Mondo Ricette

Posts written by Martino45

  1. .
    Aerei militari sorvolano Ferrara, preoccupazione in città: «È scoppiata la guerra?». Ma si tratta solo di un'esercitazione

    Storia di Redazione Web


    Aerei militari sorvolano Ferrara, preoccupazione in città: «È scoppiata la guerra?». Ma si tratta solo di un'esercitazione
    © - licenza temporanea -

    Con i tempi che corrono, anche il semplice passaggio di un aereo militare può creare allarme fra gli inconsapevoli cittadini. È accaduto oggi a Ferrara dove, fra le 15 e le 15.30, due Aermacchi MB-339 hanno sorvolato il cielo della città estense a più riprese. Occhi puntati verso l'alto, naso all'insù e un po' di (comprensibile) preoccupazione fra gli abitanti: «È scoppiata la guerra?», si chiede più di qualcuno messo in allarme dal rumore provocato dal passaggio dei velivoli.

    Aerei militari su Ferrara: cosa succede
    Sui social si susseguono foto e video dei due aerei, accompagnati dalle più disparate teorie da parte di utenti allarmati dall'insolito avvistamento. Ma la realtà, come spesso accade, ha una spiegazione molto più semplice.
    Il passaggio dei due aerei è legato ad una normale missione addestrativa di due velivoli del Secondo Stormo, gli MB-339, usati anche per le Frecce Tricolori. Sui piani di volo hanno vigilato i militari del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico. L'esercitazione, probabilmente, prelude a un'esibizione della pattuglia acrobatica dell'Aeronautica Militare Italiana in zona.

    Cos'è l'MB-339
    L'Aermacchi MB-339 è un aviogetto monomotore biposto da addestramento avanzato e da appoggio tattico leggero prodotto dall'azienda italiana Aermacchi (dal 2012 come Alenia Aermacchi) dagli anni settanta e in dotazione principalmente all'Aeronautica Militare, che lo utilizza come addestratore basico di aviogetti al 61º Stormo e al 313º Gruppo Addestramento Acrobatico.


    Fonte
  2. .
    ab884272-3aba-4aed-86e6-f6c0c9e861a9
  3. .
    71f9f4a2dbbbb1343ad63ac0abe60868-17132425736699
  4. .
    Amadeus lascia la Rai. L’annuncio al dg Rossi. Il saluto al pubblico: “Non è stata una scelta facile. È tempo di nuovi sogni”

    a cura della redazione Spettacoli

    Il conduttore ha quindi ufficializzato l’addio alla rete ammiraglia. Nel video smentisce di aver chiesto favori per la moglie

    Amadeus ha comunicato che lascia la Rai. L’annuncio al dg Rossi è arrivato dopo giorni di indiscrezioni. Il conduttore non rinnoverà quindi il suo contratto, in scadenza il 31 agosto, con la rete ammiraglia.

    Nel pomeriggio il conduttore ha pubblicato un video pubblicato sui suoi social in cui dal camerino di Affari tuoi ha letto ai suoi spettatori questo messaggio: “Lavorare in Rai per tanti anni è stato per me motivo di orgoglio, di responsabilità ed immenso piacere. Al servizio pubblico va il mio più sentito ringraziamento.

    Grazie a tutti i Dirigenti che ho incontrato negli anni, che hanno riposto in me fiducia, garantendomi autonomia e serenità. Non è stata per me una scelta facile anche in considerazione degli sforzi importanti fatti da Rai per trattenermi, e senza che io abbia mai fatto alcuna richiesta per favorire i miei familiari o per escludere miei passati collaboratori, a dispetto di quanto è stato fatto circolare sulla stampa negli ultimi giorni. Non è nel mio stile. Un grazie speciale va alle Maestranze Rai che rappresentano al meglio lo spirito dell’azienda. Grazie anche ai Colleghi e ai tanti Artisti che hanno creduto in me e si sono fatti coinvolgere nelle mie idee. I programmi che ho avuto la possibilità e la gioia di realizzare (Sanremo compreso) appartengono al Pubblico, ma rappresentano per me, un pezzo di cuore e di vita. Sono entrato ogni giorno nelle case di milioni di persone, ho provato a ripagare il grande affetto e l’apprezzamento ricevuto, con il lavoro, la professionalità, il rispetto e la libertà. Ho dato tutto me stesso. Ora è tempo di nuove sfide professionali e personali. È tempo di nuovi sogni. Grazie a tutti. Ci vediamo in TV”.

