Lite per debiti, ucciso a colpi di cric

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. monic75
     
    .

    User deleted



    Roma, preso a sprangate
    sotto gli occhi del figlio: è caccia all’aggressore in fuga

    FLAVIA AMABILE



    Ci sono giorni in cui tutto sembra impazzire. Come ieri sera a Roma dove un padre di 47 anni è stato ammazzato a colpi di cric. Un debito di denaro il movente dell’omicidio. È accaduto nel quartiere di San Basilio, nella periferia nord-est della Capitale, poco prima dell’ora di chiusura dei negozi. Protagonisti, Marco C., che era su una Fiat Grande Punto con il figlio di 19 anni, e un altro automobilista, da loro inseguito. I due hanno speronato l’altra auto, poi la lite furiosa. Sono volate parole grosse. È anche intervenuto il ragazzo. A quel punto il creditore ha colpito violentemente il debitore. Per il quale non c’è stato più nulla da fare. Così, quella che in un primo tempo era sembrata una lite per questioni di viabilità, e che invece nascondeva un’altra storia, è finita in tragedia. Marco C. è stato ferito alla testa con un oggetto solido come un cric o forse una chiave inglese. Il colpo è stato letale: l’uomo è caduto a terra ed è morto durante il trasporto all’ospedale Sandro Pertini.

    Si è poi appreso che la vittima era creditore dell’assassino, aveva cercato nelle ultime ore il debitore a casa sua per riscuotere i soldi, ma non lo aveva trovato. L’uomo, probabilmente scappato, è stato inseguito in strada dal creditore e da suo figlio (entrambi pregiudicati). Ora l’assassino è ricercato. Secondo alcune testimonianze, potrebbe essere fuggito insieme ad altre persone, con i suoi amici a bordo di un’auto nera. Ma c’è anche chi avrebbe visto fuggire una sola persona, a bordo di un’auto scura. I carabinieri del nucleo operativo di Montesacro che stanno indagando assieme agli uomini della stazione di San Basilio, fin da subito non sono stati del tutto convinti della tesi della banale lite. Poi, hanno scoperto che Marco C. e il figlio hanno piccoli precedenti penali e, da qui, hanno esteso le indagini verso i giri dell’usura. A spingere i carabinieri a andare oltre il primo racconto anche il fatto che San Basilio sia una zona ad alto tasso di criminalità e che il ragazzo, il figlio della vittima, non avesse voluto fornire in un primo tempo particolari dell’accaduto. Una reticenza che ha alimentato i dubbi dei militari sulla versione di partenza. Il giovane, che in serata si trovava ancora in ospedale, pare però che abbia cambiato versione con i militari a notte inoltrata: avrebbe raccontato della lite, dell’inseguimento, del tragico epilogo. Tutto per dei soldi prestati e mai restituiti. Particolari che comunque sono ancora al vaglio degli investigatori.

    Così come l’ombra dell’usura. La lite è scoppiata attorno alle 19 alla periferia di Roma, all’incrocio tra via Casale di San Basilio e via Recanati. Sul fatto che ci sia stato un tamponamento tra auto non ci sono dubbi: sull’asfalto ne restano le tracce sotto forma vetri infranti. Poi la lite: e un colpo fatale. Marco C. soccorso dal personale del 118 è stato caricato su un’ambulanza, ma è morto durante il trasporto all’ospedale Sandro Pertini. Nello stesso ospedale è stato medicato il figlio che portava i segni della colluttazione ed era in stato di choc. Giorgio Ciardi, delegato alla sicurezza di Roma Capitale, si è detto costernato per «questo barbaro episodio». Ha espresso le condoglianze alla famiglia e si è augurato che i Carabinieri riescano ad assicurare presto alla giustizia l’assassino. Molto diverso il tono dell’opposizione. Marco Miccoli, segretario del Pd romano, definisce Roma «al livello di una città sudamericana»: «A Roma ci sono stati ben tre omicidi in meno di 24 ore. La Roma di Alemanno si sta dimostrando sempre di più la Capitale dell’insicurezza. I cittadini romani sono stanchi e chiedono al sindaco di rispettare gli impegni che proprio sulla sicurezza Alemanno aveva preso durante la campagna elettorale».



    Fonte
     
    Top
    .
0 replies since 15/6/2011, 07:47   5 views
  Share  
.