un compito arduo sviluppare la cultura e tutelare il nostro patrimonio". "Mi auguro un'esplosione di creatività come è stato il neorealismo dopo la seconda guerra mondiale" ha concluso il Presidente nella sua lettera.

    La prima statuetta, virtuale per il momento ma poi le verrà consegnata, è assegnata a Valeria Golino per 5 è il numero perfetto, l'esordio del fumettista Igort, come miglior attrice non protagonista. Le altre candidate erano Anna Ferzetti per Domani è un altro giorno, Tania Garribba per Il primo re, Maria Amato per Il traditore, Alida Baldari Calabria per Pinocchio che sono intervenute tutte collegate da casa. Valeria Golino ha dedicato il premio "all'Italia e a tutti noi e a questo momento fragile e potente, importante per tutti noi.

    La miglior fotografia è stata attribuita a Daniele Ciprì per lo straordinario lavoro su Il primo re di Matteo Rovere che racconta la fondazione di Roma e la lotta fratricida tra Romolo e Remo, premiato anche per miglior produzione è stata quella de Il primo re, come pure il miglior suono. Mentre il David per la miglior sceneggiatura invece è andata a Il traditore, il primo riconoscimento al film di Marco Bellocchio, che ha ben 18 candidature. "Questa quarantena ci ha insegnato che i film e i libri leniscono la nostra solitudine - ha detto in collegamente Ludovica Rampoldi in rappresentanza del team creativo del film e ha voluto omaggiare "il grande maestro che ha permesso questo film: Marco Bellocchio".

    Cinque premi per la favola di Natale di Matteo Garrone Pinocchio: miglior scenografia per Dimitri Capuani, e il miglior trucco alla coppia formata da Dalia Colli e Mark Coulier (trucco prostetico) che sono riusciti a trasformare in animali bellissimi ed espressivi i tanti interpreti del nuovo adattamento da Collodi. Ma anche Massimo Cantini Parrini per i costumi e Francesco Pegoretti per le acconciature e infine migliori effetti speciali a Theo Demeris e Rodolfo Migliari.

    La cinquina di attori non protagonisti tutti schierati da casa erano: Carlo Buccirosso per 5 è il numero perfetto; Stefano Accorsi per Il campione; Luigi Lo Cascio per Il traditore; Fabrizio Ferracane per Il traditore
    e Roberto Benigni per Pinocchio che ha scherzato "io sono la categoria più colpita perché vorrei baciare, toccare e prendere in braccio tutti e invece non lo posso fare" e poi più serio ha aggiunto "se ci chiudono le porte della realtà va bene ma non possono chiuderci quelle del sogno". La statuetta però è andata a Luigi Lo Cascio che è stato raggiunto dai suoi bambini in diretta per un abbraccio "questo non sarebbe stato possibile normalmente... Avevo vinto un David 20 anni fa per I cento passi ma allora ero incosciente, oggi sono riconoscente e confuso" ha detto l'attore siciliano.

    L'Orchestra di Piazza Vittorio è il vincitore del David per il miglior musicista, per la colonna sonora de Il Flauto Magico di Piazza Vittorio di Gianfranco Cabiddu, mentre la miglior sceneggiatura non originale a Maurizio Brauci e Pietro Marcello per Martin Eden dal classico di Jack London. Il film Selfie di Agostino Ferrente ha vinto il premio come miglior documentario.

    Collegati da casa i cinque candidati a miglior attore protagonista Toni Servillo per 5 è il numero perfetto, Alessandro Borghi per Il primo re, Francesco Di Leva per Il sindaco del rione Sanità, Pierfrancesco Favino per Il traditore, Luca Marinelli per Martin Eden. E la statuetta è andata a Pierfrancesco Favino per la sua interpretazione di Buscetta con bacio in diretta della moglie Anna Ferzetti (che era anche candidata). L'attore ha voluto raccontare "Un aneddoto. Prima del lockdown stavo uscendo di casa e ho incontrato una signora nell'androne del palazzo, mi ha detto che aveva visto un mio film e salutandomi mi aveva detto 'torni presto a trovarci'. Arrivando alla macchina ho sentito l'orgoglio di far parte della categoria di donne e uomini dello spettacolo. Voglio dire a questa signora che abbiamo tanto desiderio di tornare presto a trovarla e speriamo di farlo quanto prima". Il premio ha voluto dedicarlo alla mamma Stella Favino.

    Ben sei le attrici candidate come miglior attrice protagonista. Sono Valeria Bruni Tedeschi per I villeggianti, Jasmine Trinca per La dea fortuna, Isabella Ragonese per Mio fratello rincorre i dinosauri, Linda Caridi per Ricordi?, Lunetta Savino per Rosa e Valeria Golino per Tutto il mio folle amore. Il David è andato a Jasmine Trinca che prima ha mostrato il cartonato di Angelina Jolie "è il modello di mia figlia che non vuol apparire" ma poi in realtà è stata abbracciata da Elsa. "Un'attrice protagonista non si vede dalla quantità di minuti nel film mi diceva sempre Ferzan e io devo ringraziare lui e Stefano Accorsi e Edoardo Leo, miei fratelli sul set. Ferzan mi ha fatto molto riflettere su cosa significa la famiglia: l'amore e la cura. E a Fra e Elsa va la dedica del premio". Premiata anche la musica di La dea fortuna che è andata alla canzone di Diodato Che vita meravigliosa.

    Il David per la miglior regia è andato a Marco Bellocchio per Il traditore che ha dedicato un pensiero "al cinema italiano che ora è così in grande difficoltà auguro che si possa ricominciare a lavorare. Sono contento per me ma anche per tutti quelli che mi hanno aiutato a fare questo film. Ho 80 anni ma spero per un po' di anni di continuare a fare film che mi entusiasmino". Gli altri erano Il primo re di Matteo Rovere, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, Martin Eden di Pietro Marcello, Pinocchio di Matteo Garrone. Un abbraccio con figlia e moglie, Francesca Calvelli, a sua volta premiata per il miglior montaggio del film

    Da un grande maestro a un esordiente, il David per il miglior regista di opera prima è andato a Phaim Bhuiyan per Bangla dedicando ilpremio a "tutti i ragazzi di seconda generazione che con tanti sacrifici ce la stanno facendo. Grazie all'Italia che ci ha dato tanto". Gli altri erano 5 è il numero perfetto di Igort, Il campione di Leonardo D'Agostini, L'immortale di Marco D'Amore e Sole di Carlo Sironi.





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