    Il colloquio con il direttore generale Rossi
    Nel colloquio avuto a fine mattinata con il dg Giampaolo Rossi, il conduttore ha ufficializzato la decisione che era nell'aria da settimane: la volontà di impegnarsi in nuove sfide professionali, che lo attendono - secondo rumors sempre più insistenti - sul canale Nove del gruppo Warner Bros Discovery. L'incontro andato in scena stamane, secondo quanto trapela dall'entourage di Amadeus, è stato "cordiale, tra due signori". Una scelta di cui Rossi avrebbe preso atto, nonostante gli sforzi fatti dalla Rai nelle ultime settimane per trattenere il conduttore di Affari Tuoi e degli ultimi cinque festival di Sanremo.

    Rai: “Rammarico e senso di riconoscenza. Abbiamo fatto tutte le proposte possibili”
    "È con rammarico" che la Rai "prende atto della decisione di Amadeus di interrompere il rapporto di collaborazione". "Ma resta, forte, il senso di riconoscenza e di gratitudine per il percorso comune, costellato di grandi successi e di momenti che, come il Festival di Sanremo, sono entrati nella storia della Rai e del Paese. Nell'augurare ad Amadeus buon lavoro - dice Viale Mazzini - all'azienda resta la certezza di aver fatto ad Amadeus - proprio per la stima e la considerazione dovuta alla sua professionalità - tutte le proposte possibili in termini economici ed editoriali nella piena garanzia della massima libertà artistica".

    Amadeus ospite di Fiorello il 10 maggio
    Intanto Amadeus sarà ospite di Fiorello nell'ultima puntata di 'VivaRai2', il 10 maggio, lo ha detto questa mattina lo stesso showman. "Per quella puntata aspettiamo anche Jovanotti e molto probabilmente ci faranno utilizzare lo stadio Olimpico", ha annunciato stamane Fiorello. "Sarà una puntata pazzesca. E ci sono anche i tennisti in zona, chissà..."

    Fiorello: “Io libero di andare a Teleminkia”
    Da settimane Fiorello scherzava sull’addio dell’amico di sempre alla Rai. Poi lo scherzo si era fatto serio e a chi chiedeva cosa sarebbe successo a lui, il conduttore aveva risposto: “Io non rimango in Rai, non sono in Rai. Non ho mai firmato contratti in vita mia. Il mio contratto inizia alla prima puntata di un programma e finisce all’ultima. Non sono mai di un’azienda. Io sono libero. Quindi il 10 maggio finisco, l’11 posso andare a lavorare a Teleminkia”.

    Il re dell’Auditel
    Ora si aprirà una questione importante per l’azienda dal momento che Amadeus con i suoi show garantiva pubblico fedele e entrate pubblicitarie. Soltanto ieri sera con il suo game show Affari tuoi ha trionfato nell’Auditel con 5.5 milioni di telespettatori. Senza parlare ovviamente delle cinque edizioni di Sanremo che ha riportato il festival nelle case di tutti gli italiani.

    Le reazioni da Fazio a Conti: “Perdo un compagno di squadra”
    Le reazioni dei colleghi spaziano da Fabio Fazio che sul possibile arrivo alla Nove dice: “Ne sarei ovviamente molto felice” (dice all’Adnkornos) a Carlo Conti che commenta a LaPresse: “Ha fatto la scelta più giusta per lui, l'ha meditata bene. È un grande amico, un grande professionista, gli auguro ogni bene possibile e immaginabile e sono felice per lui e sono certo che abbia preso la scelta più giusta per lui". E all’Adnkronos ammette: “Perdo un grande compagno di squadra. Sono però certo che abbia fatto una scelta difficile ma ben ponderata".

    Giovanni Minoli: “Grave errore, e grande perdita”
    "Un grave errore" di viale Mazzini, "una grande perdita. Spero che abbiano in testa con cosa sostituirlo, ma vedo poche possibilità per adesso" commenta Giovanni Minoli con l'AdnKronos. "Avevamo una coppia meravigliosa in più di amici, Amadeus e Fiorello, bastava affidare a loro tutto l'intrattenimento e dargli il compito di allevare intorno a loro delle nuove generazioni".



