Lucerna. La perla nel cuore della Svizzera

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    MESTOLO DI BRONZO

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    Lucerna. La perla nel cuore della Svizzera

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    Il Ponte della Cappella

    Il Lago, le montagne attorno, i ponti di legno. La città situata poco oltre il Gottardo è una piccola sintesi del Paese oltralpe. Bella e facile da raggiungere

    di GIUSEPPE ORTOLANO


    Da una parte le azzurre acque del lago dei Quattro Cantoni, dall’altra la bianca cima innevata del monte Pilatus, in mezzo la città medievale con lo storico ponte in legno Kapellbrücke. Anche in pieno inverno Lucerna può essere la meta di un piacevole fine settimana. Facile da raggiungere – poco più di tre ore di treno da Milano, un comodo volo su Zurigo seguito da un breve collegamento ferroviario dal centro-sud Italia -, di dimensioni ridotte e quindi facile da girare a piedi o utilizzando la efficiente rete di mezzi pubblici, quella che una volta era conosciuta come la piccola Venezia della Svizzera incuriosisce il turista con le sue bellezze architettoniche e naturali. Iniziando dai due ponti in legno che attraversano il fiume Reuss, un affluente del Reno. Kapellbrücke, il Ponte della Cappella dall’insolita forma a gomito, risale alla prima metà del Quattrocento e affascina con i settecenteschi pannelli dipinti che raccontano la storia della città e della Svizzera. Gravemente danneggiato da un incendio nel 1993 è oggi ritornato al suo antico splendore.

    L’altro ponte in legno, lo Spreuerbrücke, fu terminato nel 1408 e deve il suo nome al termine tedesco Spreu (pula in italiano) dato che allora era l’unico posto in cui si potevano gettare la pula e le foglie morte nella Reuss. Attraversandolo si ammirano i 67 pannelli dipinti tra il 1626 e il 1635 da Kaspar Meglinger che illustrano il tema della danza macabra. Tra il Kapellbrücke e il lago si incontra il monumento simbolo di Lucerna: la Wasserturm, l’ottagonale torre dell’acqua edificata nel Trecento. Parte integrante della Museggmauer, la cinta muraria che ha in gran parte conservato il suo aspetto originale, la torre ha una lunga e inquietante storia essendo stata usata anche come tenebroso prigione e sala della tortura.

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    Veduta lacustre della città

    Una piacevole passeggiata nell’area pedonale del centro storico permette di ammirare anche la seicentesca Jesuitenkirche (chiesa dei Gesuiti), la più antica chiesa barocca della Svizzera; il palazzo del Municipio, risalente al tardo Rinascimento; alcune delle 150 fontane – in parte anche colorate - che abbelliscono piazze e vicoli della città e il cinquecentesco Ritterscher. Dirigendosi verso il lungolago, prima di imbarcarsi per una rilassante gita in battello, vale la pena fermarsi in uno dei templi del cioccolato svizzero: Max Chocolatier. 159 i diversi cioccolatini che escono da questo piccolo laboratorio artigianale, posto proprio sopra il negozio, capaci di soddisfare – anche se a caro prezzo – tutti i gusti, vegani inclusi.

    A questo punto ci si può imbarcare sul vaporetto turistico, anche nella versione old time a vapore, per godere di una diversa visione della città e magari raggiungere l’interessante Museo Svizzero dei Trasporti, il più importante di tutto il paese. Il lago, da alcuni superficialmente chiamato di Lucerna, deve il suo nome ai quattro storici cantoni ( Uri, Svitto, Untervaldo e Lucerna) lambiti dalle acque che, nel 1291 con il giuramento di Rütli, posero le basi alla nascita della Confederazione elvetica. Ritornando sulla terraferma, dopo una rapida sosta al moderno KKL, progettato dall’archistar Jean Nouvel e sede di una sala concerti, un bar panoramico e un museo di arte contemporanea, si raggiunge – sempre a piedi – la vecchia sede della Banca Nazionale Svizzera. L’edificio oggi ospita la Collezione Rosengart, un vero e proprio gioiello del collezionismo privato con 130 opere di Picasso, 125 Paul Klee e decine di lavori di artisti come Cezanne, Monet, Pissarro, Matisse, Modigliani, Miro, Kandinsky e Chagall. Se si ha voglia di ammirare Lucerna dall’alto vale quindi la pena prendere il filobus 1 per scendere alla fermata in corrispondenza della ripida funivia che in una ventina di minuti porta agli oltre 2000 metri di altezza del Monte Pilatus, dove è possibile mangiare e volendo anche dormire nello storico hotel di montagna costruito alla fine dell’Ottocento.

    A febbraio, dal giovedì grasso fino a martedì grasso, c’è un motivo in più per visitare Lucerna. La città celebra infatti il suo colorato carnevale, uno dei più belli della Svizzera, con la simpatica famiglia Fritschi che gira per il centro storico su un carro accompagnata da un corteo in maschera, con gruppi che con i loro strumenti a fiato e a percussione suonano in modo maldestro e rumoroso famose melodie.








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