Il Palio di Legnano, una festa tra folklore e storia.

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    MESTOLO DI BRONZO

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    Il Palio di Legnano, una festa tra folklore e storia.




    Il Palio di Legnano è l’insieme delle manifestazioni rievocative della Battaglia di Legnano, l’importante fatto d’armi che il 29 maggio del 1176 vide la vittoria dei comuni alleati nella Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa.
    Tracce delle prime commemorazioni si ritrovano, in forma religiosa, già nel tardo medioevo (1393) a Milano nella chiesa d San Simpliciano, ma il Palio così come oggi lo si conosce ha origini più moderne.
    La prima edizione in assoluto, che fu chiamata “Festa del Carroccio“, risale al 1932, organizzata in contemporanea ad una sorta di fiera gastronomica, fu costituita da una sfilata in costume d’epoca e da una gara ippica che si svolse al campo sportivo Brusadelli.
    La prima edizione del Palio non fu assegnata in quanto la gara fu sospesa a seguito di un incidente avvenuto ad un fantino; la corsa riprese, regolamentata in modo più adeguato solo 3 anni più tardi, nel 1935.
    E’ da questa seconda edizione, organizzata con una sfilata in costume molto più ricca, che la rievocazione prende il nome di “Palio di Legnano“.
    Questa edizione del Palio che le cronache dell’epoca riportano come molto ben riuscita e seguita da numeroso pubblico fu vinta da San Domenico che conseguentemente ha iscritto per prima il suo nome sull’albo d’oro della corsa.
    Dalla successiva edizione, 1936, la denominazione dovette cambiare in quanto una precisa disposizione del Duce stabiliva che la denominazione “Palio” doveva essere riservata esclusivamente alla tradizionale manifestazione senese.
    La rievocazione legnanese assunse allora il nome di “Sagra del Carroccio“, fino all’edizione del 2005; dal 2006 infatti la manifestazione ha ripreso il nome precedente di Palio di Legnano.
    La città è stata divisa in contrade, dieci inizialmente, che presto si ridussero ad otto. La contrada, letteralmente “gruppo di case attorno ad una strada”, è un quartiere storico della città che ha la propria sede nel maniero, epicentro della vita associativa e delle attività oltre che luogo nel quale sono custodite tutte le armi, gli ornamenti ed i costumi che vengono utilizzati nella sfilata storica.
    Le guida della contrada è affidata alla reggenza composta dalle tre cariche più importanti che sono Capitano, Castellana e Gran Priore.
    Le otto contrade nelle quali è suddivisa la città di Legnano sono: La Flora, Legnarello, San Bernardino, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant’Ambrogio e Sant’Erasmo.
    Uno degli elementi più caratteristici ed importanti del palio è costituito dalla sfilata storica nella quale si condensano mesi e mesi di preparazione e di lavoro effettuato nei manieri. La sfilata, che come la gara ippica si svolge l’ultima domenica di maggio, è composta da oltre 1200 figuranti che indossano costumi e portano oggetti d’epoca realizzati esclusivamente secondo le prescrizioni dettate da un apposita commissione che vaglia preventivamente l’attinenza degli abiti e degli ornamenti rispetto al periodo rappresentato.
    Ogni contrada, nell’ambito della sfilata che attraversa la città da est ad ovest, svolge un tema predefinito che raffigura un aspetto della vita medioevale, da quello riferito alla vita militare a quello contadino, passando attraverso la vita dei cortigiani o quella degli artisti di strada, musici e giocolieri senza tralasciare il mondo della magia.
    In coda sfila il Carroccio scortato dai fanti e dalla celebre Compagnia della morte che chiude il corteo.
    La compagnia della morte è capitanata dal leggendario condottiero Alberto da Giussano il cui monumento, opera dello scultore Enrico Butti, è diventato simbolo della città.
    La mattina, prima della sfilata e della corsa, in piazza San Magno sul carroccio si celebra la messa che è seguita dall’investitura religiosa dei Capitani e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio.

    cartina-contrade

    Già alla prima edizione del 1932 venne abbinata la disputa di una corsa ippica che però non si concluse in quanto un grave incidente che coinvolse un giovane fantino determinò la sospensione della gara e la conseguente non assegnazione della vittoria.

    Ripreso nel 1935 registrò il primo vincitore ufficiale che dagli archivi storici risulta essere Vittorio Chiapparelli, che corse la finale per la contrada di San Domenico. Dal 1971 il Comitato Sagra decide di rendere obbligatoria la monta a pelo, più difficile ma sicuramente più spettacolare.

    Dopo la sfilata del corteo storico e la carica della Compagnia della Morte, il Supremo Magistrato procede alla composizione delle due batterie mediante un sorteggio che viene effettuato al centro del campo. Il Supremo Magistrato estrae da un sacchetto quattro biglie che riportano i simboli delle contrade.

    Le prime quattro contrade estratte correranno la prima batteria, le rimanenti 4 correranno naturalmente la seconda batteria. Lo stesso sorteggio, con l’ordine di estrazione, determina anche la posizione di partenza al canapo, in considerazione del fatto che quella più favorevole, ovviamente è quella più vicina allo steccato.