    Fonte
  5. .
    IMG_20240415_113208
  6. .
    8e0de6befa12743b17cdc9b646036501
  7. .
    Droni e missili iraniani contro Israele, Gantz: "Esigeremo un prezzo nel modo e nel momento adatto" | Teheran: "Usa informati degli attacchi limitati"

    Storia di Redazione online


    Gaza Israele esercito bombardamenti raid Striscia
    © Ansa

    La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 191. L'Iran ha lanciato l'attacco a Israele con tre ondate con centinaia di droni e missili da crociera. L'esercito israeliano, aiutato dai caccia di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, ha neutralizzato la maggior parte degli attacchi. Danni limitati e solo 31 feriti. Tel Aviv convoca il gabinetto di guerra e si è riunito il G7. Il presidente iraniano Raisi: "Lezione al nemico". Il ministro Gantz: "Esigeremo un prezzo". Da Usa, Ue e Russia invito alla moderazione. L'Iran: "Gli Stati Uniti sono stati avvertiti che gli attacchi erano limitati". Telefonata di 25 minuti tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu: il presidente Usa ha annunciato che Washington è contraria, e non parteciperà, a un'eventuale offensiva di risposta a Teheran. E l'Iran chiarisce: "Risposta obbligata al raid israeliano contro il nostro consolato a Damasco, ma per noi la questione è chiusa così".


    Fonte
  8. .
    Roma, bus a fuoco: bruciate anche un'auto in sosta, gazebo e alberi: 3 persone intossicate

    Storia di [email protected] (Web Info)


    Roma, bus a fuoco: bruciate anche un'auto in sosta, gazebo e alberi: 3 persone intossicate
    © Fornito da Adnkronos

    (Adnkronos) - Nuovo bus in fiamme a Roma. Oggi, 14 aprile, intorno alle 13 un incendio ha coinvolto in via di Tor Sapienza, all’incrocio con via Luigi Alemanni, un autobus di linea della Tevere Tpl. Le fiamme si sono poi estese a una macchina in sosta, oltre a delle alberature sulla strada e ai gazebo di un locale. Sul posto sono intervenute alcune pattuglie del V Gruppo Casilino della Polizia Locale.

    Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del fuoco e di rimozione del mezzo. Sul posto anche personale Atac.

    Tre uomini sono rimasti intossicati dopo aver inalato i fumi. Due di loro sono stati trasportati in codice giallo al Policlinico Umberto I, mentre il terzo è stato portato all’Ospedale Vannini, sempre in codice giallo.


    Fonte
  9. .
    b8e15e497940c0db6154613d00658bc3
  10. .
    Attacco in un centro commerciale a Sydney: sette morti, incluso l’aggressore. Accoltellato anche un bimbo di nove mesi
    La polizia: non è terrorismo


    13 Aprile 2024
    Aggiornato alle 17:15



    Le teste di cuoio australiane sono entrate in azione al centro commerciale Bondi Junction Westfield di Sydney dopo segnalazioni di un attacco con coltello e spari e hanno colpito un sospetto. Secondo quanto riportano diversa media, i morti sono sette, compreso l’aggressore. C'è anche un neonato di nove mesi tra le persone che sono state accoltellate dall'aggressore del centro commerciale. La madre del piccolo è morta in ospedale. Il bimbo è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ha spiegato il commissario di polizia Karen Webb in conferenza stampa. I medici avevano cercato di salvare anche la madre operandola. «È terribile, terribile», ha detto Webb.

    Un portavoce del servizio di ambulanze del Nuovo Galles del Sud ha dichiarato che la polizia ha sparato all’aggressore, che ha agito da solo. L'autore dell'attacco era un uomo di 40 anni noto alla polizia, che afferma che «non si tratta di un episodio di terrorismo». «Sappiamo qualcosa di questa persona ma stiamo aspettando di confermare la sua identificazione», ha affermato l'ispettrice della polizia locale Karen Webb aggiungendo che la polizia non pensa che avesse un movente ideologico, «in altre parole non si tratta di un episodio di terrorismo».

