Scontro tra Tir e un treno, il convoglio deraglia: due morti e 20 feriti

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    Scontro tra Tir e un treno, il convoglio deraglia: due morti e 20 feriti

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    A Caluso, tra Torino e Ivrea: una delle vittime è il macchinista. Molto gravi la capotreno e due passeggeri

    di CARLOTTA ROCCI, FEDERICA CRAVERO, ALESSANDRO CONTALDO


    Sciagura ferroviaria a Caluso sulla linea Torino-Ivrea-Aosta. Un Tir e un treno si sono scontrati poco prima delle 23.30 a un passaggio a livello all'altezza della frazione Are. Il bilancio secondo i primi dati è di due morti (il macchinista del convoglio, Roberto Madau, 61 anni, e un addetto alla scorta tecnica dei Tir) e venti feriti, tre dei quali in gravi condizioni (una è la capotreno). Due vagoni dei tre che componevano il treno e la motrice sono deragliati. Nella corsa fuori dai binari è stato abbattuto anche un palo della luce. Il treno si è fermato nel cortile di un'abitazione attigua alla ferrovia.

    Secondo una prima ricostruzione un tir partito dalla Repubblica Ceca e adibito a trasporti eccezionali (trasportava cointainer) avrebbe attraversato il passaggio a livello in contromano nonostante il semaforo stesse gia lampeggiando per annunciare l'arrivo del convoglio 10027 partito dalla stazione di Torino Porta Nuova alle 22.27 e diretto a Ivrea, ultima corsa della giornata. Con il Tir dell'incidente c'era un secondo mezzo che trasportavano container-silos di grandi dimensioni diretti ad un'azienda di Foglizzo. Secondo le ferrovie a bordo del treno c'era una quarantina di passeggeri. Lo scontro è stato inevitabile ed è stato l'inferno, nonostante il macchinista, una delle vittima accertate della sciagura, abbia azionato il freno d'emergenza per ridurre il più possibile l'impatto. Il secondo morto è uno degli addetti alla scorta.

    A coordinare le indagini è arrivato il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando che, assistito dal comandante provinciale dei carabinieri Emanuele De Santis, ha raccolto le prime testimonianze di chi ha visto la morte in faccia ma se l'è cavata con qualche contusione e tanta paura. Tra loro un militare partito dal Trentino che stava andando a trovare la fidanzata ad Aosta: “Ero sul terzo vagone, ho sentito vibrare tutto. Vibrava sempre più forte e ho capito che stavamo deragliando. Poi ho sentito un boato fortissimo. Io per fortuna sono riuscito a tenermi saldo e non sono ferito”.

    L'autista del Tir, che è rimasto illesto nello scontro, è stato sottoposto all'alcoltest, per capire se avesse bevuto o guidasse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti perché dai primi accertamenti viene escluso un malfunzionamento del meccanismo che regola le sbarre del passaggio a livello. Che però dopo lo scontro è andato in tilt: a due ore dallo scontro la campana continua a suonare e i due fari rossi lampeggiano alternati.

    Il Tir era scortato trattandosi di un trasporto eccezionale. . "Stavo facendo segno all'autista di passare e la luce è diventata rossa all'improvviso. Allora mi sono messo ad urlare alla radio. Gli ho detto di tornare indietro perchè non ce l'avrebbe fatta a far passare tutto il cassone. Lui ha messo la retro ma in quel momento la sbarra è venuta giù ed è rimasto incastrato in mezzo al passaggio a livello". E' il racconto di uno degli uomini della scorta tecnica per il trasporto speciale.

    Al quale si aggiunge quello dell'autista del secondo Tir, anche lui lituano: "Quando hanno visto lampeggiare il passaggio a livello sono passati solo tre secondi prima che si abbassasse la sbarra. A quel punto la motrice era passata ma il rimorchio no. Poi dopo cinque minuti in cui non si sapeva cosa fare hanno visto arrivare il treno e l’impatto è stato micidiale”. Il convoglio speciale, che aveva già percorso mille chilometri, era a dieci chilometri dalla destinazione. Un capannone dove avrebbero dovuto scaricare i container che adesso, invece, giacciono, sparpagliati nei prati attorno alla ferrovia diventata un campo di battaglia.




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