Pitti chiude in bellezza: 30 mila visitatori

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    MESTOLO DI BRONZO

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    Pitti chiude in bellezza: 30 mila visitatori

    Tornano a crescere anche le presenze dall'Italia, molti i compratori esteri. Ma già si guarda all'edizione di giugno con i grandi stilisti fiorentini che sfileranno nelle piazze. La Cna chiede che gli artigiani abbiano una piazza

    Pitti chiude in bellezza e già scalda i motori per l'edizione di giugno. Una sesta piazza della moda, in Oltrarno, per valorizzare l'artigianato fiorentino: questa la proposta di Cna Firenze per il grande evento di giugno annunciato alla presentazione di Pitti Immagine Uomo, che prevede eventi dei grandi nomi della moda Made in Florence (Scervino, Cavalli, Pucci, Ferragamo e Gucci) in Piazza della Signoria, Piazza Santissima Annunziata, via Tornabuoni, piazzale degli Uffizi e Forte Belvedere. Il presidente dell'associazione, Andrea Calistri, propone di aggiungere a queste Piazza del Carmine o Piazza Santo Spirito.

    «Tutto fa pensare che il numero totale dei compratori registrati a questo Pitti Uomo superi il risultato dello scorso gennaio – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – e ciò significa una cifra intorno alle 21.000 presenze, con quasi 30.000 visitatori in totale. E tornano a crescere anche le presenze dall'Italia: non potevamo sperare di meglio, siamo molto soddisfatti e carichi di entusiasmo in vista del prossimo giugno»

    L’affluenza dei compratori fa registrare un aumento del dato totale rispetto allo scorso gennaio, e c’è addirittura un insperato recupero sul fronte italiano (circa 13.000 persone fisiche), che addirittura dovrebbe crescere di quasi il 4%. L’estero si conferma sugli ottimi valori del 2013: la previsione finale dovrebbe superare le 7.800 presenze. In testa per numeri Giappone, Germania, Gran Bretagna, Russia, Francia, Spagna, Turchia e così via. Due citazioni d’obbligo: la prima per l’aumento dei compratori dagli Usa, mercato fondamentale anche per il prestigio e come benchmark globale; la seconda per l’aumento dei punti vendita coreani, nuova grande frontiera asiatica (anche se non l’unica, ovviamente). Ma è da rimarcare infine la provenienza dei compratori esteri: i paesi presenti sono ormai oltre 120 e sono nazioni che solo fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile vedere in un salone internazionale della moda di qualità: dal Centro e dal Far East asiatico, da tutto il Medio Oriente, dall’Oceania, dal Sud e dal Centro America, dall’Africa.


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