    Immagini che girano sui social mostrano l'aggressore vestito in pantaloncini e maglietta sportiva muoversi all'interno dell'edificio brandendo un lungo coltello. Un altro video mostra un uomo cercare di bloccarlo mentre si trova sulle scale mobili, gente che scappa da lui e feriti a terra in un bagno di sangue. Un testimone, Roi Huberman, ha raccontato alla Abc di essersi rifugiato in un negozio e di aver visto la gente lasciare il centro commerciale in lacrime.

    Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio per le vittime.


    Fonte
  11. .
    Aprica: donna trovata morta sul letto in casa, a fianco il marito in condizioni gravissime
    La terribile scoperta dei carabinieri, allertati dai vicini. Accertamenti sul figlio sessantenne della coppia, che ha provato ad allontanare i militari: “Qui è tutto a posto, non c’è bisogno che entriate”



    Il complesso dove si trova l'appartamento della tragedia; a sinistra, i sigilli sulla porta (ANP)

    Aprica, 13 aprile 2024 – Tragedia con i contorni ancora tutti da delineare scoperta ieri in tarda serata ad Aprica, comune della Valtellina a pochi chilometri dal confine con la provincia di Brescia.

    Una donna anziana, classe 1933, è stata trovata morta nel letto di una casa vacanza nei pressi della centralissima via Roma. Al fianco aveva il marito, in condizioni quasi disperate: avrebbe una gamba in cancrena e sarebbe in gravissimo stato di denutrizione. Si tratterebbe di una famiglia di Verona, che si sarebbe trasferita durante la pandemia.

    A chiamare i carabinieri sono stati i vicini di casa, che avevano sentito un forte odore provenire dai locali. I militari dell’Arma si sono recati sul posto e hanno bussato alla porta. Ha risposto loro il figlio sessantenne dei due anziani coniugi. “È tutto a posto qui”, avrebbe detto, cercando – invano – di convincere i carabinieri ad allontanarsi.

    I militari, però, hanno insistito, riuscendo infine a entrare nell’abitazione. Qui, in camera da letto, hanno fatto la terribile scoperta: stesi sul materasso c’erano la donna, morta probabilmente da diverse settimane e il marito, gravissimo accanto a lei.

    Il figlio della coppia è stato a lungo ascoltato nella caserma dei carabinieri di Sondrio, presente il magistrato di turno Chiara Costagliola che ieri sera ha coordinato le prime indagini effettuando un sopralluogo nell'alloggio dove è stato trovato il corpo. Il 60enne, disoccupato e che vive grazie alle pensioni dei genitori, ha risposto alle domande come persona informata sui fatti.

    Sul fatto indaga la Procura di Sondrio diretta da Piero Basilone che ha disposto accurati accertamenti da parte dell'Arma provinciale guidata dal colonnello Marco Piras. Le indagini si concentrano, in particolare, sul figlio che viveva con i genitori e non ha mai dato alcun allarme.

    Nei prossimi giorni, all’ospedale di Sondrio, sarà effettuata l'autopsia sul corpo della donna trovata morta.



    Fonte
  12. .
    Incidente in un parcheggio. Investita e poi schiacciata. Donna gravissima in ospedale


    Incidente in un parcheggio. Investita e poi schiacciata. Donna gravissima in ospedale
    © Fornito da Il Giorno

    Non è solo stata urtata e fatta cadere a terra, ma anche schiacciata dalle ruote dell’auto. La donna, 48enne di Broni, ha riportato conseguenze gravissime e dopo il trasporto sull’ambulanza in codice rosso è stata ricoverata, con prognosi riservata, nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia. L’incidente è successo ieri mattina, poco prima delle 9.30, nel parcheggio del supermercato Esselunga di Broni, in via Quartiere Piave, dove sono intervenuti i soccorsi sanitari, i vigili del fuoco e la polizia locale. "Non ci si spiega come sia potuto accadere – commenta il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – un investimento con conseguenze così gravi, non su una strada ma in un parcheggio. La velocità dell’auto era certamente molto bassa, ma evidentemente l’automobilista non si è accorto dell’urto e si è fermato solo dopo che la donna era stata schiacciata dalle ruote. La dinamica comunque è ancora al vaglio". L’automobilista, 73enne alla guida della sua Lancia Delta, forse aveva lo sguardo impegnato nel cercare un posto dove parcheggiare e non solo non avrebbe così visto la donna a piedi, urtandola, ma non si sarebbe neppure accorto subito dell’investimento, rendendosene conto solo dopo il sobbalzo delle ruote. La donna ha infatti riportato gravissimi traumi da schiacciamento, sia alle gambe che all’addome, perdendo conoscenza e venendo rianimata e intubata sul posto, stabilizzata per il trasporto con l’ambulanza. Nello schiacciamento non sarebbero stati lesionati organi vitali.



