Gong, la contadina sul segway: "Così ho dimezzato le mie fatiche

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    Gong, la contadina sul segway: "Così ho dimezzato le mie fatiche


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    (Credits: Chinanews.com)


    Dalla Cina la storia di una 55enne che nelle campagne rurali ha riscoperto la "biga" come mezzo di lavoro. E ora gli asiatici lo rilanciano


    di GIACOMO TALIGNANI


    QUANDO Gong sfreccia fra le campagne tutti si girano a guardarla. Con il suo bastone carico di ceste zeppe di insalate, pomodori e altre verdure sembra volare fra i paesini rurali di Fujian, in Cina. Del resto, nel piccolo villaggio di Futou, non è affatto comune vedere una contadina che lavora su un segway.

    La sua storia, raccontata da diversi media cinesi, è diventata virale dopo che alcune foto e video di questa donna di 55 anni sono apparse in rete: è un buon esempio di inventiva e riutilizzo, sfruttando la tecnologia anche laddove vivono tradizioni secolari di lavoro manuale nei campi e infinite fatiche.

    Gong Rongniang è una contadina e insieme alla sua famiglia da anni percorre chilometri per trasportare da un villaggio all'altro il raccolto, il più delle volte a piedi. Tratte che richiedevano anche ore di marcia trasportando fino a 40 chili di verdure sulle spalle.

    Due anni fa però la tecnologia le è corsa in aiuto: grazie al figlio Gong ha scovato su internet un segway, la "biga" a due ruote auto bilanciata, e l'ha acquistata usata a circa 250 euro (2000 yuan). Arrivato a casa il nuovo mezzo la contadina ha passato tre ore a capire come muoversi su quel bizzarro aggeggio e da allora non lo ha più lasciato. Fra motociclette cariche di prodotti, gente a cavallo e altri a piedi, Gong fa la spola trasportando verdura ogni giorno a bordo del suo segway. Nel piccolo, è un riscatto anche per il mezzo stesso, non certo così fortunato.

    Il progetto del segway fu ideato nel 2001 dall'inventore Dean Kamen che, dopo una accoglienza entusiasta della stampa, lo mise in produzione ipotizzando di venderne 50mila l'anno ma dovette ricredersi dopo averne piazzati appena 6mila. Leggi stradali, burocratiche, e il difficile utilizzo nella vita di tutti i giorni frenarono l'avvento della biga (anche se oggi è in voga soprattutto in ambito turistico e fra i giovani) fino alla cessione dell'azienda all'inglese Jimi Heselden che nel 2010, proprio a bordo del suo segway, morì precipitando in un dirupo.

    Da allora, dopo una fase difficile (fu inserito anche nel "Museo del fallimento" svedese), il segway è entrato nelle mire del mercato asiatico e nel 2015 fu proprio la cinese Ninebot, con base a Pechino, ad acquistarlo.

    A Pechino la polizia lo usa per pattugliare le strade. Ma se per molti viene ancora visto, più che come un mezzo di trasporto, quasi come una sorta di gioco, per Gong il "biciclo" è stata una vera e propria rivoluzione. Ai giornali cinesi ha raccontato che prima per spostarsi le servivano almeno tre ore mentre adesso "posso farlo in 40 minuti". Le è utile esattamente come una zappa o l'aratro e grazie al nuovo mezzo può portare sulle sue spalle più facilmente "anche 60 chili di verdure".

    Paradossalmente, da quando lei e il suo segway utilizzato in quelle remote zone rurali sono diventati virali online, molti cinesi stanno ridiscutendo l'utilizzo di quel mezzo a tratti dimenticato. "Ma davvero utilissimo per me", chiosa Gong con il sorriso.



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