    Lo svantaggio di trovarsi al quarto posto viene compensato dalla possibilità di determinare di fatto la partenza e conseguentemente poter partire di rincorsa. Spesso le partenze vengono ripetute più volte, è infatti molto raro che la partenza venga effettuata alla prima mossa. Si ricorda il 1994 come unico anno in cui sia le batterie che la finale furono corse senza false partenze.

    Le batterie si corrono sulla distanza di 4 giri. I primi due classificati delle due batterie disputeranno poi la finale che invece si svolge su 5 giri. L’ordine di posizione della finale viene determinato da un apposito sorteggio che si effettua al termine delle due batterie.

    Il 1961 è l’anno che registra quella che al momento rimane la prima e unica partecipazione di un’amazzone al Palio. Una caduta, senza conseguenze, avvenuta in finale le ha però impedito di vincere il Palio. Oltre al primo, del 1932, di cui si è detto, altre 3 volte il Palio non è stato assegnato; nel 1955, nel 1977 e nel 2006.

    Collegio dei Capitani

    L’atto di nascita del Collegio dei Capitani e delle Contrade – 16 marzo 1955 – porta la firma di nove legnanesi: Enzo Pagani, Ennio Buttini, Davide Casero, Alberto Gianazza, Alfredo Lamperti, Dario Oldrini, Angelo Raimondi, Cesare Sironi e Guido Piero Conti (cancelliere).
    La prima sede furono due locali della ex sacrestia della chiesa di Sant’Ambrogio; fu poi ospitato dalla Famiglia Legnanese per poi trasferirsi nella prestigiosa sede del vecchio palazzotto patrizio dei Cornaggia in via Giulini. Nel 1993 l’Amministrazione gli assegnò una sistemazione provvisoria nell’edificio della scuola De Amicis, prima di destinare al sodalizio l’attuale sede stabile nel “ Cenobio “ del Castello Visconteo.
    Il sodalizio si propone di unire in solidità di propositi ed intenti le Contrade di Legnano tramite i loro Gran Priori e Capitani, esaltare le tradizioni storiche e culturali della Città e, con le Contrade che rappresenta, promuovere con la Famiglia Legnanese ed il Comune il Palio di Legnano.
    Ha inoltre lo scopo di conservare e divulgare le memorie e i documenti storici, gli studi, le pubblicazioni relative alle tradizioni cittadine, promuovere ogni manifestazione atta alla sempre maggior conoscenza della Città e delle sue Contrade, esaltandone il prestigio e difendendone gli interessi.
    Il Collegio ha assunto il motto “in corde concordes, in pugna pugnantes” ed ha come insegna ufficiale il Gonfalone con i colori bianco e rosso della Città di Legnano, con al centro il profilo della Croce di Ariberto da Intimiano e verticalmente ai lati gli otto stemmi delle Contrade Cittadine.
    Il sodalizio è presieduto dal Gran Maestro, eletto ogni due anni , nel corso dell’assemblea sociale (denominata “tornata”) durante la quale vengono altresì nominati il vice Gran Maestro e gli otto Consiglieri del Direttivo, oltre ai revisori dei conti ed ai probiviri.
    Dalla fondazione si sono succeduti alla guida del Collegio dei Capitani e delle Contrade come Gran Maestri Pino Mocchetti, Davide Casero, Primo Rabuffetti, Oreste Albertalli, Roberto Caironi, Enzo Pagani, Giuseppe Prandi, Gianni Solbiati Bellini, Mario Pighetti, Norberto Albertalli, Marco Ciapparelli, Virginio Poretti, Norberto Albertalli, Alberto Romanò, Romano Colombo e l’attuale Gran Maestro Alberto Oldrini.

    Programma Palio di Legnano 2019
    Dal 27/04/2019 to 02/06/2019


    27 Aprile 2019 ore 21.00 – Piazza San Magno

    Traslazione della croce
    La prima delle cerimonie di rito del Palio 2019, la Traslazione della Croce dalla Contrada La Flora che vinto il Palio 2018 alla Basilica di San Magno.
    Continua >


    01 Maggio 2019

    Vie adiacenti i manieri delle otto contrade
    Manieri aperti
    Una giornata dedicata alla scoperta delle otto Contrade e dei loro manieri. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata al 5 maggio.
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    11 Maggio 2019 ore 21.30 – Piazza San Magno

    Investitura civile Capitani del Palio
    Presentazione ufficiale Reggenze di Contrada: iscrizione delle Contrade al Palio
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    24 Maggio 2019 ore 20.30 – Piazza San Magno

    Veglia della Croce
    Ore 21.30 – Piazza San Magno, Proiezione audiovisivi Palio.
    Continua >


    31 Maggio 2019 ore 20.00 – Campo sportivo “G. Mari”

    35° Memorial Favari – Provaccia
    Per informazioni: www.collegiodeicapitani.it
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    02 Giugno 2019 ore 10.30 – Piazza San Magno

    Palio di Legnano 2019
    Appuntamento con la sfilata storica e il Palio, momento culminante di tutte le manifestazioni del Palio di Legnano.
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    Edited by Martino45 - 2/5/2019, 11:44
     
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