    Fonte
  13. .
    FB_IMG_1712988619678
  14. .
    764fe7163245a3ccafa833631b23bc9a
  15. .
    Strage Suviana: trovata la settima vittima. Bernabei: “Sequestrato il sistema di supervisione per capire la causa”
    L’ultimo disperso rinvenuto aveva 68 anni, era di Napoli. In pensione da un anno e mezzo. Jonathan Andrisano è ricoverato in rianimazione. Fuori pericolo il ferito al Sant’Orsola


    12 Aprile 2024
    Aggiornato alle 15:38



    Si è pregato e sperato nel quartiere di Pianura a Napoli. Non solo nel parco residenziale al cui interno si trova l'abitazione di Vincenzo Garzillo, l'ultimo dei dispersi della strage della centrale idroelettrica di Bargi, dove familiari e amici si sono stretti attorno alla moglie Patrizia Buonomo e alla figlia dell'uomo, Fara, mentre il fratello della giovane, Mario, si era recato a Suviana, in Emilia per seguire da vicino le fasi di ricerca di Vincenzo Garzillo, il 68enne ultimo disperso dell'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, il cui corpo senza vita è stato recuperato solo questa mattina dai soccorritori.

    I familiari di Garzillo, originario del quartiere Pianura di Napoli, hanno sperato fino all'ultimo di ritrovare ancora in vita il commissioning manager. Speranze rivelatesi vane questa mattina. «Gioia mia dove sei?», aveva scritto su Facebook la moglie di Garzillo. Questa mattina la notizia che nessuno voleva ricevere, la conferma del ritrovamento del corpo ha scosso anche tutti i commercianti e gli altri residenti della zona che conoscevano lo scomparso. Dolore e commozione i sentimenti dominanti.

    È invece fuori pericolo di vita Jonathan Andrisano, l'operaio di 35 anni, ricoverato in rianimazione al Sant'Orsola di Bologna, ferito dopo l'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. Lo fa sapere l'ospedale.

    Chi era il pensionato
    L'uomo, 68 anni, ex dipendente Enel, da un anno e mezzo in pensione dopo 46 anni, era partito martedì scorso di mattina da Napoli per Bologna da dove aveva noleggiato un'auto per raggiungere la centrale.

    Era particolarmente richiesto per la sua esperienza e veniva chiamato per svolgere le sue consulenze in materia di grandi impianti idroelettrici. Garzillo, quando lavorava per Enel nella Centrale di Presenzano (Caserta) si occupava in particolare della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche. Compito che da un anno svolgeva per la Lab Engineering, ditta di Ortona (Chieti), che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e produzione di olio e gas, e di tecnologie innovative. Nella sua qualità di esperto è stato mandato a Suviana per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.

    La vittima forse chiamata per risolvere un problema tecnico
    «È possibile che chi è stato ritrovato sul proprio posto di lavoro stesse cercando di porre rimedio a una situazione di palese emergenza».

    E’ quanto ha dichiarato Calogero Turturici, comandante provinciale dei vigli del fuoco. «Quando c'è un incidente in corso, ci sono dei lavoratori che hanno dei compiti. C'è una parte dei lavoratori, addetti alle emergenze, che cercano di arrestare l'emergenza. Non è che quando c'è una situazione del genere tutti scappano, qualcuno deve provare a mettere una pezza. Qualcuno ha avuto il tempo di evacuare, quindi se ci fosse stato un'esplosione improvvisa senza segnale di pre allarme nessuno ci sarebbe riuscito».

    Sbalzati dall’ottavo al nono piano sotto l’acqua
    Dei quattro operai dispersi trovati morti tra ieri e oggi nella centrale di Bargi sul lago di Suviana, due addetti che lavoravano all'ottavo piano probabilmente sono stati proiettati dall'ottavo al nono piano attraverso il pozzo di aspirazione mentre gli altri due erano già al nono, in corrispondenza delle loro postazioni di lavoro. È la ricostruzione che fa Giuseppe Petrone, responsabile nazionale dei sommozzatori Vigili del fuoco, in conferenza stampa. Nell'intervento "abbiamo messo in campo costantemente almeno 18 sommozzatori, che si alternavano e si articolavano costantemente in maniera tale da garantire la copertura del servizio di soccorso in tutta la giornata. Abbiamo operato continuamente, in tranquillità, sia di notte sia di giorno"

    I dispersi erano tutti al -9
    I dispersi sono stati ritrovati «tutti al piano -9, non erano molto distanti», ha Giuseppe Petrone, responsabile servizio sommozzatori dei Vigili del fuoco. «Due di loro probabilmente sono stati proiettati dall'esplosione al piano di sotto, perché lavoravano al piano -8, mentre gli altri due lavoravano stabilmente al piano -9 e li abbiamo trovati in corrispondenza delle loro postazioni di lavoro».

    «Gli altri due li abbiamo trovati in corrispondenza delle vie di fuga ma non sappiamo se fossero scesi per attività di lavoro o sono stati proiettati al seguito dello scoppio», ha spiegato Petrone.

    I Vigili del Fuoco: "Trovare vivo qualcuno sarebbe un miracolo”
    «La speranza è d'obbligo soprattutto per chi sta facendo le ricerche; noi abbiamo come intenzione quella di trovare persone in vita, ma oggettivamente è uno scenario che non ci rende ottimisti».

    L'ha dichiarato Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco. «I locali sono stati interessati prima da uno scoppio, poi da un incendio, un crollo e un allagamento quindi la situazione è veramente drammatica» e per quanto riguarda le possibilità di trovare dei sopravvissuti «siamo nel campo dei miracoli».

    «I nostri tempi sono proiettati sul ritrovamento dei quattro dispersi e, malgrado 100 vigili del fuoco al lavoro e tutto l'impegno, sono tempi lunghi anche quelli di ricerca: non ci attendiamo in giornata di avere risultati», ha spiegato Cari. «Se riusciamo nella notte a riprendere a pieno ritmo, speriamo di trovare condizioni più favorevoli per fare il nostro lavoro».

    Sette le vittime accertate: ecco i nomi
    Trasfertisti, tecnici esperti, il neo papà, il pensionato, il premiato da Mattarella.
    Sono i profili dei sette lavoratori che sono rimasti uccisi dall'esplosione avvenuta il 9 aprile alla centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi, nel lago di Suviana sull'Appennino bolognese. L'ultimo a essere estratto dalle macerie è stato Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli. Era in pensione da un anno, con un profilo professionale alto, esperto nella riattivazione dei macchinari di centrali idroelettriche.
    Il suo corpo è stato recuperato al piano meno nove, come quello degli altri tre dispersi individuati dopo 48 ore dallo scoppio. C’erano Alessandro D'Andrea, 37 anni di Pontedera, tecnico specializzato con numerose esperienze anche all'estero, dipendente di Voith di Cinisello Balsamo (Milano), di Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro, premiato con la stella al merito del Quirinale e di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Lavorava per la Abb di Sesto San Giovanni.
    Tre invece sono le vittime che sono state estratte subito dalle macerie, nei primi momenti successivi allo scoppio nella centrale di Suviana. Sono Mario Pisani, 73 anni, la vittima più anziana. Originario del Tarantino, di San Marzano di San Giuseppe, era un ex dipendente Enel e ora impegnato come consulente. Titolare di una piccola srl, la Engineering con sede a Mele (Genova).

    Anche le altre due vittime erano suoi collaboratori: Vincenzo Franchina, 36 anni, la vittima più giovane, originario di Sinagra (Messina), sposato da poco più di un anno e padre da tre mesi, viveva a Genova. E Pavel Petronel Tanase, 45 anni, originario della Romania, dal 2000 risiedeva a Settimo Torinese. Sposato e con due gemelli quasi adolescenti.

    La messa in sicurezza della struttura
    Finito il momento del recupero dei dispersi, alla centrale di Bargi sul lago di Suviana si apre la fase due dell'intervento, che prevede di togliere l'acqua e mettere in sicurezza la struttura anche per permettere l'avvio delle perizie.

    «Chiusa questa prima fase di ricerca e soccorso, si aprirà una fase comunque importante di recovery di tutta la struttura. Enel Green Power definirà tempistiche e quant'altro. La prima fase si chiude, potremo operare con una minor pressione», ha detto il direttore della Protezione civile Luigi D'Angelo. Questa fase avrà numerosi passaggi.

    «C'è un pozzo che contiene dell'acqua, stiamo facendo delle analisi per capire che cos'ha dentro», ha detto l'ad di Enel Green Power Salvatore Bernabei. Per quanto riguarda lo svuotamento del piano allagato, «adesso che i sommozzatori non stanno più giù potremo mandare le idrovore al massimo della capacità». Le perizie arriveranno ancora dopo: «Attualmente non si può accedere in tutta la parte dell'impianto».

    “Dal sistema di supervisione capiremo che cosa è accaduto”
    «Tutte le centrali hanno un sistema di supervisione e controllo che si chiama Scada. In questa centrale si trovava nei piani superiori. Questo sistema è già stato preso dall'autorità giudiziaria e quindi se avrà registrato qualcosa aiuterà a capire le cause dell'evento e si vedra' nel momento in cui verrà esaminato».

    Lo ha detto l'ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, in conferenza stampa a Camugnano. «Ci sono tante possibili cause» per il disastro di martedì pomeriggio a Bargi - ha aggiunto - ma «in questo momento non possiamo fare ipotesi».

    Se il sistema avrà registrato qualcosa «quell'analisi potra» essere utile per capire le cause, perchè altrimenti attualmente non è davvero possibile capire che cos'è successo» ha concluso.

    Nessun allarme prima dell’incidente
    «Non ci risultano segnalazioni di problemi sulla sicurezza», ha detto Bernabei.

    «Spiegano che quelli in corso erano lavori di aggiornamento tecnologico, servivano a mantenere l'efficienza di tutto l'impianto. Erano attività già previste, iniziate nel settembre 2022, ed erano quasi alla conclusione. I main contractors sono Siemens Energy, Abb e Voith, che devono fornire i componenti, fare i progetti, il lavoro, il montaggio e i test di prova. Abbiamo scelto le aziende con i corretti requisiti tecnici, perché questi interventi non può farli chiunque. Non erano lavori, come qualcuno dice, che servivano per mettere in sicurezza la centrale, non c'entra niente».

    «A noi - aggiunge - non risulta nessuna segnalazione sulla mancata sicurezza. Questa cosa non è assolutamente corretta, anzi nel passato, anche nel 2022, abbiamo ricevuto apprezzamenti dai sindacati per la nostra impostazione su formazione, sicurezza e valutazione dei rischi, che per legge dobbiamo condividere coi sindacati. Altro che lettera di problemi, c'erano apprezzamenti, mi sorprende, sono amareggiato e sbigottito per queste speculazioni».

    Alle famiglie, sottolinea, «stiamo garantendo il massimo supporto, di qualsiasi tipo: economico, logistico e psicologico, che siano nostri dipendenti o meno. A tutte le famiglie delle 15 persone coinvolte abbiamo messo a disposizione un primo fondo di 2 milioni per un supporto che vada avanti nel tempo, perché per alcune di loro quel lavoro era l'unico reddito. Anche quando sarà calato il clamore mediatico continueremo con questo impegno».

    Il capo centrale ha un mancamento nel rinvenimento dell’ultimo cadavere

    «Vorrei citare Simone De Angelis, il capo centrale, ha detto ancora Bernabei – Questo ragazzo ha visto la centrale in cui lavorava in queste situazioni, ha visto subito alcuni deceduti che conosceva, persone con cui lavorava tutti i giorni, per tre giorni è stato coi sommozzatori guidando le operazioni di soccorso, centimetro per centimetro i sommozzatori che si muovevano in un ambiente in cui non c'era visibilità. Appena trovato il quarto disperso ha avuto un mancamento ed è stato portato via dall'ambulanza».



    Fonte
14106 replies since 24/8/2009
.